E’ il concetto che mi è venuto in mente, ancora una volta, leggendo questo breve articolo del bravissimo Fareed Zakaria.
Le "complessità" sono quelle degli Stati Uniti che a causa della situazione irrisolta in Afghanistan si trovano adesso esposti in un’area geopolitica piuttosto complessa. La via più logica sarebbe l’avvicinamento all’India (come sostiene Zakaria e non solo…) la qual cosa però cozza contro gli interessi strategici del Pakistan (vero padrino dei Talebani) e, soprattutto, della Cina che attualmente detiene una parte consistente del debito americano.
Secondo alcuni gli USA dovrebbero disimpegnarsi dall’area tornando a fare quello che hanno fatto per un secolo e passa ovvero la Potenza "esterna" che con la sua forza (politica, economica e militare) bilancia, a proprio vantaggio, gli equilibri regionali. Il problema è che il ritiro – di fatto se non addirittura formale -causerebbe probabilmente un danno all’immagine degli Stati Uniti presso tutti gli (attuali e futuri) clientes.
Insomma… un bel problema strategico per l’Amministrazione Obama…
Le "complessità" sono quelle degli Stati Uniti che a causa della situazione irrisolta in Afghanistan si trovano adesso esposti in un’area geopolitica piuttosto complessa. La via più logica sarebbe l’avvicinamento all’India (come sostiene Zakaria e non solo…) la qual cosa però cozza contro gli interessi strategici del Pakistan (vero padrino dei Talebani) e, soprattutto, della Cina che attualmente detiene una parte consistente del debito americano.
Secondo alcuni gli USA dovrebbero disimpegnarsi dall’area tornando a fare quello che hanno fatto per un secolo e passa ovvero la Potenza "esterna" che con la sua forza (politica, economica e militare) bilancia, a proprio vantaggio, gli equilibri regionali. Il problema è che il ritiro – di fatto se non addirittura formale -causerebbe probabilmente un danno all’immagine degli Stati Uniti presso tutti gli (attuali e futuri) clientes.
Insomma… un bel problema strategico per l’Amministrazione Obama…