Leggendo il testo del discorso che la Clinton ha pronunciato ieri al Council on Foreign Relations di New York ho scoperto che proprio qualche giorno fa il Dipartimento di Stato ha annunciato che a breve verrà predisposta una Quadriennal Diplomacy and Development Review, ovvero l’equivalente della Quadriennal Defense Review (QDR) del Pentagono (qui l’ultima QDR del 2006).
Si tratta, in breve, di un documento nel quale l’Amministrazione in questione, dopo aver analizzato il contesto strategico, individua gli obiettivi e (in genere) predispone le risorse (budget, uomini, strutture) per il loro raggiungimento. Quando presente è proprio il collegamento tra obiettivi e risorse che rende questo documento strategico di particolare importanza anche rispetto alla famosa National Security Strategy che negli Stati Uniti, chissà come mai, non influenza direttamente il budget (!!).
Stranamente, nonostante il ruolo primario che ha nella grand strategy americana, il Dipartimento di Stato fino ad ora non ha mai predisposto una Quadriennal Review (almeno che io ricordi…).
La notizia, quindi, a mio avviso potrebbe essere importante per tre motivi:
1) dimostrerebbe che il Dipartimento di Stato (leggi: la Clinton!) punta a ricollocarsi al centro del processo decisionale integrato statunitense (quello che loro chiamano "interagency process") dopo essere stato ‘scalzato’ dal Pentagono negli anni della Presidenza Bush;
2) come ben evidenziato in un libro pubblicato da poco – e che consiglio a tutti i ricercatori ed i cultori di "pianificazione strategica" (qui il primo capitolo) – il Dipartimento di Stato non brilla per capacità pianificatorie nonostante il famoso, e storico, Policy Planning Staff (S/P).
L’annunciata Quadriennal Diplomacy and Development Review potrebbe, e dovrebbe rivitalizzare sia il processo di pianificazione (perchè, come disse qualuno, la pianificazione non è un piano ma è un processo…) sia la struttura incaricata di pensarlo, il Policy Planning Staff appunto. Tra l’altro, come afferma un ex direttore del dipartimento di pianificazione strategica del Consiglio di Sicurezza Nazionale, il concetto della Quadriennal Diplomacy and Development Review probabilmente ha le sue radici nel Princeton Project on National Security allora diretto dalla Prof.ssa Anne Marie Slaughter, attualmente capA proprio del Policy Planning Office del Dipartimento di Stato;
3) infine, da un punto di vista più tecnico, sarà interessante studiare come la Quadriennal Diplomacy and Development Review ed una ritrovata centralità dell’attività di pianificazione strategica del Dipartimento di Stato, possano integrarsi in quel famoso "interagency process" che per il sistema statunitense dovrebbe essere guidato dal Consiglio di Sicurezza Nazionale e sul quale ogni Amministrazione va a sbattere fragorosamente…