ROMA – Si è conclusa dopo oltre tre ore l’audizione del direttore del Sismi, Nicolò Pollari, davanti alla commissione Difesa del Senato. Pollari si è detto «preoccupato per la vita di alcune fonti del servizio che in questa vicenda (il caso Abu Omar, ndr.) sono state scoperte ed identificate e potrebbero rischiare la vita». Lo ha riferito il presidente della commissione, Sergio De Gregorio. Sulla vicenda Abu Omar Pollari, è stato chiaro: «il servizio è estraneo ad atti contro la legge» ha riferito De Gregorio, alla fine dell’audizione. «Lo stato d’animo è «eccellente»: così il direttore del Sismi ha risposto ai cronisti all’uscita dal Senato, dove ha parlato per oltre tre ore in un’audizione alla commissione Difesa. Pollari, ha spiegato De Gregorio, «ha ribadito che il Sismi collabora con i servizi segreti dei Paesi alleati, ma non è succube, non copre progetti contro la legge, anche in situazioni border-line». In riferimento al rapimento di Abu Omar, ha aggiunto, «credo che il Sismi si sia opposto all’ operazione». «Se Pollari fosse liberato dal segreto di Stato – ha proseguito il senatore – potrebbe rivelare cose che appartengono alla conoscenza dei nostri presidenti del Consiglio (quello passato e quello attuale). Deciderà comunque il Governo se apporre il segreto di Stato».
Pollari in Commissione Difesa
SEQUESTRO ABU OMAR – Per il sequestro dell’imam Abu Omar – vero nome Hassan Mustafa Osama Nasr – che fu trasferito in Egitto dove sarebbe stato poi sottoposto a torture, la magistratura milanese ha indagato e disposto l’arresto di 26 agenti statunitensi della Cia. Lo scorso 4 luglio le indagini hanno condotto all’arresto del numero due del Sismi Marco Mancini e del generale dei carabinieri Gustavo Pignero. Lo stesso Pollari è indagato per concorso in sequestro di persona e la procura di Milano ha respinto l’istanza avanzata dai suoi legali di chiedere al governo di rimuovere il segreto di Stato su alcuni documenti che dimostrerebbero l’estraneità dell’imputato rispetto ai fatti contestati.
CASO CALIPARI: RESPONSABILITA’ DEL COORDINAMENTO – Pollari ha anche «ricordato con commozione la vicenda Calipari ed ha sottolineato che ci furono responsabilità del coordinamento delle informazioni, non del Sismi». Il funzionario del Sismi Nicola Calipari fu ucciso a Bagdad nel marzo del 2005 dagli americani che spararono sull’auto con cui si dirigeva verso l’aeroporto assieme alla giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, appena liberata dopo un mese di sequestro, e a un altro agente del servizio.
«GRAZIE AL SISMI, MOLTI OSTAGGI SONO STATI LIBERATI» – «Ci è stato dato un quadro soddisfacente sui rapporti del Sismi con i servizi dei Paesi alleati, c’ è grande professionalità e molti ostaggi, non solo italiani, sono stati liberati grazie al nostro servizio». Lo ha detto il presidente della commissione Difesa del Senato, Sergio De Gregorio, al termine dell’ audizione del direttore del Sismi, Nicolò Pollari. «Se in Italia in questi anni non ci sono stati attentati – ha ricordato De Gregorio – e se i nostri contingenti all’estero hanno potuto avere il rispetto delle popolazioni locali ciò è attribuibile anche ai nostri agenti del Sismi». Anche il recupero degli italiani in Libano in questi giorni, ha aggiunto, «è reso possibile per la collaborazione dei nostri servizi di sicurezza». Il senatore ha poi sottolineato che il Sismi «negli ultimi anni ha segnalato molti terroristi» alle autorità.
dal Corsera online