…secondo Vincenzo Nigro da Repubblica.it:
[…]Situazione simile troverà Massolo alla guida del Dis: il trasferimento del prefetto Gianni de Gennaro a un sottosegretariato con la delega ai servizi di sicurezza non risolve chiaramente il problema di avere una guida (e un controllo) politico per i servizi. Da anni ormai è così: salvo poche eccezioni, il Parlamento e i governi italiani non hanno dimostrato visione e conoscenza in questo settore. Trasformandolo quasi in una succursale delle varie “caste” che hanno avuto successo nell’imbottire queste istituzioni di parenti, amici e sodali. Il problema è che Dis, Aise e Aisi continuano a ballare una danza dell’incertezza che ogni giorno diventa sempre più pericolosa. Se fossimo ancora di fronte al mondo congelato della vecchia guerra fredda, della arcigna ma prevedibile Unione Sovietica, i compiti per i nostri servizi sarebbero chiari. Semplicemente verrebbero ancora assegnati a Washington e Bruxelles (Nato).
Non è più così: le minacce, i compiti, la visione, le direttive devono essere ormai in gran parte individuate, analizzate, impostate a casa nostra. L’ambasciatore Massolo ha i numeri per affrontare questa sfida, ma non potrà farlo con efficacia in un contesto di perdita di visione da parte della classe politica. In periodi come questo ciò che fiorisce è il sottobosco, il carrierismo, le rivalità, il personalismo. Avendo appena lasciato la Farnesina di Terzi, ritrovare qualcosa del genere in un settore in cui vacilla da tempo il senso istituzionale per Massolo sarebbe una beffa, capace perfino di contaminarlo e confonderlo. Col risultato di indebolire la scelta intelligente fatta assegnando un diplomatico al coordinamento di servizi che hanno bisogno sempre più di riorganizzazione e rinnovamento e soprattutto di visione internazionale.
“un settore in cui vacilla da tempo il senso istituzionale”… addirittura?
Diciamo che sono stato fortemente in dubbio se lasciare questo passaggio. Lo trovo un… tantino eccessivo.
Sarà stata funzionale a qualche equilibrio o gli è uscita così, en passant?
Quei termini – contaminare e confondere – così netti…
Gio’, sinceramente non lo so
Posso ipotizzare…
ecco… 😀
E’ solo un giornalista…è solo un blog 😉
http://feluche.blogautore.repubblica.it/2012/05/28/farnesina-laltra-verita-su-valensise/?ref=HREC2-4
Buona lettura
J.
Ho visto solo adesso che avevi inserito il link in alto sopra il pezzo quotato.
Buongiorno.
a leggere l’articolodi Repubblica, con un senso/significato che va oltre le righe scritte, mi sembra quasi che condivida il pensiero espresso qualche sett fa sul blog, circa il cambio di Vertice al DIS.
Per richiamrae la mia considerazione…se a cambiare è soltanto il Vertice Politico/Decisionale del DIS e nessuna ‘prima linea’ di Staff – ovvero Capo GAb, Capi Div.. – è difficile per il neo nominato poter andare a incidere sulle dinamiche e ruolo centrale del Dipartimento.
In buona sostanza… se deve mettere la firma in calce su decisioni già prese, nulla è cambiato!
Buona giornata a tutti e buon lavoro,
Nathan MUIR
Haon…Sil, speriamo che questo dialogo illumini le scelte su gli indirizzi da intraprendere, tra sicurezza nazionale o interesse nazionale:http://www.formiche.net/dettaglio.asp?id=29243&id_sezione=95. A presto, Stratikoiné
Gentile Stratikoiné,
grazie per il link, che articolo interessante..
a parte i concetti e i contenuti più ‘alti’ su cui non mi esprimo, vorrei far timidamente notare in merito a questa giusta osservazione di Savona
‘ in Europa abbiamo la tendenza ad un´integrazione più ampia tra i 27 Paesi membri, ma non vogliamo rinunciare allo Stato westfaliano ‘
che anche su questo fatto un percorso di riflessione e scelte si dovrà pure intraprendere, anche perché ne derivano molti problemi riguardanti l’analisi non solo di cosa sia l’interesse nazionale, ma appunto anche di cosa rappresenta la sicurezza nazionale
salve,
…