Dal Corriere.it di Guido Olimpio:
"WASHINGTON (USA) – Osama Bin Laden avrebbe interrotto il suo lungo silenzio mediatico per rispondere ad un tentativo di isolarlo. Una parte del suo movimento, guidata dall’ all’ideologo Ayman Al Zawahiri, voleva infatti assumere la leadership e aveva convinto il Califfo a restare nascosto sostenendo che in questo modo sarebbe stato al sicuro. Ma Bin Laden, quando si è accorto della manovra, è tornato in video. La ricostruzione è del settimanale americano Newsweek che riprende anche una storia circolata nei mesi scorsi. In Al Qaeda si sarebbe prodotto una frattura tra Al Zawahiri, deciso ad estendere l’attività eversiva in Pakistan, e l’ala libica, che predilige le azioni in Afghanistan e Iraq. La frattura si sarebbe ricomposta quando i pachistani, a luglio, hanno messo tutti d’accordo dando l’assalto alla Moschea Rossa. I qaedisti hanno replicato in modo compatto dichiarando guerra a Musharraf, come lo stesso Osama ha sottolineato nell’ultimo audio. Più interessante però la storia di Bin Laden “oscurato” dai suoi uomini. In effetti alcuni esperti si sono più volte interrogati sulla lunga assenza di Osama, sottolineando come fosse strano per un personaggio che ha dimostrato di gradire la visibilità. L’intelligence Usa ha poi fatto trapelare informazioni sull’accresciuto ruolo di Al Zawahiri: è lui che tira le fila. Un peso confermato anche dalle continue apparizioni nei video diffusi da “As Sahab”. Ovviamente è difficile trovare conferme alla ricostruzione di Newsweek. E non sarebbe una sorpresa se la notizia facesse parte di una deliberata campagna di disinformazione per seminare dubbi all’interno dello schieramento terrorista."