… e della loro resa in termini di influenza sul decisore e, viceversa, di influenze da parte del decisore (nell’ovvia considerazione che il rapporto tra i due soggetti è sempre biunivoco).
Ho già parlato diverse volte dell’argomento (qui, solo per fare un esempio). Sia per un mio interesse personale ma anche perchè nel campo degli studi sull’Intelligence questo è uno dei settori meno studiati e, nello stesso tempo, uno di quelli considerati come più promettenti e prestigiosi.
Stephen Marrin in questo saggio approfondisce la questione valutando e confrontando sia il ruolo svolto dall’intelligence inglese e da quella americana nel processo decisionale dei propri governi in relazione all’intervento in Iraq, sia l’eventuale effetto distorsivo prodotto dal vertice politico sull’Intelligence (c.d. "politicizzazione").
In particolare, vengono comparati il Joint Intelligence Committee britannico, il National Intelligence Council ed il Directorate of Intelligence (la struttura analitica della CIA) statunitensi. Ciascuno rappresenta un diverso livello di "prossimità" al decisore.
Il JIC è, fra i tre, l’organo più vicino al vertice politico. Sia fisicamente (di fatto è parte del Cabinet Office) sia proceduralmente (a causa dell’interazione continua e personale tra funzionari del JIC e decisori).
Il NIC è la struttura più distante dal vertice politico (attenzione: nel case study esaminato da Marrin il NIC era ancora parte della CIA). Sia fisicamente che proceduralmente (l’interazione tra la struttura ed il vertice politico non è di tipo personale e consiste solo nella produzione e nell’invio di "papers" al decisore).
Infine, il DI si colloca in una posizione intermedia tra questi due estremi poichè il rapporto tra decisore e struttura di intelligence è caratterizzato anche da interscambi personali oltre che dalla produzione di rapporti scritti.
In breve, Marrin, in relazione all’intervento iraqeno, dimostra come la "prossimità" tra Intelligence e Decisore funzioni in senso positivo.
La vicinanza della struttura analitica (il JIC) al vertice politico non solo rende il prodotto tendenzialmente più utile per il decisore (rispetto, in questo caso, all’ininfluenza del prodotto analitico del NIC sul processo decisionale di Bush) ma sembra non influire negativamente sulle analisi stesse. In sostanza non vi è distorsione/politicizzazione.
Chiaramente si tratta di un solo case study e la delicatezza nonchè l’importanza e la complessità della questione richiede studi a più ampio spettro. Nonostante ciò, però, qualche riflessione sul nostro DIS e sulle relative procedure si potrebbe fare…