Anche quest’anno il World Economic Forum di Davos ha preparato un report sui rischi globali.
Si tratta di un risk assessment su scala mondiale frutto degli sforzi congiunti compiuti, tra gli altri, dal World Economic Forum, dal Wharton School Risk Center e dalla Zurich Financial Services.
Il documento è completo e molto chiaro ed evidenzia l’interconessione (e la relativa complessità) dei principali rischi sistemici globali (qui la Risks Interconnection Map interattiva).
Anche in questa edizione, come nelle quattro precedenti, l’esplosione di bolle finanziarie, il rallentamento dell’economia cinese e crisi fiscali sono considerati i principali rischi su scala globale.
Più volte viene evidenziata la necessità: a) di “prevedere” le crisi e quindi “gestirle” piuttosto che essere costretti a “reagire” nel momento in cui scoppiano, b) di gestirle a livello globale (crisi globali necessitano di risposte globali), da qui l’esigenza di rivedere l’architettura dei principali organismi internazionali.
E’ necessario inoltre individuare e monitorare quei cambiamenti di lungo periodo che, manifestandosi in modo molto graduale, restano al di sotto della soglia di attenzione fino a quando non provocano crisi.
Il documento verrà discusso in occasione del meeting annuale che si svolgerà tra il 27 ed il 31 gennaio.