In vista del summit NATO di Chicago l’Atlantic Council, influente think tank di Washington, ha pubblicato un report dal titolo: “Transatlantic Nations and Global Security: Pivoting and Partnerships“.
Il messaggio contenuto nel documento? Se la NATO vuole rimanere rilevante nei mutati scenari globali deve rendersi realmente operativa nel c.d. “Greater Middle East” e nel cyber-spazio, sostenendo la strategia statunitense e assicurando “congruenza strategica” col partner d’oltreoceano.
A critical element of the transatlantic bargain is for there to be fundamental congruence between United States and NATO strategy. The dynamic nature of the Greater Middle East and the new United States defense strategy have raised key questions about whether this remains the case. To achieve congruence at the strategic level, a first action would be to tie NATO and US strategies together at the NATO summit with an appropriate political declaration. The Alliance should create a Strategic Consultative Group to formulate a longer term strategy utilizing all elements of national power for the Greater Middle East, and particularly two arenas where the alliance or its member nations are most heavily engaged—the theater involving Afghanistan, Pakistan, and the Central Asian countries; and the Iranian problem and the issues of deterrence, and proliferation in the Gulf.
Buonasera, spero di non essere inopportuna, ma avrei bisogno di una delucidazione: ho ricevuto una mail in merito alla negazione di un pagamento da parte della banca Sella S.p.a., da me mai effettuato, annotando una specifica di dettaglio inserita come allegato zip. All’aperura dell’allegato ho trovato un cavallo di Troia, qualcuno mi sa dare indicazioni su questa tipologia di contatti?
Sembrava mail così innocente!
Morgana
A proposito del nuovo “abito” che la NATO deve cucirsi per continuare ad avere un ruolo di peso nello scacchiere internazionale, il Center for Strategic and International Studies ha appena pubblicato uno studio sulle implicazioni sulla sicurezza internazionale derivanti dallo sfruttamento e dal controllo dell’Artico. Il paper, infatti, dedica un intero capitolo (il 5°) al ruolo della NATO nello specifico quadrante geografico e designa l’Alleanza Atlantica quale naturale attore (insieme all’Artic Council*) per garantire un’adeguata cornice di sicurezza per i Paesi membri e per i relativi interessi economico-energetici.
qui la pubblicazione:
http://csis.org/files/publication/120117_Conley_ArcticSecurity_Web.pdf
* E’ un forum per la cooperazione intergovernativa tra stati dell’area artica (Canada, USA, Russia, Norvegia, Finlandia, Islanda, Danimarca e Svezia). L’Italia, pur non facendone parte per ovvi motivi, è “paese osservatore”.
A proposito di “Pivot Asia” (o di ciò che resta): “Asia Centre Private Roundtable on the Implications of the U.S. rebalancing toward Asia for Europe“.