Nel mio perenne peregrinare tra siti, banche dati (batabeissss  ) eccetera eccetera ho trovato questo articoletto di tale Stephen Blank.
Blank è uno storico, docente di National Security Affairs presso lo Strategic Studies Institute dell’US Army War College.
Specializzato su Russia ed Asia Centrale, ha scritto diverse cosette interessanti anche sull’ asimmetria dei conflitti contemporanei.
L’articolo esamina l’impatto strategico del c.d. "Grande Medio Oriente" dell’attuale Amministrazione USA.
Il progetto che è alla base dei recenti eventi internazionali (Guerra al Terrorismo, intervento in Iraq, pressioni su Siria ed Iran e così via). In Italia il dibattito sulla Grand Strategy americana è stata minimo e riservato ad una cerchia ristrettissima di esperti del settore.
Sui Mass Media la questione è stata affrontata seriamente pochissime volte (per non dire mai!), occultata da tutta una serie di luoghi comuni, teorie complottarde, beghe di partito e relative lotte ideologiche.
La comprensione di eventi di tale portata da parte del cittadino medio (e non solo da parte di ristretti circoli di decisori ed analisti) fa la differenza tra una democrazia matura e consapevole della propria collocazione e del proprio ruolo nel sistema internazionale, ed una branca di pecoroni schiavi dell’altrui volontà.
Finito il discorsetto da maestrino delle elementari completo l’opera postando una serie di utili riferimenti analitici.

Sulla strategia dell’Amministrazione Bush: A Grand Strategy of Transformation
Sulla strategia dell’Amministrazione riguardo al secondo mandato: Grand Strategy in the Second Term
Sulla strategia dell’Amministrazione riguardo alla lotta al terrorismo: The Struggle against Terrorism
Una chicca da parte di Bernard Lewis, il più grosso islamista al mondo: Freedom and Justice in the Modern Middle East.