Oggi, con grande sorpresa, ho letto un articolo di Armando Spataro (il Procuratore aggiunto di Milano che sta conducendo l’inchiesta sul caso SISMI-Abu Omar).
Devo dire che la maggiore sorpresa l’ho avuta nel constatare che il Dottor Spataro opterebbe per un Servizio unico ("Non si giustifica, allora, l’esistenza di due organismi separati le cui analisi ed attività oramai si sovrappongono o si incrociano in modo inestricabile (..) serve dunque un Servizio unico, con competenze eventualmente ripartite sul piano organizzativo, ma unitariamente diretto").
Non tanto e non solo per la scelta del modello di per sè, quanto per l’opportunità, da parte di un Magistrato inquirente, di esprimersi sulla materia dell’indagine stessa.
Qualcuno, malignando, potrebbe pensare che lo scontro in atto tra i sostenitori del "modello binario" ed i sostenitori del "modello unico", potrebbe aver avuto un peso nelle attività della Procura…
Piuttosto istruttivi, poi, sono altri due/tre punti dell’articolo.
Laddove Spataro afferma, a proposito delle garanzie funzionali, che compito dei Servizi "non è quello di condurre in prima persona la lotta al traffico di stupefacenti, al traffico di armi, al terrorismo etc., settori nei quali il sistema già permette alla Polizia Giudiziaria (ndS. e quindi al Magistrato inquirente ) attività sotto copertura, ma quello di raccogliere informazioni a scopo di prevenzione". Ora, a parte la stranezza nella costruzione del ragionamento (si sostiene infatti che, poichè la legge attuale assegna ai Servizi un dato ruolo, non sarebbe corretto stabilirne un altro, più ampio !! Insomma, dato che la legge è questa non è logico cambiarla !!! Ma visto che si sta parlando di "riforma" forse questo termine vorrà dire qualcosa…. o no ?) che, sempre da qualche maligno, potrebbe essere scambiato come il tentativo di non far mettere le mani ad altri nel proprio giardino (tipico scontro tra burocrazie, mascherato dai più nobili ideali….) … a parte che non si capisce come le garanzie funzionali potrebbero far venir meno "l’attività preventiva" dei Servizi (si potrebbe anzi affermare il contrario e cioè che un Servizio autorizzato ad intercettare ed a compiere "reati" come le effrazioni etc., avrebbe maggiori capacità riguardo alla raccolta di informazioni di prevenzione) …. a parte che affermare che "non è compito dei Servizi condurre la lotta in prima persona" porterebbe logicamente a chiedersi: ma allora cosa fanno ‘sti Servizi ??? Guardano gli altri lottare ??? …. a parte tutto questo, il Dottore Spataro non deve essere molto informato sul dibattito in corso, dato che subito dopo propone esattamente ciò su cui le varie forze politiche sono d’accordo già da tempo ("Le garanzie funzionali, allora, vanno previste solo in quanto possano favorire l’acquisizione di informazioni a scopi preventivi e di sicurezza")
Infine: "Altrettanto fuori luogo è la pretesa di precludere alla pubblica opinione la conoscenza reale di vicende concernenti l’attività dei servizi: se ne può egualmente garantire la riservatezza su circostanze che devono rimanere segrete senza con ciò compromettere il diritto dei cittadini a sapere, ad esempio, attraverso un’informazione non manipolata, quale sia l’effettivo grado di allarme che spesso seue a notizie strumentalmente propalate in forma di spot pubblicitari su attentati sventati, complotti smascherati, pericolosi terroristi arrestati".
Ecco, anche qui un lettore malizioso, potrebbe rintracciare una strana coincidenza tra quanto sostenuto dal Dottor Spataro e quanto sostenuto dai giornalisti Bonini e D’Avanzo, nel loro recente libro. Nonchè, ancora, tra quanto sostenuto dal trio Spataro/Bonini e D’Avanzo e quanto affermato dalla Dottoressa Forleo (GIP di Milano) nella prefazione ad un altro volume. Cioè, che la maggior parte, se non tutti, degli allarmi lanciati dal SISMI, negli anni recenti, erano falsi e creati ad arte per favorire un clima di tensione perenne.
Chissà…