Riporto dal Velino e dall’AdnKronos
Roma, 23 maggio (Velino) – Il turn over nei servizi segreti si farà. Il governo procederà alla nomina di nuovi vertici al Dipartimento per l’informazione e la sicurezza (Dis) e all’Agenzia per la sicurezza interna (Aisi). Per quest’ultimo incarico è in corsa Giorgio Piccirillo, vicecomandante del corpo dei carabinieri, mentre sembrano sfumare le possibilità del prefetto Nicola Di Giannantonio, sovrintendente alla sicurezza della presidenza della Repubblica. Per il Dis Giovanni Castellaneta, ambasciatore a Washington, sembra avere le maggiori chance, ma deve fare i conti con Gianni De Gennaro. L’ex capo della polizia non vede l’ora di passare le consegne a Guido Bertolaso: la sua esperienza in Campania termina ufficialmente il 26 maggio (ma incombe una proroga di qualche settimana) e dovrebbe rientrare al ministero dove è stato confermato, per ora, dal ministro Roberto Maroni, capo di gabinetto. Ma chiede un ruolo operativo ed ha preso di mira il posto del generale Giuseppe Cucchi al Dis. Questo dipartimento con la riforma dei servizi segreti ha assunto un ruolo chiave per la sicurezza del paese perché è l’unico interlocutore del presidente del Consiglio ed è responsabile del coordinamento di Aisi e Aise (Agenzia sicurezza esterna). L’arrivo di De Gennaro, però, sarebbe ingombrante per molti, per questo i prefetti, i vertici delle forze armate e della polizia gradirebbero l’ambasciatore Castellaneta. Nelle ultime ore si prospetta anche un’altra soluzione: Castellenata sarebbe nominato dal presidente del Consiglio sottosegretario, o ministro, “autorità delegata” come prevede la riforma dei servizi segreti (nomina assolutamente discrezionale e che non deve passare dal Consiglio dei ministri) e De Gennaro al Dis. Rimane, pure, in piedi l’ipotesi estrema di assegnare l’incarico di “autorità delegata” all’ex ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, che è anche candidato a presiedere la commissione Antimafia.
L’intera questione, comunque, dovrebbe essere oggetto oggi di una nuova riunione del Cisr (comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), ma è il premier Silvio Berlusconi a dover decidere. Intanto aumentano le polemiche fra forze armate e forze di polizia sull’ipotesi di realizzare pattuglie miste. Per le forze di polizia non è un mistero che l’utilizzo dei militari in azioni di ordine pubblico è sempre stato un problema. “Non hanno un addestramento specifico e perfino la dotazione di armi è incompatibile con funzioni di polizia”, sostengono da tempo, ma il ministro della Difesa Ignazio La Russa insiste, creando non pochi problemi al suo collega dell’Interno Maroni. D’altro canto i vertici delle forze armate fanno pressing sulla Difesa: non intendono essere esclusi dal “comparto sicurezza”, un modo per poter disporre di maggiori finanziamenti e di poter ancora svolgere funzioni che, altrimenti, saranno appannaggio sempre di più soltanto di prefetti, di generali dei carabinieri e della finanza, e degli alti dirigenti della polizia di Stato.
SERVIZI SEGRETI: ACCELERAZIONE SU RICAMBI AI VERTICI DELL’INTELLIGENCE =
EX CAPO DELLA POLIZIA DE GENNARO IN POLE PER IL DISRoma, 23 mag. – (Adnkronos) – Dopo la riunione di ieri del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica a palazzo Chigi, la prima del Berlusconi quater, si torna a parlare con insistenza di imminenti avvicendamenti ai vertici dell’intelligence nazionale, avvicendamenti che, a quanto apprende l’ADNKRONOS, potrebbero essere gia’ decisi stasera. Secondo indiscrezioni, infatti, c’e’ chi nella maggioranza chiede un rapido turn over dei responsabili dei servizi segreti nominati dal governo Prodi, facendo leva sulla legge di riforma dello scorso anno che ha introdotto nuove competenze e obiettivi strategici.
Giochi aperti per la scelta del direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, l’ex Cesis: l’attuale responsabile, il generale Giuseppe Cucchi, considerato stretto collaboratore dell’ex premier Prodi, potrebbe essere sostituito a breve. Alla guida del Dis viene indicato in pole position il prefetto Gianni De Gennaro (capo del gabinetto del ministro dell’Interno Roberto Maroni e commissario straordinario per l’emergenza rifuti in campania). La nomina dell’ex capo della Polizia al Dis, organismo che ora ha una funzione di reale coordinamento tra i due servizi militare e civile, prende piede anche se e’ circolato con insistenza nei giorni scorsi il nome di Gianni Castellaneta, attuale ambasciatore italiano negli Stati Uniti (ex consigliere diplomatico di Berlusconi nel 2001), che resta un candidato forte.
Secondo gli ultimi boatos, sul tavolo c’e’ un’altra ipotesi che garantirebbe a Castellaneta e De Gennaro due ruoli diversi, entrambi di peso all’interno dell’apparato di intelligence. L’ipotesi allo studio, e che potrebbe essere formalizzata gia’ in serata, si articola in due mosse: l’ex capo della Polizia andrebbe al Dis, mentre l’ambasciatore Castellaneta potrebbe essere designato dal premier come ‘Autorita’ Delegata’ (novita’ introdotta dalla riforma che prevede una nomina di carattere discrezionale senza passaggio in Cdm).
Nessun cambio, invece, dovrebbe verificarsi al momento alla direzione dell’Aise, il servizio estero (ex Sismi), dove l’ammiraglio Bruno Branciforte conterebbe di un appoggio bipartisan.
Per la guida dell’Aisi, il servizio interno (ex Sisde), diretto da un esperto dell’antiterrorismo come Franco Gabrielli, appare invece quasi certa la nomina dell’attuale vicecomandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Giorgio Piccirillo. Nei giorni scorsi, senza pero’ molte chanches, insieme a quello di Piccirillo era circolato anche il nome del prefetto Nicola Di Giannantonio.
L’ultima parola spetta tuttavia al premier Berlusconi. Non e’ escluso che nel tardo pomeriggio ci potrebbe essere una nuova riunione del Cisr per approfondire la vicende e sciogliere tutti i nodi sul tavolo e portare cosi’ le nomine all’esame del prossimo consiglio dei ministri. C’e’ gia’ chi ventila perfino la data dell’operativita’ degli incarichi, con i nuovi responsabili di Dis e Aisi pronti a insediarsi dal prossimo 12 giugno o, al massimo, entro il 15 giugno.