Il nostro Hood ha segnalato questa interessante notizia pubblicata ieri dal Guardian inglese. Secondo il quotidiano il Ministero della Difesa di Londra starebbe finanziando un consistente programma di ricerca sui social media e sulla loro capacità di influenzare le percezioni pubbliche. Afferma Tim Stevens, intervistato dal Guardian:
Dr Tim Stevens of Kings College London, who studies cyberwar and strategy, said there was increased state interest in the role of emergent technologies such as social media and the development of powerful psychological techniques to wield influence.
“The current furore over inter-state cyberwar is probably not where the game’s at. What is far more likely is that states will seek to influence their own populations and others through so-called ‘cyber’ methods, which basically means the internet and the device du jour, currently smartphones and tablets,” he said.
“With the advent of sophisticated data-processing capabilities (including big data), the big number-crunchers can detect, model and counter all manner of online activities just by detecting the behavioural patterns they see in the data and adjusting their tactics accordingly.
“Cyberwarfare of the future may be less about hacking electrical power grids and more about hacking minds by shaping the environment in which political debate takes place,” he added.
Le ricerche sui tema della propaganda e dell’influenza psicologica nel contesto cyber sono gestite dal Defence Human Capability Science & Technology Centre tramite la BAE Systems. A proposito, in Italia già nel 2011 questo argomento è stato sviluppato da un giovane ufficiale dei Carabinieri.
Un altro programma di ricerca, questa volta pubblico, è quello appena inaugurato dal National Security College australiano in partnership con una serie di istituzioni estere: “Strategy & Statecraft in Cyberspace“.
😉
A proposito… ma questo documento l’avevo già segnalato?
http://www.rsis.edu.sg/publications/conference_reports/smsd.pdf
Non riesco a visualizzarlo.
http://www.rsis.edu.sg/publications/conference_reports/smsd.pdf
Eppure il link è quello giusto…
Trovato l’inghippo, quando si clicca sul tuo link quello che si legge è`diverso dall’indirizzo linkato (almeno per me lo è), basta rimuovere %C2%A0 e lasciare solo:
http://www.rsis.edu.sg/publications/conference_reports/smsd.pdf
Così funziona.
Grazie Hood. Su indicazione di autorevole esperto ho eliminato uno spazio di troppo
usate questa stringa di ricerca su google
smsd.pdf site:rsis.edu.sg
Adesso posso anche risponderti: Non ricordo questo documento, che aggiunge materiale prezioso ed interessante alla tematica.
PS
Non ci credo neanche per un secondo che quella alla fine sia la lista completa dei partecipanti.
😉
Silendo, cercavo qui qualche considerazione sulla gestione della sparizione del aereo di linea scomparso.
Tu cosa pensi a riguardo ?
B.A.
Caro Babbano, buonasera. E’ una vicenda che non sto seguendo molto. Da quello che leggo propendo per un dirottamento. Attuato certamente non tramite uno smarphone, eh….. 😀 😀 😀
Caro Silendo come ben sai, siamo sempre tracciati o tracciabili, l’importante è saperlo e soprattutto saper scegliere chi si frequenta o si sposa.
Ormai si trova di tutto e su tutti, basta avere pazienza ed aspettare sulla riva del fiume.
Un Saluto e Buon lavoro anche a Te e alla Allegrabrigata .
B.A.
P.S. Pompeo a 48 anni Luciano a 56 …..Grazie Antò per aver preso il posto io
Allora; odio avere ragione .
Tempo fa avevo detto: okkio, la questione cyber non é tutta nel’ICT “classico” … c’é anche tutta una parte di infrastruttura di TLC, tendenzialmente radio: sistemi GNSS, sistemi di navigazione vari(aerei e navali), satelliti, …
avevo anche detto che i profili che avevo visto sul sito dell’intelligence nazionale erano troppo schiacciati sul profllo IT (certificazioni CISCO, linguaggi di programmazione) e tante altre competenze erano necessarie., più da TLC e ELN..
purtroppo il caso del boeing malesiano ricorda che avevo ragione…
la spiegazione é che i nostri pensano; eh già, ma tanto per i TLC e gli ELN attingo ai militari, sai quanti ne trovo tra armi navali, corpo tecnico eccetera… e qui casca l’asino, perché non hanno il livello… ma non é colpa loro, é che sono stati impiegati come militari, e da militare, certe cose che servono a fare esperienza, non le fai (specie in Italia)… vabbé… discorso troppo avanzato per il sistema Italia, amen… il mio nick é appunto Nemo Propheta in Patria, il senso é tutto li…
E ne vedremo sempre di più di casi che implicano lo spettro EM in tutta la sua potenzialità in futuro se non si cambia mentalità. Hai ragione.