Spiegel International Online riporta la notizia che Gazprom starebbe considerando l’ipotesi di costruire un secondo gasdotto da affiancare al Nord Stream. Tale ipotesi, unita alle cattive acque nelle quali versa il progetto Nabucco, suscita perplessità in termini di sicurezza energetica europea poiché aumenterebbe la dipendenza dalla Russia per gli approvvigionamenti di gas.
Sull’argomento consiglio questo bel report del Congressional Research Service: “Europe’s Energy Security: Options and Challenges to National Gas Supply Diversification” (trattasi, ovviamente, di un punto di vista americano).
L’ipotesi di un raddoppio del Nord Stream è al momento un puro esercizio teorico. La domanda europea di gas naturale nel 2011 è scesa a 495 miliardi di metri cubi (-11% rispetto al 2010): dati la congiuntura economica negativa e l’aumento della quota delle rinnovabili, le previsioni sono di una crescita dei consumi al 2020 fino a 550 miliardi di metri cubi.
La capacità di importazione inutilizzata in Europa sarebbe già di per sé sufficiente a far fronte alla nuova domanda; a questa si è aggiunta l’anno scorso la prima condotta del Nord Stream (27,5 miliardi di metri cubi) e a breve se ne aggiungerà una gemella (già costruita), oltre a un gasdotto dall’Azerbaigian da 10 miliardi di metri cubi (2018).
Facendo qualche rapido conto, è facile intuire che difficilmente un’altra infrastruttura di grandi dimensioni avrebbe realisticamente mercato in questo decennio e quindi finanziamenti per essere costruita. Con buona pace dello Spiegel.
Grazie, MV
Prego!
Buonasera MV. Una domanda.
Ritieni che dietro l’ipotesi di raddoppio ci possa essere una precisa strategia russa?
O si tratta invece di mere notizie di stampa?
Silendo buonasera, per te che sei tanto attento alle informative Aiea eccoti l’Ansa di oggi:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/05/25/Tracce-uranio-arricchito-20-Iran-_6932081.html
Morgana
Grazie Morgana
@AllegraBrigata
Diciamo che dietro la notizia di stampa potrebbe esserci una doppia strategia comunicativa russa. Da un lato, volta a dire chiaro e tondo al governo ucraino che il processo di esclusione dal transito può andare avanti e non necessariamente passare per South Stream: prima il gasdotto Bielorussia-Polonia (dal 2006 a regime), poi il Nord Stream (inaugurato a fine 2011) hanno ridotto sempre di più il ruolo dell’Ucraina quale partner obbligato per le esportazioni di gas russo in Europa. Indicativamente, le esportazioni russe in Ue sono di 110 miliardi di metri cubi: oggi 30 passano dalla Bielorussia, gli altri dall’Ucraina. Già nei mesi scorsi Gazprom ha iniziato a spostare i flussi su Nord Stream: potenzialmente, possono arrivare a 55, praticamente tutti sottratti dalla direttrice di esportazione ucraina. Il messaggio è: “possiamo andare avanti”. Naturalmente, per i russi sarebbe meglio continuare a usare la rete ucraina, già ammortata, e magari rilevarne la proprietà una volta per tutte.
La seconda parte della strategia comunicativa potrebbe essere volta a fare pressione psicologica su chiunque invochi un aumento della capacità di import. In sostanza, il discorso (fondato o no) sarebbe: “se c’è bisogno di più gas, noi possiamo darvelo con un’infrastruttura sicura ed economicamente competitiva”. Questa parte della strategia è meno importante e urgente, ma in un’ottica di più lungo periodo può avere un senso.
Quanto poi ci siano giornalisti pronti a farsi prendere la mano (o per mano), è un altro discorso, che aggiunge aleatorietà a tutta la questione.
In generale, resta comunque il fatto che le condizioni del mercato europeo lasciano aperto più di un dubbio su quanto si riprenderanno i consumi europei di gas e senza nuova domanda fare nuove infrastrutture (e sviluppare nuovi giacimenti) resta una scommessa troppo costosa e rischiosa perché qualcuno di razionale ci si butti. E i russi in questo sono molto razionali.
ps: errata corrige, il consumo europeo nel 2011 è sceso a 470 miliardi di metri cubi.
Mi inserisco per rinnovare i ringraziamenti 😉
Grazie
Per MV sul Factbook 2011 ti riporto i seguenti dati scientifici for Natural – gas in Russia:
– Natural gas production: 662.2billion cu m
– Natural gas consumption: 420.2 billion cu m
– Natural gas exports: 245 billion cu m
– Natural gas imports: 56.9 billion cu m
– Natural gas proved reserves: 43.3 trillion cu m
Tra gli exports partners l’Ucraina è al quinto posto, preceduta da Paesi Bassi, Italia, Germania e Turchia.
Posto ciò ritengo che non ci possa essere nessuna pressione psicologica perchè l’economia si compone anche di import, ovvero di scambio, baratto, inteso come: a fronte di un’esportazione si sostanzia una importazione di altro prodotto. Poichè Silendo sostiene che sia opportuno farsi le giuste domande, ritengo a questo punto che la domanda sia: cosa vogliono in cambio?
Morgana
Vogliono flussi di cassa, direi.
Naturalmente, la bilancia commerciale è fatta di import e di export: ma i partners nei due casi non necessariamente sono gli stessi.
Venendo più specificamente al caso ucraino, visto che ci sono arretrati dei pagamenti per diversi miliardi di dollari e poche prospettive di una solvibilità a medio termine, la questione si declina in “cosa ci da il governo in cambio dei debiti che ha accumulato”? Una certa vicinanza politica è un risultato gradito al governo russo, ma in ogni caso la questione deve trovare anche una soluzione economica.
Salve visto che si parla di raddoppio….raddoppio pure io e allego il link del Factbook 2012 con i dati più recenti, mi sono permessa di cercare quelli della Russia, sono in attach sotto il link
https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/index.html
Natural gas – production:
588.9 billion cu m (2010)
Natural gas – consumption:
414.1 billion cu m (2010)
Natural gas – exports:
199.9 billion cu m (2010 est.)
Natural gas – imports:
38.2 billion cu m (2010 est.)
Natural gas – proved reserves:
44.8 trillion cu m (1 January 2011 est.)
La domanda è sempre la stessa: che vogliono in cambio?
Morgana
Gentile Silendo per essere precisa questa domanda mi piacerebbe porla ad un luminare italiano in termini di geopolita e stategy…il Prof. Gori, del quale stimo il valore e la saggezza.
Morgana
Aggiungerei anche che i russi avranno in futuro potenziali problemi di bilancia commerciale dovuti all’ingresso in agosto nel WTO. Questo rende ancora più importante i costanti flussi di pagamenti del gas provenienti dall’Europa (e questo senza considerare che già adesso Gazprom, direttamente e indirettamente, rappresenta un quinto delle entrate del buget federale russo).
MV io non riesco a capire una cosa in una macro e micro analisi nel dare – avere, che fine hanno fatto gli organismi che controllano il debito? Mi spiego meglio nella piccola imprenditoria se un soggetto ha dei debiti finisce per chiedere prestiti, peggio nell’usura e alla fine approda all’antiracket, ma non era meglio pensarci prima? A me sembra che il mondo sia in mano a degli immaturi, insomma un bambino si strafogherebbe di snack perchè non sa cos’è il mal di pancia, ma quando si cresce la logica vuole che quando si ha poco si spende poco, alias risparmio, così non si hanno debiti. Ora a che serve studiare, e non è mia competenza, economia con 3000 formule e teoremi se poi i gestori sono infanti del mal di pancia?
Per dindirindina….così non dico parolacce….sembra che funzioni la legge della sfiga…e mi ricollego a qualcuno che diceva “Non riusciamo a dire di no neanche al Burundi”…scusate ma pensando un attimo all’Italia, mi sovviene un ricordo di una puntata di Report in cui si diceva che in Svezia gli abitanti acquistato auto Volvo, in Italia gli abitanti comprano macchine cinesi: con tutto il rispetto per l’economia e per il libero scambio, se non si valorizzano i propri prodotti nazionali si crolla!!! Non ho ancora visto un cinese su una Fiat!!! E pensare che il mondo ci invidia la Ferrari…scusate ma di economia non sono un genio in formule…ma la Ferrari è troppo fica!!!
Scusami MV ma ogni tanto pensare alle opere d’arte seppur con una semplice utilitaria tra le mani…mi fa ancora pensare che esiste un’economia leader!!! E che i gasdotti dell’Ucraina e i debiti coi russi sono il perdersi in quella che Silendo definisce “prevenzione nell’intelligence economica”…quindi che fare? Chiudere i rubinetti del prestito e…si lavora e si risparmia!!!! E la domenica ci godiamo il Gran Premio….
Morgana
Grazie a tutti per i preziosi contributi.
Apro una parentesi sulla questione economica:
io credo che l’economia necessiti di buon senso, perchè il punto è questo: si è perso il senso della ragione.
Finchè prevarrà la logica del mondo vi saranno ingiustizia, iniquità e guerra.
La Ferrari è bella, bellissima, ma è pure l’apoteosi della stupidità.
(Morgana non voglio distruggerti un idolo ma fidati ci sono cose molto più belle e importanti perdonami
)
Saluti,
E.S.
Teofilo!!!!! Gli ingegneri della Ferrari sono dei geni…è stupidità l’idea di auto super veloci…ma l’ingegneria Ferrari è N.1…non vivo di miti…ma l’arte prendi e mettila da parte!!!!!
Tipo che c’è di più bello in campo ingegneristico autobilistico?
Morgana
E poi scusami ma saremmo ipocriti a pensare che sarebbe bello il mondo senza le guerre: ci sono e sempre ci saranno perchè l’economia bellica tira più della Ferrari…ergo magari dovremmo imparare ad essere solo più consapevoli di ciò che abbiamo, senza farci del male e usando la testa per quel poco di buono che riusciamo a fare..
Buonanotte
Morgana
Ciao Morgana,
è vero e l’ho premesso: la Ferrari è bella e le figure professionali (non solo gli ingegneri ma ci sono attimi artigiani della pelle, dei tessuti o della carrozzeria) che ci lavorano sono di elevatissimo ed eccezionale calibro, ed è un bene che ci siano!
E’ un concetto difficile da interpretare dove è altrettanto facile cadere in errore: la Ferrari è bella ma la stupidità umana che intendo è relativa all’astuzia diabolica dietro il simbolo che la Ferrari racchiude e in cui l’uomo cade. Avere una Ferrari parcheggiata in garage: questo è un bene? A cosa porta avere una tale autovettura? A sprecare risorse fondamentalmente e disprezzare gli altri. A cosa porta desiderare una tale autovettura? A vivere male la propria vita, dimenticandosi degli altri.
Perchè vedi Morgana, nella nostra esistenza il termine di paragone sono gli altri, e nel momento del giudizio sarà il male fatto agli altri che ci accuserà..
Ora, è chiaro che ci sarà sempre chi possiederà Ferrari, Lamborghini, Mercedes, Rolls Royce, Bentley, o chi ci farà il giro in affitto, tuttavia penso che sia pericoloso l’approccio bramoso ad un mezzo che chiaramente non ti da nulla in più riguardo ai più lunghi orizzonti di una vita eterna che ti darebbe una vita semplice e “lontana” dai piaceri mondani.
Purtroppo l’ipocrisia risiede nell’aderire alle tentazioni del diavolo: le guerre, come le gelosie, le invidie, gli egoismi e le contese nascono prima nel cuore e poi prendono conseguenze effettive (vedi la questione del gas oggetto di questo topic). E’ lì, nel nostro cuore che risiede il bene o il male, Dio o l’accusatore. E noi ogni giorno singolarmente dobbiamo scegliere seguendo: 1) la nostra coscienza che è limpida cristallina, inequivocabile e presente in tutti e 2) riconoscendoci sempre e costantemente creature, a cui Dio riserverà il giudizio nel nostro giorno ultimo.
Credo che l’approccio migliore per vincere il mondo sia mantenersi umili e riconoscersi costantemente tendenti all’errore e bisognosi dell’amore e della misericordia di chi ci ha creato e che ama tutti chi sta in Ferrari e chi sulla Panda, ma bisogna vedere chi dei due ricambia questo amore (entrambi? uno solo? nessuno?) e quindi questo ti fa capire che
Perdonami di nuovo spero però nella mia piccolezza di aver trasmesso qualcosa 😉
(Però un giro su una 430 te lo meriti!! 😀 😀 )
Saluti,
E.S.
Dopo il “che” la frase terminava con …le cose importanti sono altre.
Saluti,
E.S.
Mitico Teofilo !!!!
Spero di non turbare i tuoi orizzonti culturali, ma cercherò di spiegarmi avendo messo in pratica gli insegnamenti ricevuti, ed essendomi resa contro con prove empiriche, che la migliore società è classista, e di questo mi hanno dato conferma testimonianze di stranieri, perlopiù europei che ho conosciuto. Il concetto è “non desidero avere una Ferrari tanto quanto non desidero avere l’originale di un quadro del Guggenheim Museum”, ma se percorro tanti km per andare a vedere quei quadri, e magari tanti cittadini del mondo lo fanno, parte dell’economia veneziana si regge su questo movimento. E’ un mercato, e l’economia di mercato è scalare: se vai al Motor Show trovi il concessionario, l’operaio, l’impiegato, Briatore che sponsorizza qualcosa, insomma un insieme di persone che si muovono, come le automobili: dall’utilitaria alla Ferrari. Ma ti garantisco che personalmente non ho mai desiderato di possedere un’auto di lusso. Ogniuno ha il suo valore e sa di essere il N.1 per qualcosa: Silendo è N.1 dei blog security in Italy…anzi in the World; chi beve brandy è il N.1 nella scelta dei superalcolici da degustazione (anche se le donne preferiscono il cognac o Soutern Confort whisky), Teofilo sei il N.1 per la comprensione del cristianesimo nella sua interpretazione culturale…il miglior approccio è avere se stessi come punto di riferimento..tutto il resto verrà da sè….
Un saluto cordiale a tutti i N.1….soprattutto quelli della sicurezza e dei servizi
Morgana
Gli orizzonti culturali di noi tutti sono ormai abituati ad inesorabili stravolgimenti
però i miei orizzonti esistenziali sono perfettamente saldi, perchè nella mia umile posizione di essere umano cerco di testimoniare per quanto posso un qualcosa di grande e di infinito che è Dio. Non sono il N°1 in nulla: nè buono, nè giusto, nè colto, nè onesto, nè santo, la mediocrità mi appartiene, tuttavia sono grande in Dio perchè alla sua sequela percorro il giusto cammino.
Cerco di essere nel mondo senza tuttavia essere del mondo: è invito tutti a provare ad vivere così!
Per questo non smetterò di considerare migliori di me tutti: solo il fatto che vivo e che ho conosciuto l’amore di Dio questo è per me la più grande gioia, anche nella sofferenza e nella derisone, perchè la logica di Dio va contro la logica del mondo, ma non contro la logica degli uomini: chi vuole comprendere comprenda.
E sono e sarò felice con tutti ricchi e poveri, colti e ignoranti, buoni e cattivi tranne con chi odia Dio, verso i quali rivolgerò le mie preghiere perchè egli alla sua morte non possa sperimentare i supplizi eterni ma invece la Divina Misericordia.
Saluti,
E.S.
Teofilo sei appassionato anche della cultura dei Templari?
Mi permetto di chiedetelo perchè molta storia dell’idea di sicurezza, in senso di difesa della fede, nell’etica della spada che difende il Santo Graal, me la sono andata a ritrovare in giro in tanti viaggi e devo dire che è entusiasmante. Ciò che non riesco a capire è perchè ora che la tradizione benedettina è in auge e si potrebbe avere un’idea più chiara delle scritture, personaggi appartenenti alla cultura cattolica, come ordine, tendono ad eclissare le risposte: premetto sono curiosa di tutto!
Che senso hanno oggi i cavalieri Templari, pensi che hanno una loro rinascita?
Morgana