LONDRA, 2 AGOSTO – (Apcom) – C’era una possibilità di fermare gli attentati del 7 luglio 2005 a Londra: in un fax inviato alla polizia del West Yorkshire, che però non è mai arrivato al destinatario, i servizi segreti britannici (MI5) avanzavano sospetti, chiedendo la sorveglianza di due membri della cellula qaedista responsabile della strage, Mohammed Sidique Khan e Shehzad Tanweer. Una relazione dell’Intelligence and Security Committee (a grandi linee l’equivalente del nostro Copasir) – di cui il Daily Mail è in grado di anticipare i contenuti – sostiene che le informazioni inoltrate alla polizia della contea metropolitana sarebbero "andate perse", o comunque non sono state prese in considerazione.
Ai sopravvissuti degli attentati è stato detto che il rapporto della commissione parlamentare è "devastante", e suggerisce che i colpevoli avrebbero potuto essere fermati molto prima che le loro bombe devastassero i treni della metropolitana e un autobus, uccidendo più di 50 persone. La notizia del rapporto, che è già sul tavolo del premier Gordon Brown, emerge all’indomani della deludente conclusione del processo sugli attentati al tribunale di Kingston Crown: dopo aver deliberato per 15 giorni, la giuria chiamata a decidere sulla sorte di tre presunti collaboratori dei terroristi si è sciolta senza un verdetto finale. Un nuovo processo è previsto l’anno prossimo.
Quanto al rapporto, sembra che Brown l’abbia in mano da tre settimane ma avrebbe deciso di non renderlo pubblico prima della fine del procedimento contro i tre sospetti, Waheed Ali, Sadeer Saleem e Mohammed Shakil. Il Mail scrive che la relazione dell’Intelligence Committee dovrebbe essere presentata in parlamento alla riapertura dei lavori dopo la pausa estiva, il 10 settembre, ma Brown potrebbe cambiare idea nel caso di un nuovo processo.