Il Centre for Eastern Studies, un think tank polacco, ha condotto uno studio sull'impatto delle sanzioni occidentali sull'economia di Mosca dal titolo "The consequences of the Western financial sanctions on the Russian economy".
Scrivono gli autori che:
The Western financial sanctions are an important factor affecting the deteriorating economic situation in Russia. Nevertheless, they are not the deciding factor. They have significantly undermined the opportunities which Russian companies have to attract foreign capital, thus contributing to the deterioration of their financial condition (which is particularly prominent in the case of energy firms subject to sanctions). Therefore, Russian businesses need more support from the state. However, this support is becoming more difficult due to the dramatic fall in oil prices – revenues from oil exports are the main source of budget revenue. As a consequence of the sanctions, capital outflow has accelerated and the influx of foreign investments to Russia has fallen back; this means that it is less likely that Russia will move out of recession and that economic development will occur. Obstructed access to capital may delay, and in some cases even prevent, the implementation of important energy infrastructure projects. One indirect consequence of the Western financial sanctions is Moscow’s increased openness to participation in the Russian upstream sector of foreign investors from other directions than the West (mainly from China and India).
Un think tank polacco sulle sanzioni alla Russia. Oste, il vino è buono?
ahahahahah ottimo….
Il vino è buono, è la vodka che è scadente.
😉
Pur essendone stato consumatore eccessivo in gioventù, posso senza dubbio affermare che un distillato di patate non può che essere scadente per definizione.
L'unica cosa davvero nobile da distillare – e da bere in forma di distillato – è il vino (nemmeno le vinacce).
(ora lo so che sembra una frase detta così, su due piedi, ma la "lingua codice" di Starfleet mica l'ho inventata io! eh! 😀 😛 )
Stanno girando un nuovo film il titolo è: "C'era una vodka in america". Vi riassumo brevemente la trama c'era un polacco che parlava e capiva male il russo,un italiano che parlava molto bene l'inglese e parlava il cinese semplicemente mettendo la elle al posto della erre e un russo che parlava poco.Si ritrovano in un bar e il russo beve un po' di vodka…il polacco gli dice: "la vodka russa odora come una cimice" e subito dopo l'italiano li di fianco : "si è vero,io ho passato la vita a schiacciare cimici e quando lo facevo usciva sempre un'odore come quello della vodka".Allora il russo senza scomporsi:"è meglio bere vodka con una bella patata bionda di fianco che passare la vita ad annusare insetti puzzolenti".
Giovanni è dagli anni '60 che la Vodka non la fanno più con le patate! Che all'epoca era anche il motivo per cui Fleming faceva dire a James Tont "shaken not stirred" quando ordinava il proverbiale Vodka Martini, a quanto pare il processo serviva a far agglomerare le impurità derivanti dalla fermentazione e distillazione dell'amido e quindi migliorarne il gusto. Oggi, con la vodka prodotta da cereali vari, non servirebbe agitare nello shaker. Mai e poi mai shakerare un Martini classico, cioè quello vero fatto con il gin, quello non si fa, rovina il gin dicono.
Non ho idea da dove ho aprreso queste cose… Mi sa che dovrei cominciare a passare meno tempo nei bar dei posti in cui mi trovo…
Devo esser rimasto un po' indietro… nel senso che non bevo vodka sicuramente non dagli anni '60, ma dagli anni '80 si.
Ad ogni modo rivendico la manifesta superiorità del distillato di vino su qualsiasi altro tipo di distillato (anzi, su qualsiasi altro tipo di sostanza alcolica ingeribile 😀 )
Hooded carissimo, un giorno ti vengo a trovare a mi fai fare un giro turistico di quei bar: io sono uno che (almeno sulla tematica alcoolica) è sempre disposto ad imparare… 😉
Giovanni se ci vieni a trovare mi riempiresti di gioia, abbiamo una camera per gli ospiti e saresti il benvenuto.
Concordo sulla superiorità del distillato di vino.
I bar a cui mi riferivo sono un po' sparsi in giro per il pianeta, ad esempio: mi sa che la faccenda del Martini me l'hanno raccontata QUI.
Però ce ne sono tanti anche in 'walking distance' da casa mia e potremmo organizzarci in un proverbiale 'pub crawl'. Ti aspetto.