Difficoltà nelle nomine dei vice direttori di DIS ed AISI

"Servizi segreti, slittano le nomine al Dis ed all’Aisi
Roma, 13 GIU (Velino) – Il Comitato interministeriale per l’informazione e la sicurezza (Cisr), che si e’ riunito al termine del Consiglio dei ministri ha rinviato la nomina dei vice direttori dell’Aisi (Agenzia informazione e sicurezza interna). I ministri che vi hanno partecipato non hanno trovato infatti l’accordo sui dirigenti che dovranno affiancare il generale dei carabinieri Giorgio Piccirillo, nominato alcune settimane fa direttore dell’Aisi al posto di Franco Gabrielli, messo a disposizione dal ministero dell’Interno. Le candidature annunciate questa mattina erano due. Quella di Carlo De Stefano, attuale direttore centrale della polizia di prevenzione, vicinissimo all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro (che da oggi guida il Dipartimento per l’informazione e la sicurezza, Dis) e di un funzionario di polizia, Gianfranco Melaragni, da due anni al Dis. Ma su entrambi i ministri dell’Interno, della Difesa, degli Esteri e dell’Economia non sembrano avere idee convergenti e quindi le nomine sono state rinviate. Rinviata anche la nomina di uno dei vice di De Gennaro che dovra’ sostituire il prefetto Isabella Giannola. Potrebbe andarci la vice prefetto Gerarda Pantalone (vum) 131611 GIU 08 NNNN
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"Servizi segreti, tempi piu’ lunghi per i decreti delegati
Roma, 13 GIU (Velino) – Le nomine dei vice direttori dell’Agenzia per la informazone e la sicurezza (Aisi) e del Dipartimento per l’informazione e la sicurezza (Dis), con ogni probabilita’, saranno decise al prossimo Comitato interministeriale per l’Informazione e la sicurezza (Cisr) che prevedibilmente si terra’ giovedi’ o venerdi’ della prossima settimana. Una volta esaurito l’iter interministeriale, i nuovi direttori dell’Aisi, Giorgio Piccirillo, e del Dis, Gianni De Gennaro, potranno concentrasi sul turn over che si prevede abbastanza incisivo (De Gennaro dovra’ nominare, per esempio, chi dovra’ sostituire il generale dei carabineri Giorgio Tesser, alla guida dell’Ucsi, uno degli organismi piu’ delicati nel quale si decidono i nulla osta di sicurezza ed il segreto di Stato) e che tocchera’ i rami medio alti delle strutture dei servizi segreti.
Durante questa fase, Piccirillo, De Gennaro e Bruno Branciforte (che guida l’Aisi) proveranno a far si che il governo vari i decreti delegati della riforma sui servizi segreti rimasti al palo per la fine anticipata dell’ultima legislatura. Ma non saranno loro a occuparsene. Palazzo Chigi, infatti, ha chiesto di rivedere il lavoro fatto dal governo Prodi, soprattutto quelle parti relative al personale, ai finanziamenti e ai compiti operativi. E cio’, soprattutto, perche’ non si e’ ancora concluso il braccio di ferro fra Aisi e Aise sul "controspionaggio". La legge lo affida all’Aisi, ma sono in molti a sollevare perplessita’: il servizio segreto interno, infatti, non ha mai fatto controspionaggio (e’ stato sempre compito dell’ex Sismi) e dovrebbe, quindi, ereditare l’intera struttura dai cugini dell’Aise, creando forti resistenze fra il personale e i piani alti degli 007.
Dal canto suo, il Dis che nella scorsa legislatura aveva tentato di mediare, con scarso successo, non si occupera’ del problema perche’ questa volta sara’ interamente affrontato dalla presidenza del Consiglio.
I decreti per questo verranno in buona parte riscritti e inviati nuovamente, per il parere non vincolante, al Comitato per la sicurezza della Repubblica guidato da Francesco Rutelli che gia’ nella scorsa legislatura ha avuto nelle vicende dei servizi segreti un ruolo non di secondo piano, tanto da avere la meglio, perfino, con Romano Prodi su Massimo D’Alema nelle decisioni legate alle nomine."