Secondo la CNN l'Intelligence americana sospetterebbe che l'areo russo caduto nel Sinai sia stato abbattuto da una bomba piazzata da un gruppo terroristico. Ovviamente si tratta ancora di ipotesi (almeno per quanto di pubblico dominio) ma qualora confermata, e se fosse stata un'operazione dell'ISIS, ciò vorrebbe dire che lo Stato Islamico è riuscito a fare un salto di qualità: da gruppo di guerriglia operante tra Siria ed Iraq a gruppo terroristico in grado di pianificare operazioni all'estero.
Dal Corriere.it:
WASHINGTON – L’intelligence Usa – secondo la Cnn – sospetta che il jet russo sia stato distrutto da una bomba piazzata dall’Isis o da un gruppo affiliato. Si tratta di una valutazione non conclusiva. I sospetti americani sono però condivisi anche dalle autorità britanniche che hanno deciso di sospendere i voli diretti sulla rotta di Sharm el Sheikh in quanto ritengono che la pista dell’atto criminale sia plausibile. Stessa mossa adottata anche dall’Irlanda. Esaminando i dati a disposizione, gli americani considerano due ipotesi: la prima è quella del passeggero-attentatore, la seconda che qualcuno sia riuscito a piazzare l’ordigno tra i bagagli o magari in uno dei carrelli del cibo (scenario giudicato più probabile).
La certezza, però, la si potrà avere con un controllo incrociato sui reperti dell’Airbus precipitato nel deserto, sulla lista delle persone a bordo e tra il personale a terra. Esperti aggiungono che un terrorista potrebbe aver aggirato i controlli dello scalo agendo direttamente sulla pista. Le indiscrezioni della rete americana sono arrivate dopo una giornata fitta di news, talvolta contrastanti.
L’Isis ha diffuso un nuovo audio per rivendicare l’abbattimento del jet russo. Nel messaggio i jihadisti hanno insistito: «Analizzate le scatole nere. Vi daremo come siamo riusciti a farlo». Per i terroristi l’azione è stata condotta dalla «provincia del Sinai» in onore del giuramento al Califfo. Come per gli altri comunicati gli estremisti non hanno fornito elementi concreti per confermare l’assunzione di responsabilità. Alcune informazioni trapelate dalla Russia sostenevano che su alcuni corpi delle vittime non c’erano i segni di traumi da esplosione. Tuttavia non c’è nulla di ufficiale e dunque suscettibile di essere smentito.
Di altro segno le interpretazioni egiziane. Il quotidiano Al-Masry Al-Youm ha scritto che dopo l’esame – iniziale – dei reperti e delle scatole nere gli investigatori ritengono che l’aereo sia precipitato in seguito all’esplosione di uno dei motori, deflagrazione che non ha lasciato scampo all’Airbus della Metrojet con i 224 a bordo.
Scettiche sulla teoria dell’attentato le autorità del Cairo (e in parte anche quelle di Mosca) per le quali gli annunci dello Stato Islamico sono mosse di propaganda. La teoria dell’incidente è stata poi spiegata con un possibile cedimento strutturale della carlinga. La conseguenza, a lungo termine, di un incidente nel 2001 durante il quale il jet aveva riportato danni importanti. Ma, come per tutti gli scenari proposti, non esiste la prova regina […]
https://foreignpolicy.com/2015/11/04/is-the-islamic-state-taking-its-fight-to-the-skies
segnalo il sito aviazionecivile.it hastatus prior
Più che di un "salto di qualità" io parlerei proprio di una sottovalutazione delle loro potenzialità economiche e quindi tecnologiche, e questo lo collocherei anche in merito agli attentati numerosi dell'ultimo mese nell'aera yemenita. Voci di popolo dicono che parte degli episodi è riconducibile a bande di criminali addestrati in India e Pakistan che operano "in trasferta" per poi rientrare nei luoghi di origine , singoli gruppi che cercano di farsi notare da organizzazioni più importanti, non è dato sapere se dietro vi sia un unica regia. Cosa allarmante invece è il fatto che il livello tecnologico si stia alzando troppo velocemente da far pensare a qualche collaborazione occidentale di rilievo..
http://m.gulfnews.com/1.1613596
Non credo ci sia bisogno di tirare in ballo collaborazioni con stati occidentali per spiegare l'innalzamento tecnologico. Magari la tecnologia è europea o americana, ma se i vari gruppi che si auto-affiliano a Daesh sono sponsorizzati dagli certi stati del Golfo, come sembra ormai chiaro, la tecnologia arriva da quei paesi, dopo che l'hanno comoprata da noi. Ricordiamoci che Arabia Saudita e autocrazie limitrofe sono i più grossi compratori di tecnologia militare occidentale da qualche anno a questa parte.
Caro Hood, diciamo che nondi questione tecnologica si tratta. Il terrorismo, in quanto tale, è un “warfare” tecnologicamente “povero”.
Il tema, quando si parla di Stato Islamico, è la c.d. “proxy war”. In Siria assistiamo all’ennesima guerra per procura tra blocco sunnita (Paesi del Golfo) e blocco sciita (Iran). In un più ampio contesto strategico, però, che negli ultimi 15 anni ha subito notevoli cambiamenti. Non ultimo la totale assenza strategica degli Stati Uniti.
Sono d'accordo su tutta la linea Sile, infatti non mi concentravo sulla definizione di terrorismo, ma sul fatto che proprio perché queste sono proxy war, se si teme una escalation tecnologica (e non ho idea se questo sia il caso, sono ignorante a riguardo), beh allora guarderei ai vicini che quelle guerre le alimentano e che da anni comprano tecnologie militari di ultima generazione.
Quando parlavo di collaborazione intendevo dire che se finora qualche occidentali ha fatto finta di vendere lo stato dell'arte di alcune tecnologie era ben consapevole di vendere una mezza bufala e ben più consapevole del rischio altissimo di venire scoperto ( basta pensare ad Iraq e Iran più di 15 anni fa… Gli vendevano prodotti simili ad entrambi e nessuno se ne accorgeva.. ). Concordo anche io sulla proxy war ma lo scenario degli accordi trasversali è quasi bizzarro. Chi è sul posto inizia ad avere un idea sempre più limpida sulle alleanze strategiche e l'Is è sempre più una marionetta al servizio di qualcuno invece che una fantomatica nuova entità che vuole dominare chissà che cosa.. Il cattivo che pianifica la strada a chi ha la facciata da bravo bimbo senza peccato.
Falcone diceva che bisogna seguire il denaro per capire… Beh cosa c'è di più semplice nell'era del cyber spionaggio ?;)
Clone, perdonami, ma si sa perfettamente da dove arrivano i soldi e riguardo agli accordi/alleanze è dall’inizio di questa vicenda che è chiaro chi sta con chi e quali sono obiettivi e strategie 😉
http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_10/aereo-caduto-sinai-cnn-usato-esplosivo-tipo-militare-c4-44ad5eee-87e8-11e5-91a7-6795c226a8af.shtml
http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_10/aereo-caduto-sinai-russia-accusa-tradimento-servizi-segreti-cairo-b3302552-879a-11e5-91a7-6795c226a8af.shtml
Airbus 321 in the Sinaï – only one hypothesis remains
Airbus 321 in the Sinaï – only one hypothesis remains
Les causes possibles de l’accident de l’Airbus russe dans le Sinaï
http://www.voltairenet.org/article189228.html