In Francia e in Inghilterra sono già emersi contatti tra i terroristi e la formazione guidata da Abu Musab Al Zarkawi
Gli arresti per terrorismo in Olanda rappresentano un segnale allarmante. Per due ragioni. La prima legata al teatro locale, la seconda a quello europeo. Il presunto capo della cellula, Samir Azzouz, era già stato indagato ma in seguito rimesso in libertà per mancanza di prove. Una riprova di quanto sia difficile oggi provare davanti al giudice il reato di terrorismo. Questo è già avvenuto in Gran Bretagna con elementi collegati ai kamikaze del 7 luglio e in Italia con la rete accusata di reclutare mujaheddin per l’Iraq. Inoltre il precedente arresto – e dunque la consapevolezza di essere in qualche modo sorvegliato – non ha impedito ad Azzouz di continuare a complottare.
LA CELLULA OLANDESE – La cosiddetta cellula olandese è la perfetta rappresentazione dell’eurojihadismo: giovani motivati, legami con formazioni marocchine (Gicm), esperienza militare ridotta, decisi nel portare avanti la missione. L’altro elemento di riflessione viene dalla realtà eversiva nel territorio dell’Unione.
ALTRI BLITZ IN EUROPA – Il blitz in Olanda segue di pochi giorni due operazioni non meno importanti nei confronti di elementi radicali. La polizia francese ha catturato alcuni elementi algerini che preparavano attentati in Francia e in altri paesi. Il capo, Safè Bourada, era noto da anni agli investigatori: il suo nome è infatti comparso nell’inchiesta sulle bombe nel metrò a Parigi nel 1995. Gli 007 hanno inoltre accertato che uno dei terroristi si è recato in Libano per una breve corso d’addestramento agli esplosivi. Alla retata francese ne è seguita una in Gran Bretagna con la cattura di 6-7 elementi accusati di aver pianificato un’ondata di attacchi con autobombe. Sia in Francia che in Inghilterra sono emersi contatti tra i terroristi e la formazione guidata da Abu Musab Al Zarkawi. L’insieme di questi episodi, anche se non vi è un legame, può rappresentare – a nostro giudizio – l’indicazione che «qualcosa» possa avvenire in Europa. Forse i preparativi della campagna d’inverno dei qaedisti.
Guido Olimpio