Come molti esperti avevano suggerito il Presidente Obama ha appena disposto la fusione dello staff dell’Homeland Security Council con quello del National Security Council.
Breve spiegazione dei fatti. Dal 1947 esiste negli Stati Uniti un consiglio per la sicurezza nazionale il cui compito è quello di assistere il Presidente nelle scelte in materia di politica estera e di difesa (sul funzionamento meglio soprassedere altrimenti faremmo notte).
Per motivi storici il focus di tale consiglio di sicurezza è sempre stato l’estero (le minacce alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti per tutta la Guerra Fredda sono venute dall’esterno).
Dopo lo choc dell’11 settembre Bush decise di creare un equivalente in materia di sicurezza interna, Homeland Security appunto, ed a capo del neonato Homeland Security Council venne messo un Homeland Security Advisor (esattamente come l’NSC che è diretto da un NSC/Advisor).
Adesso Obama ha deciso di fondere i due staff. Verranno mantenuti i due consigli ma le strutture che li fanno funzionari saranno integrate. E’ da notare che nella pratica il Consiglio di Sicurezza Nazionale (così come l’equivalente Homeland) si riunisce formalmente poche volte. I Presidenti USA, infatti, preferiscono gestire la politica di sicurezza nazionale attraverso incontri ristretti con pochi ministri piuttosto che convocando l’intero Consiglio.
Di fatto, quindi, a mandare avanti il famoso (negli USA) National Security Concil Process è lo staff, composto sia da funzionari distaccati da altre amministrazioni (Pentagono e Dipartimento di Stato soprattutto ma anche Central Intelligence Agency) che da esperti esterni alla pubblica amministrazione e nominati dal Presidente.
La fusione degli staff, quindi, è una vera e propria integrazione delle due strutture.
Ad avere la meglio sarà il National Security Council, a mio avviso. Anche in considerazione del fatto che la figura dell’Homeland Security Adviser sarà sì mantenuta (al momento è John Brennan) ma in posizione subalterna a quella del National Security Adviser (l’ex ammiraglio Jones, già Comandante Supremo della NATO).