10 Responses

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    B.A. Maltese at |

    Silendo grazie molto interessante .
    Non penso che mai vedremo in Italia cose del genere.
    Troppa lungimiranza ….
    Da noi solo operazioni …. Digint.
    B.A.

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      AllegraBrigata at |

      Modi diversi di concepire l’intelligence.

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        Anonimo at |

        è un gran peccato.
         

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    Ero Morgana at |

    Gentile Silendo, a me sembra che in Italia avviene l’esatto contrario, ovvero se negli States la CIA finanzia aziende partenrship, in Italia sono le aziende che sponsorizzano i servizi. E non solo, molta sicurezza in Italia non sopravviverebbe in termini di implementazione tecnologica se non ci fossero aziende attive nei finanziamenti, di questo sono la prova i numerosi eventi, meeting e convention in security pubblicizzati con cappellini, spellette, cd, penne colorate…che ormai quando si esce da un convegno sulla sicurezza ti danno anche la borsa per metterci dentro sandwich e patatine! Non so voi, ma ogni tanto quando mi guardo intorno nel mio studio ritrovo cartelline fujizu, siemens, netcom con tanto di block notes…e penso: non sarà uno spreco! Pardon forse sono troppo razionale nell’oggettistica, eppure quando mi volto e vedo i libri utili e la connessione per Silendo….bè! Gli States non sono così lontani.
     

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    barry lyndon at |

    Rimanendo in tema di investimenti governativi statunitensi in campo tecnologico, vi segnalo un report del Center of Naval Analysis, commissionato dal Rapid Reaction Technology Office del DoD USA:

    http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ADA559310

    Il documento – snello e scorrevole – offre una panoramica dei programmi di investimento, avviati a partire dal 2009 dall”IC USA (in particolare IARPA e DAPRA) e dal DoD (soprattutto USCENTCOM ed USSOCOM), volti a sviluppare tecnologie finalizzate ad eseguire campagne di influenza e manipolazione comportamentale.

    Secondo le conclusioni del report, l’amministrazione USA dovrebbe incrementare, a partire da quest’anno, gli investimenti in questo settore, al fine di acquisire una maggiore  e più efficace capacità di influenza nel c.d. “digital realm”:

    Through institutions like In-Q-Tel and in-house innovation offices like DARPA and IARPA, the U.S. government is already investing in new technologies for communication and persuasion. […]. The government might consider expanding the remit of these institutions to invest in research and development for communication and persuasion technology. To ensure that these technologies are understood and used by its employees, the U.S. government might also encourage collaboration between its communicators and the technologists at its in-house innovation offices, who can help each other identify technological gaps and use off-the-shelf technologies to meet U.S. objectives abroad“.

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      AllegraBrigata at |

      Conferma di quanto discutevamo qui tempo fa. Ricordi?
      :)

      Roberto

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    barry lyndon at |

    Certo! 😉

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    Jolly at |

    Palantir …Palantir … 

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    *n*n*m* at |

    qualcuno ha idea di iniziative analoghe in altri paesi, o alternativamente di altri schemi di contatto tra l’intelligence community e l’imprenditoria più innovativa?

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