Dopo diversi mesi di commenti di veri o presunti esperti, pubblicazioni di stralci di reports, analisi di giuristi e magistrati, dichiarazioni di politici… cerchiamo di trarre le somme.
La Procura di Milano, indagando sul presunto (presunto poichè fino a sentenza definitiva un reato è presunto….) sequestro di un cittadino egiziano fa pedinare e mette sotto controllo i telefoni, privati e d’ufficio, di circa un centinaio di funzionari del SISMi, Direttore compreso.
Prima domanda:
A parte che l’Italia è l’unico Paese occidentale in cui è possibile un’assurdità del genere, e cioè che un PM possa intercettare senza alcun particolare controllo un Servizio segreto, a parte l’assurdità che molti degli atti dell’inchiesta vadano a finire (qualcuno anche illegalmente ma molti nel rispetto delle norme di procedura) sulla stampa, la gravità del fatto è che lo stesso Servizio segreto non si sia accorto di essere intercettato e che un centinaio di suoi funzionari, tra cui moltissimi dirigenti, non si siano accorti di essere pedinati. Alla luce di tutto ciò bisogna domandarsi in cosa consiste (o è consistita) l’attività di contro-intelligence del SISMi ???
Se bastano dei "semplici" poliziotti a penetrare nei meccanismi più segreti di un Servizio di Intelligence è imperativo chiedersi se quel Servizio ed i suoi uomini conoscano i rudimenti più basilari dell’attività di intelligence… e cioè…. le tecniche, le procedure e le regole designate per la protezione di quei segreti.
Non ci sarà per caso una connessione tra composizione del personale, in grandissima parte ex ufficiali di P.G. e non spie professioniste, e limitata capacità di contro-intelligence ???
Se a spiare il SISMi c’è riuscita la Procura di Milano e la DIGOS lombarda immaginiamo cosa può aver fatto un Servizio segreto straniero…
Ma andiamo avanti.
Mentre la Procura intercetta e fa pedinare i funzionari del SISMi salta fuori l’esistenza di un ufficio distaccato, sito in via Nazionale (praticamente di fronte al Ministero dell’Interno!) diretto da un tizio di nome Pio Pompa.
Com’è tipico del modus operandi della nostra Magistratura inquirente si apre un filone di inchiesta sull’attività di questo ufficio.
Quali erano i compiti effettivi di tale ufficio ?
Da quello che è emerso sui giornali (perchè ovviamente, anche in questo caso, gli atti dell’inchiesta sono diventati, legalmente o illegalmente, di pubblico dominio…e anche questo può capitare solo da noi…!!!) questo ufficio raccoglie informazioni su presunti avversari del governo Berlusconi.
I punti però sono i seguenti:
1) per sapere realmente cosa faceva l’ufficio è indispensabile: a) avere accesso agli ordini di servizio (in pratica leggere i documenti riservati del SISMi per sapere quali erano formalmente gli incarichi attribuiti); b) leggere TUTTI i documenti prodotti dall’ufficio. L’ufficio, ad esempio, potrebbe avere avuto determinate disposizioni ma i documenti prodotti potrebbero rivelarsi di ben altra natura.
2) a livello di stampa, invece, fino ad ora, sono usciti solo alcuni report e nessun "ordine di servizio".
Il risultato è che, sulla base di queste informazioni, chi (politici, giornalisti e, cosa gravissima, persino il CSM) prende posizione, pro o contro, quest’ufficio o è un presuntuoso/ignorante o è in malafede.
Ma atteniamoci a quello che è trapelato.
Cosa si può evincere ? Primo: che il funzionario Pompa non ha la benchè minima idea di come si scrivano rapporti di intelligence (e qualche volta neanche come si scriva in italiano). Non tanto in termini burocratici, quanto in termini di analisi/inferenze ecc. Insomma, in termini di tecniche analitiche.
Ribadisco: sono valutazioni limitate a quei pochissimi documenti pubblicati. Poi magari Pompa era un funzionario di elevato livello, non so.
Secondo: la maggior parte delle informazioni sembrano di fonte aperta e quindi ottenibili attraverso la carta stampata o internet. La maggior parte, perchè ci sono dei punti in cui Pompa fa riferimento a "fonti qualificate" e/o "attendibili", il che, in gergo tecnico, indica Humint, fonti umane. Il mio dubbio però è che, dato il bassissimo livello della produzione analitica (apparentenemente almeno), Pompa possa avere, diciamo così, esagerato alcune cose, tra le quali l’accesso a fonti umane.
Non sarebbe la prima volta che avviene nel mondo dell’intelligence internazionale. Spesso, storicamente, agenti di un Servizio hanno millantato agganci con fonti, magari di elevato livello quando invece così non era. Al momento, quindi, parlare di spionaggio, pedinamenti ecc a carico di magistrati&C. è, per il momento, affrettato. E’ affrettato perchè se dovesse emergere che le informazioni raccolte erano OSINT (di fonte aperta) non si tratta di spionaggio ! A meno che non esista una legge che vieti la raccolta di articoli di giornali, notizie da internet o da altre fonti di pubblico accesso (e non esiste!). Inoltre molte delle stesse persone oggetto di attenzioni da parte di Pompa hanno dichiarato che le informazioni contenute in questi rapporti non corrispondono al vero. Che il giorno tale erano altrove rispetto a quanto indicato da Pompa, che non conoscevano quella data persona e che non l’hanno mai incontrata… ecc ecc. Insomma, c’è qualche serio motivo per dubitare che anche le volte in cui Pompa facesse riferimenti a Humint si trattasse di ben altro (fonti aperte quando non millanterie).
Terzo: si parla di dossier… ma da quello che è stato pubblicato non di dossier si tratta ma di analisi finali. Mi spiego meglio: se io raccolgo informazioni su una persona ed accumulo queste informazioni in una cartella allora si tratta di dossier, appunto. Ma se io scrivo un’analisi sul comportamento di quella persona, sulle sue (presunte) intenzioni ecc allora non sto raccogliendo dossier ma faccio analisi. In base a quanto ho letto sulla stampa (ma qualcosa può essermi sfuggito) si tratta di analisi e basta.
Non che non possano esserci dossier che la stampa non ha pubblicato o, magari, che la PG non ha trovato, intendiamoci. Anzi, a lume di logica DOVREBBERO esserci altrimenti non si capisce come Pompa abbia potuto fare analisi, su quali informazioni possa aver valutato certi comportamenti, però, al momento, mi sembra che si parli di dossier in modo improprio (ma ripeto: valuto sulla base solo di ciò che è stato pubblicato).
Andiamo ancora avanti. E’ normale che un Servizio raccolga informazioni e/o faccia analisi su magistrati ???
(continua)