E’ stato inaugurato stamattina il nuovo anno accademico della Scuola del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica (qui di seguito il video), una scuola che eroga “oltre 500 tipologie di attività didattiche – tra addestramento info-operativo, area tecnologica, sicurezza fisica, competenze linguistiche, settore amministrativo-giuridico, sanità, ecc. – destinate a più di 2.000 dipendenti già in servizio presso le diverse strutture del Comparto intelligence”.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio.
Aggiornamento. Alcune estratti dell’articolo di Alberto Custodero pubblicato oggi da La Repubblica:
“La mafia durante questi anni di crisi s’è rinforzata”. Lo ha detto Marco Minniti, sottosegretario con delega ai servizi segreti, a margine dell’apertura presso l’aula magna dell’Aisi, a Roma, dell’anno accademico della scuola degli 007 inaugurato (caso unico nella storia dell’intelligence) dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla presenza del premier Matteo Renzi. Per la pima volta in questi ultimi anni, un esponente qualificato del governo ha ammesso che la mafia, anziché essersi indebolita dall’azione di contrasto da parte dello Stato, s’è invece rafforzata. Approfittando della scarsezza diffusa di liquidità. “Quando c’è una straordinaria crisi finanziaria internazionale – ha spiegato Minniti – le mafie si rinforzano, avendo una fortissima disponibilità cash, derivante dai traffici illeciti. Non a caso la nostra particolare attenzione è molto concentrata sui reati finanziari e di riciclaggio. Importante a auesto punto la nuova ipiotesi di reato dell’autoriciclaggio”. […]
Nonostante l’emergenza internazionale dovuta alla crisi Ucraina-Russa, il sottosegretario ai servizi segreti ha gettato acqua sul fuoco. Al momento, ha precisato Minniti, “non c’e un’emergenza energetica, ma il punto della crisi craina è delicato e da monitorare. Non dimentichiamo che c’è anche il combinato disposto con la vicenda libica”.
Il capo dell’intelligence, ambasciatore Giampiero Massolo, ha declinato (presenti, oltre al capo dello Stato e al premie, il ministro della Difesa Roberta Pinotti), “le cinque parole chiave per l’intelligence”. Sono “sfida, aggiornamento, sintonia, apertura e impegno”. La sfida, ha detto il numero uno del Dis, “è fare sistema contro la minaccia asimmetrica. Il compito è proteggere il sistema Paese, ma anche gli anelli deboli della catena”. Mentre sul fronte dell’innovazione Massolo ha sottolineao le novità nel reclutamento e nella formazione: “Dobbiamo aggiornarci nelle teste e nelle strategie: il nostro ruolo è prevenire”. E la scuola per 007 è sicuramente uno degli elementi di innovazione. Alcune del 2012, l’hanno resa l’unico istituto chiamato a garantire la formazione – inclusa quella cosiddetta “di base” per i neo-assunti – l’addestramento e l’aggiornamento professionale di tutto il personale degli organismi informativi. Ai corsi può accedere solamente il personale dipendente dagli organismi informativi (per il 2014 sono programmati 500 studenti), cioè dal Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) e dalle agenzie operative, Aise ed Aisi. Va chiarito che non è una Scuola che licenzia “laureati in intelligence”. Poiché tuttavia è affidato alla Scuola anche il compito di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza, è in tale ottica che la Scuola “apre” le proprie aule all’interazione con la società civile. Ciò, sia ammettendo alla frequenza di alcune iniziative esponenti di pubbliche amministrazioni con cui siano in corso rapporti di collaborazione anche per quanto concerne le iniziative di formazione (è il caso, tra gli altri, del Ministero degli Affari Esteri) sia attraverso moduli sull’intelligence o a valenza intelligence inseriti nei corsi per direttivi e dirigenti delle Scuole e degli Istituti di alta fromazione della Pubblica amministazione.
È sempre la Scuola di formazione, inoltre, che, nell’ambito delle attività dedicate all’outreach, si è resa attrice di lezioni sull’intelligence riservate a studenti esterni e che sta organizzando un vero e proprio roadshow dedicato alle università destinato a toccare via via i poli accademici della Penisola. Le materie spaziano dalle tipiche discipline intelligence (alcune sigle in gergo: INTs: HUMINT, relativa alla gestione delle fonti, SIGINT, per l’elaborazione dei “segnali”, IMINT, TECHINT) a moduli su geo-politica, metodologie dell’analisi intelligence e profili giuridici connessi all’azione informativa. Senza dimenticare i percorsi di formazione volti a sempre meglio attrezzare la nostra intelligence rispetto alle sfide che più caratterizzano, oggigiorno, lo scenario della sicurezza nazionale: cyber ed eco-fin. Tra le curiosità, la Scuola prevede per i neo-assunti lezioni di deontologia dello 007 che opera “sul campo”.