di M. Molinari
da http://www.mauriziomolinari.org/it/article_view.asp?IDarticles=217
L’islamista Fouad Ajami della Johns Hopkins University spiega le proteste contro vignette danesi con il rifiuto islamico della modernità (La Stampa, 6-2-06)
Che cosa c’ט in comune?
«Il fatto che i musulmani non accettano la modernitא e che quelli residenti in particolare Europa non condividono i valori delle societא dove vivono. Vi sono andati a risiedere per fuggire dal fallimento economico ed all’oppressione nei Paesi di origine ma non vogliono accettare la logica della societא moderna, pluralistica. Non riescono a capire i valori sui quali l’Europa ט fondata e quindi a comprendere che il premier danese non ט responsabile per le vignette che vengono pubblicate sui giornali. Vengono da societא gerarchiche come la Siria e Algeria e ragionano come se vi si trovassero ancora. Questi immigrati musulmani hanno un problema: vivono nel cuore delle societא moderne ma non ne fanno psicologicamente parte. In cuor loro non aspettano altro che ricevere delle offese per scatenare la rabbia contro chi li ha accolti. In questo c’ט perע anche una responsabilitא dell’Europa perchי lo stato sociale garantisce a tutti il cibo ma non il lavoro e la disoccupazione fomenta la rabbia, come abbiamo visto in Francia».
Cosa ha pensato vedendo i saccheggi dei consolati scandinavi nella sua Beirut?
«Ho visto in tv queste immagini dei teppisti. Sono le stesse persone che fra una o due settimane, quando a riflettori spenti, torneranno negli stessi consolati per chiedere visti di immigrazione dicendo di aspirare a vivere in Scandinavia. Da un lato c’ט il bisogno del mondo esterno ma dall’altro non lo si rispetta. E’ una confusione immensa che nasce dall’ipocrisia, descrive come l’Islam si trova alla periferia della modernitא ma non ne fa parte. Non basta il proliferare dei siti Internet per essere moderni se manca la volontא di comprendere che mentre l’Islam bandisce la rappresentazione del profeta Maometto altre culture non lo fanno».
Cosa prevede, quali saranno le conseguenze dei disordini anti-europei?
«Prevedo che ci saranno molti altri incidenti simili. Siamo solo all’inizio. Le occasioni di attrito fra Islam e modernitא non mancano, ogni giorno. Ed i leader dei gruppi fondamentalisti, a Baghdad o Stoccolma, sono pronti a coglierle per rafforzarsi politicamente, fare proseliti e raccogliere donazioni».
Perchי vi sono stati molti attacchi contro i cristiani?
«Abbiamo visto attacchi contro le chiese in Iraq, contro i cristiani in Libano e bandiere danesi e norvegesi – che hanno la croce nel mezzo – date alle fiamme a Fallujah, dove i problemi veri della gente sono la carenza di acqua e luce. E’ ora che gli europei si sveglino. Per troppo tempo hanno pensato che la rabbia dell’Islam fosse solo antiamericana o antiebraica. L’Europa si ט illusa di poter rimanere neutrale nella guerra in atto fra l’Islam e l’America. Ma questa ט una guerra contro la modernitא ed ט la geografia che destina l’Europa ad essere il campo di battaglia, non si puע fuggire».
Come giudica le reazioni dei leader occidentali?
«Hanno delle evidenti responsabilitא per quanto avviene. Prendiamo ad esempio l’ex presidente americano Bill Clinton che dal Qatar si ט affrettato a condannare le vignette. Ma cosa stava facendo Clinton in Qatar? Posso tentare di indovinare perchי anche a me ט capitato di essere invitato alla stessa conferenza: Clinton stava lל a prendere soldi in cambio di un discorso. E per prendere soldi nel Golfo Clinton ha commesso uno sbaglio. Avrebbe dovuto invece parlare con franchezza agli arabi, dire "le vignette sono state un errore ma per vivere in una societא moderna dovete essere pronti a ricevere delle offese, non potete vivere ad Amsterdam come se vi trovaste a Ramallah, se non accettate di avere un insegnate omosessuale a scuola non potere immigrare in Danimarca perchי immigrare significa assimilarsi". Sono molti i leader europei che non hanno mai chiesto con franchezza agli immigrati di assomilarsi, di adattarsi alle leggi nazionali vigenti».
Come reagisce il mondo arabo?
«Ci sono molte voci a favore della modernitא. C’ט ad esempio chi chiede agli egiziani di pensare non alle vignette pubblicate da un giornale danese ma al fatto che nell’assai piש prossimo Mar Rosso una barca in difficoltא ט stata abbandonata dal capitano egiziano mentre oltre mille persone sono morte affogate. E’ una finestra sulla societא egiziana, un sintomo del declino morale e professionale che ט in atto. Ma cosa ט piש facile: tirare sassi per dimostrare l’amore per il profeta Maometto o comprendere i motivi di un dilagante malessere sociale?».