da Corriere.it
CRITICHE ALLA CONSULTA – Il giudice Oscar Magi, nelle motivazioni della sentenza del processo per il sequestro dell’ex imam di Milano, spiega di essersi «attentamente adeguato» ai dettami della sentenza della Corte costituzionale sul segreto di Stato ma, come già fatto in occasione di alcune ordinanze nel dibattimento, ribadisce la sue critiche al provvedimento della Consulta. «Ammettere che vi è segreto di Stato correttamente opponibile all’autorità giudiziaria che riguardi i rapporti tra servizi segreti italiani e stranieri e assetti organizzativi e operativi del Sismi, ancorché collegati a un fatto reato per cui si proceda – scrive il giudice -, nel momento in cui si afferma che per quel fatto reato non vi è segreto e nel momento in cui per quel medesimo fatto risultano indagati o imputati persone appartenenti a quei servizi stessi costituisce, a sommesso parere dello scrivente, un ‘paradosso logico e giuridico’ di portata assoluta e preoccupante».