Dal Corriere.it la notizia secondo la quale gli USA starebbero valutando l’inserimento di truppe di terra:
Gli Stati Uniti potrebbero schierare a breve truppe di terra in Iraq per fermare l’Isis. I responsabili militari Usa «stanno raccogliendo più informazioni possibili di intelligence sulle difese Isis a Mosul per decidere se raccomandare l’invio di truppe sul terreno per coadiuvare l’esercito iracheno nella riconquista» della cosidetta capitale del Califfato: lo affermano responsabili dello Us Central Command alla Cnn. La «prima mossa» dell’offensiva a Mosul degli iracheni «è prevista ad aprile», scrive la Cnn. «L’Isis sta continuando a rinforzare le sue difese in città: se cresceranno significativamente, le forze irachene potrebbero aver bisogno dell’aiuto americano per individuare i bersagli militari da colpire», spiega il responsabile coperto da anonimato affermando che a quel punto l’esercito Usa potrebbe raccomandare alla Casa Bianca e al Pentagono di inviare truppe sul campo. «Stiamo verificando che i membri dell’Isis cercano di proteggere le proprie famiglie mandandole fuori da Mosul», mentre i raid della Coalizione «hanno l’obiettivo di tagliare le linee di rifornimento». Così, «quando inizierà l’offensiva l’Isis sarà isolato all’interno della città e incapace di ricevere rinforzi». Il Centcom «ritiene che l’organizzazione abbia perso la capacità di conquistare nuovo territorio in Iraq e controllarlo. I comandanti devono prendere delle decisioni, avere delle priorità su dove utilizzare i combattenti. Ecco perché si sono ritirati da Kobane», afferma ancora l’ufficiale: «Anche i combattenti stranieri in arrivo sono diminuiti negli ultimi 4-5 mesi». […]
È questo il caso? Hanno veramente perso la capacitá di estendere il dominio della lotta (parafrasando Houllebecq)? Oppure i vertici hanno deciso che è meglio consolidare la situazione corrente e solo dopo che ciò è avvenuto partire con una seconda fase offensiva? Evitando l'errore che fecero gli austriaci sul Piave durante la WWI.
Per quanto riguarda i combattenti stranieri: credo che il pugno di ferro con cui stanno agendo alcune polizie europee al momento stia contribuendo non poco alla diminuzione degli arrivi. Questo aggiunto ad una normale stabilizzazione quasi fisiologica del numero di soggetti che si fanno "radicalizare".
A mio avviso, al momento, sì. Hanno raggiunto il culmine e, secondo gli standard tipici, sono anche sottodimensionati per garantire un reale controllo del territorio qualora le popolazioni locali iniziassero a scalpitare.
Buonasera Silendo volevo chiederTi un Tuo parere: che cosa dovrebbe preoccupare di più il Governo Italiano fra questi 4 problemi :
1) la situazione Economica dell'Italia
2) il pericolo del terrorismo "ijhadista"
3) il conflitto Ucraino
4) la crisi della Grecia.
E quale ordine daresti Te e quale ordine darebbero gli italiani ?
Grazie B.A.
Bella domanda.
E’ questione di tempi e di priorità. Mi spiego. Sul breve-lungo periodo la situazione economica. Sul breve periodo il conflitto ucraino e la minaccia jihadista. Tenendo però presente che quando si parla di Ucraina si parla di Russia e quindi di massimo livello strategico. Quando si parla di terrorismo jihadista no. In altri termini, una cosa è un conflitto convenzionale europeo contro la Russia, ben altra cosa è il pericolo di attentati terroristici.
La crisi greca va letta nel più ampio scenario di crisi economica nazionale ed europea.
Caro Silendo, il vero problema è che dovremmo affrontare tutti e 4 i problemi contemporaneamente già nel breve termine. Per la crisi economica dell'Italia, ci dicono che le condizioni esterne al Paese sono ideali (prezzo del petrolio dimezzato, tassi d'interesse ai minimi storici) una situazione Felix , ma la situazione del Paese e' peggiorata dopo le azioni o meglio alle non azioni. l'Expo ne è l'esempio : tutto quello sarà costruito ad eccezione del Padiglione Italia verrà demolito. Forse si doveva costruire qualcosa da non demolire. Inoltre è stato dimostrato che non avrà nessun effetto sul Pil. Mi sembra solo un po' di semplice buonsenso in un momento di risorse interne limitate.
B.A.
caro Silendo ti sei dimenticato della Libia problema non da poco.
Gentile Alberto, buonasera.
E’ un problema rilevantissimo. Non me ne sono dimenticato ma lo inserisco nella questione jihadista
Silendo, approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Antiterrorismo.
B.A.
600 militari in più per l'Expo … allora qualcosa di più
Grazie Babbano… non avevo visto questa tua segnalazione
Isis, drone americano uccide capo dello Stato islamico in Afghanistan
Con il Mullah Rauf sono stati uccisi cinque suoi collaboratori
18:57 – Un razzo, probabilmente sparato da un drone Usa, ha centrato in pieno l'auto su cui viaggiava nella provincia di Helmad il Mullah Abdul Rauf, considerato il responsabile dello Stato islamico nel sud dell'Afghanistan. Lo hanno reso noto oggi i servizi di intelligence (Nds) a Kabul. Rauf, noto con il soprannome di Khadim, è morto con cinque suoi collaboratori. L'uso di un drone è stato confermato dal vice-governatore della provincia di Kandahar.
L'operazione, ha spiegato l'intelligence afghana, è stata compiuta nel distretto di Kajaki della provincia di Helmand, dove il Mullah Rauf stava opponendosi ai talebani dell'Emirato islamico, di cui in passato era stato ai vertici addirittura come braccio destro del Mullah Omar.
Fino a non molto tempo fa il governo di Kabul aveva negato la presenza di responsabili dello Stato Islamico sul territorio afghano. Ma la scorsa settimana, durante la Conferenza di Monaco sulla sicurezza, il presidente Ashraf Ghani aveva avvertito la comunità internazionale di non abbassare la guardia sull'Afghanistan che resta "il punto di incontro delle reti di terrorismo globale", compreso appunto l'Isis.
http://www.lavoce.info/archives/19567/perche-expo-e-un-grande-errore/
B.A.