Parlando con un caro amico mi sono reso conto che la maggior parte delle persone non conosce la storia della nostra intelligence (Silendo malignamente pensa: beh… generalmente la storia è un concetto sconosciuto, figurarsi quella dei Servizi…). Per ovviare a questa gravissima mancanza ecco un breve sunto.
Dal sito dei nostri Servizi di Informazione
Fino all’inizio del secolo scorso l’attività informativa era stata svolta, sostanzialmente, senza organismi specializzati, senza coordinamento ed indirizzi precisi. Risale al 1900 l’istituzione di un organismo informativo, denominato Ufficio I, all’interno dello Stato Maggiore dell’Esercito.
L’Ufficio I aveva funzioni di supporto informativo per il Comando Supremo.
Nel 1927 il Servizio informazioni trovò cittadinanza in un atto legislativo, il Regio Decreto n. 70 del 6.2.1927. Tale decreto n. 70, nello stabilire l’ordinamento del Comando di Stato Maggiore dell’Esercito, istituì un "Ufficio" — alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore — denominato "Servizio informazioni militare" (S.I.M.).
Il S.I.M. era articolato in due branche: una offensiva, di ricerca informativa, e una difensiva, di controspionaggio. Analoghi Servizi vennero istituiti in Marina e in Aeronautica. Dopo una breve parentesi, in cui la sezione difensiva del S.I.M. fu temporaneamente organizzata in Servizio autonomo di controspionaggio, la struttura del S.I.M. rimase invariata fino all’8 settembre 1943.
Dopo la guerra, il Servizio informazioni andò gradualmente ricostituendosi, sempre quale struttura dello Stato Maggiore generale. Con l ’unificazione nel Ministero della Difesa dei tre Ministeri della Guerra, della Marina e dell’Aeronautica, il 30 marzo 1949 si provvedeva al riordino definitivo dei Servizi informativi delle tre Forze Armate e alla costituzione di un Servizio centrale unico: il Servizio Informazioni Forze Armate (S.I.F.A.R.), alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Venivano così costituiti, presso ciascuna forza armata, una "sezione informazioni operative e situazione" (S.I.O.S.) alle dirette dipendenze del rispettivo Capo di Stato Maggiore, con particolari compiti di informazione tecnico-militare e di polizia militare. I SIOS costituivano anche organi di collaborazione e di collegamento col S.I.F.A.R.(*)
Lo stesso subì una graduale evoluzione nell’ambito delle disposizioni interne dello Stato Maggiore della Difesa con il decreto del Presidente della Repubblica 18 novembre 1965, n. 1477, relativo all’ordinamento dello Stato Maggiore della Difesa e degli Stati Maggiori dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, in tempo di pace. Questo provvedimento disciplinava il Servizio Informazioni Difesa (S.I.D.) dipendente dal Capo di Stato Maggiore della Difesa. Al S.I.D. furono affidati compiti:
• informativi, di tutela del segreto militare e di ogni altra attività di interesse nazionale per la sicurezza e la difesa del Paese;
• di prevenzione per evitare azioni dannose al potenziale difensivo.
Il S.I.D. ha cessato di esistere nel 1977 con l’istituzione del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI).
L’attività di informazione relativa al settore della sicurezza interna è stata svolta in passato dal Ministero dell’Interno: in periferia, con i normali organi di pubblica sicurezza; e, al centro in funzione di coordinamento, attraverso un Ufficio appositamente istituito nell’ambito della Direzione Generale della Pubblica Sicurezza. I settori di competenza comprendevano: la prevenzione dei delitti contro la sicurezza dello stato e dei delitti contro l’economia pubblica; la vigilanza sugli stranieri pericolosi per la sicurezza e le istituzioni dello Stato.
Con decreto ministeriale del 1° giugno 1974, seguendo le decisioni del Consiglio dei Ministri, fu istituito l’"Ispettorato generale per l’azione contro il terrorismo": l’ispettorato aveva il compito del coordinamento operativo dell’informazione e dell’intervento per garantire la sicurezza interna, e della prevenzione e repressione del terrorismo. L’Ispettorato – riformato nel 1976 con la denominazione di Servizio di Sicurezza (S.D.S.) -è stato soppresso dalla legge 24 ottobre 1977, n. 801 mentre le funzioni operative di polizia sono state trasferite all’UCIGOS (ora DCPP – Direzione Centrale Polizia di Prevenzione) le funzioni informative per la sicurezza dello Stato sono attualmente svolte dal SISDE.
La legge 24 ottobre 1977, n. 801 ha determinato una sostanziale rifondazione del settore informativo. Ha privilegiato un’impostazione articolata dei Servizi, poiché si è ritenuta prevalente l’esigenza di evitare una forte concentrazione di potere per quanto riguarda sia l’attività informativa, sia la responsabilità politica. Sono stati pertanto istituiti:
• il SISMI, alle dipendenze del Ministro della Difesa, che ha compiti informativi e di sicurezza per la difesa, sul piano militare, dell’indipendenza e dell’integrità dello Stato;
• il SISDE, alle dipendenze del Ministro dell’Interno, con compiti informativi e di sicurezza per la difesa dello Stato democratico e delle istituzioni che, secondo la nostra Costituzione, sono a suo fondamento contro chiunque vi attenti e contro ogni forma di eversione.
La suddivisione delle competenze è stata individuata sulla base dell’interesse da tutelare (sicurezza militare e sicurezza democratica) e non su base territoriale (Servizio interno e Servizio esterno) come avviene per lo più negli altri Stati**.
La struttura dell’intelligence italiana si completa con la Segreteria Generale del CESIS (Comitato Esecutivo per i Servizi di Informazione e Sicurezza), che non è un terzo Servizio, ma il punto di raccordo a cui sono affidati, tra gli altri, compiti di canalizzazione delle informazioni fornite dai Servizi verso il Presidente del Consiglio, di coordinamento e di indirizzo in materia di personale, di interfaccia tra il settore intelligence e le altre pubbliche amministrazioni.
Gli appartenenti agli Organismi di informazione e sicurezza non rivestono la qualifica di agenti o ufficiali di polizia giudiziaria.
In base alla legge n. 25 del 1997 è stato poi creato un unico Reparto Informazioni e Sicurezza (R.I.S.) a livello interforze. Il R.I.S. è chiamato ad assolvere i compiti già espletati dai tre SIOS di forza armata: un’organizzazione più matura e più vicina a quella dei principali Paesi europei.
(*) In base alla legge n. 25 del 1997 è stato poi creato un unico Reparto Informazioni e Sicurezza (R.I.S.) a livello interforze. Il R.I.S. è chiamato ad assolvere i compiti già espletati dai tre SIOS di forza armata: un’organizzazione più matura e più vicina a quella dei principali Paesi europei.
(**) La suddivisione su base territoriale opera, esclusivamente, per il contrasto alla criminalità organizzata (Legge n. 410/91). Il SISMI opera all’estero, il SISDE all’interno.