…. del terrorismo jihadista?
dal Corriere.it – di Guido Olimpio
Australia, la polizia sventa un attentato
Nel mirino dell'attacco kamikaze una base militare Quattro sospetti, somali e libanesi, sono stati arrestati
La polizia australiana ha annunciato di aver sventato un attacco kamikaze contro una base militare. L’attentato doveva essere compiuto da un nucleo di terroristi somali e libanesi: 4 sospetti sono stati arrestati. Le indagini avrebbero stabilito un legame tra il gruppo e il movimento islamista somalo degli Shabab. Un capo religioso della fazione, molto attiva nel Corno d’Africa, avrebbe autorizzato con una fatwa l’attacco.
IL BERSAGLIO– In base ad una prima ricostruzione è probabile che il commando volesse attuare un piano in due fasi, con un modus operandi simile a quello usato da organizzazioni qaediste. Prima l’azione suicida per cogliere di sorpresa le guardie, quindi l’irruzione nella caserma per uccidere il maggior numero possibile di militari. Il complotto – se confermato – rappresenta un serio campanello d’allarme per l’Australia, considerata un bersaglio dai terroristi per la sua partecipazione alle operazioni in Afghanistan al fianco degli Usa. Non a caso numerosi turisti australiani sono stati uccisi, in passato, in attentati compiuti dalla Jamaa Islamya a Bali e Giakarta. L’altro aspetto interessante dell’indagine è il ruolo della Somalia. Non più solo terreno di Jihad, ma anche zona di preparazione e ispirazione per azioni all’estero. I servizi di intelligence hanno segnalato negli ultimi mesi l’afflusso di volontari arabi e di europei o americani di origine somala. Combattono al fianco dei mujaheddin sul territorio africano e, all’occorrenza, sono pronti a ripartire per altri scacchieri.