Sarebbe il caso di chiamarlo “mea culpa”, così come ha fatto la rivista americana Foreign Policy presentando tre giorni fa per prima il documento. Si tratta di un “intelligence assessment” della CIA del gennaio 2006, dal titolo “Misreading Intentions: Iraq’s Reaction to Inspection Created Picture of Deception“. Un’analisi del contesto e delle cause che portarono la CIA al fallimento analitico sulle armi di distruzione di massa iraqene.
Il documento non contiene sostanziali novità (tra l’altro è pesantemente censurato) e conferma puntualmente quanto acclarato dalle commissioni d’inchiesta statunitensi e cioè che l’errore principale compiuto dagli analisti della Central Intelligence fu quello di valutare il comportamento della leadership iraqena con la forma mentis statunitense, un bias analitico che spinse la CIA ad inquadrare le informazioni sulle armi di distruzione di massa iraqene all’interno di un framework analitico già consolidato ma errato.
La novità del documento, di fatto un post-mortem, consiste proprio nel fatto che l’autore è la stessa CIA che riconosce il proprio fallimento.
Il documento è stato desecretato a seguito di una specifica richiesta del National Security Archive.
Misreading Intentions – Iraq’s Reaction to Inspections Created Picture of Deception – CIA
Silendo….ma dove le trovi queste cose!!! Sei un mago!
Eeeeh…. sapessi…. 😀 😀
Beh… non per sminuire le doti analitiche del Vate (non ci penserei mai e poi mai e poi mai…) ma è quasi fisiologico che quando uno arriva a montare una greca e una stella in qualche modo possa contare – secondo il famoso ed abusatissimo paradigma shannoniano – su un certo numero di “canali” aperti… 😉
…consiglio il film The green zone…spiega assolutamente bene gli errori/orrori fatti dalla cia nell’analisi sulla gestione dell post saddam…film fatto molto bene.
Mi associo al tuo consiglio. Bel film.
Vittorio
Questo film mi è sfuggito ma provvederò a breve 😀
Grazie del suggerimento, Max.
<<la forma mentis statunitense, un bias analitico che spinse la CIA ad inquadrare le informazioni sulle armi di distruzione di massa iraqene all’interno di un framework analitico già consolidato ma errato>>
1) In quale framework analitico la Cia inquadra le informazioni sulle armi di distruzione di massa iraniane?
2) In quale framework analitico la CIA inquadra le informazioni sulle armi di distruzione di massa israeliane?
Anonimo, perdonami, non ho capito bene la tua domanda.
Intendi chiedere come la CIA vede il programma nucleare iraniano e l’atomica iraniana?
Sia il programma nucleare iraniano e l’atomica iraniana sia il programma nucleare israeliano e l’atomica israeliana.
Ovvero se <<la forma mentis statunitense, un bias analitico che spinse la CIA ad inquadrare le informazioni sulle armi di distruzione di massa iraqene all’interno di un framework analitico già consolidato ma errato>> perseveri nell’inquadrare sia il programma nucleare iraniano e l’atomica iraniana sia il programma nucleare israeliano e l’atomica israeliana.
Premesso che queste cose si scoprono solo ex post, per ovvi motivi: le analisi di intelligence non sono pubbliche.
Per quanto riguarda l’Iran, per quanto è dato sapere (ad esempio anche tramite l’ultimo National Intelligence Estimate del 2007, direi di no.
Riguardo ad Israele, ha già la bomba quindi non è possibile un raffronto.