Si prepara un’altra battaglia urbana in Iraq…
RAMADI (Iraq) – Circa 400 miliziani armati e mascherati al Al Qaeda hanno attaccato la base americana a Ramadi e il palazzo locale del governo. Dopo aver occupato tre quartieri e alcuni punti chiave della città irachena, istituito posti di blocco e lanciato volantini firmati Al Qaeda, gli uomini al comando di Al Zarqawi si sono ritirati dopo circa un’ora in apparenza senza scontri a fuoco. Ramadi, situata a ovest di Bagdad, è una delle roccaforti della guerriglia irachena. L’offensiva è iniziata alle prime ore di giovedì con una fitta serie di tiri di mortaio contro la base Usa che situata in pieno centro città e contro il palazzo del governatore. Gli attacchi sono stati messi a segno in concomitanza con il secondo incontro previsto tra funzionari Usa e capi tribali locali nell’ufficio del governatore.
VOLANTINI – «Al Qaeda in Iraq sta prendendo il controllo di Ramadi. I suoi seguaci bruceranno gli americani e li ricacceranno via con la forza, costringendoli a tornarsene a casa. L’Iraq sarà il cimitero degli americani e dei loro alleati», è scritto in alcuni volantini lanciati nella strade e attaccati sui muri.
«Hanno preso il controllo di tutte le strade principali e altre parti di Ramadi», ha riferito un reporter della Reuters sul luogo, «alcune delle quali era in precedenza sotto controllo americano». L’esercito Usa non ha per il momento risposto alla richiesta di informazioni sulla situazione a Ramadi. Gli abitanti dicono che non si vede la presenza di soldati americani nelle strade.
La notizia della presa di Ramadi era stata confermata dai siti informativi arabi. Secondo il sito dell’agenzia di stampa irachena, la guerriglia per un certo periodo di tempo avrebbe controllato i punti principali di ingresso alla città, così come le vie del centro cittadino e alcuni quartieri. I caccia americani avrebbero sorvolando la città senza condurre alcun attacco. Gli abitanti si sono chiusi in casa temendo scontri.
MILITARI USA NON IN CITTÀ – I guerriglieri di Al Zarqawi hanno probabilmente sfruttato il fatto che gran parte dei militari americani della base di Ramadi non si trovava in città. Circa 500 militari iracheni e 2 mila soldati Usa hanno avviato da alcuni giorni una serie di raid lungo la riva orientale del fiume Eufrate, nei pressi di Hit, nell’area attorno a Ramadi dove si ritiene vengano fabbricate le autobombe per gli attentati.