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    Scusa Silendo, ma non so dove postarlo ….
    da il FOGLIO :
    Washington lavora a 2 scambi di prigionieri  in IRAN e in AFGHANISTAN

    http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/1C8J/1C8JEK.pdf

    B.A.

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    Sertorio at |

    Interessante l’ultimo punto, quello che sottolinea l’assenza di un approccio negoziale e diplomatico serio tra Stati Uniti e Iran:
    10. Could diplomacy work? Lastly, an underlying theme in a lot of the coverage is the suggestion that diplomacy is unlikely to work, because it’s been tried before and failed. But the United States has had very little contact with Iranian officials over the past thirty years, and only one brief set of direct talks in the past three years. Moreover, we’ve insisted all along that Iran has to give up all nuclear enrichment, which is almost certainly a deal-breaker from Tehran’s perspective. The bottom line is that diplomacy has yet to succeed-and it might not in any case-but it’s also never been seriously tried.  

    Credo che anche Kissinger, nella sua intervista con Fareed Zakaria abbia voluto lanciare un segnale in tal senso, sottolineando che ancora la carta della mediazione è possibile nonostante la tremenda pressione esercitata da Israele e dalle lobby filo-israeliane statunitensi.

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    Sertorio at |

    Vorrei segnalare questa interessante intervista della CNN condotta da Christiane Amanpour a Mohammad Javad Larijani, consigliere dell’Ayatollah Khamenei, qualche giorno fa. L’alto funzionario iraniano ha ribadito la disponibilità iraniana alla trasparenza (cioè la piena collaborazione con gli ispettori dell’AIEA) in cambio della cooperazione dell’Occidente nel permettere all’Iran di dotarsi del nucleare per usi civili ( e sicuramente nel mantenere la potenzialità di dotarsi di armi nucleari nel futuro e se attaccata). Larijani ha sottolineato la fatwa dell’Ayatollah contro gli armamenti nucleari e ha negato che le minacce del presidente Ahmadinejad a Israele siano da prendere sul serio sul piano militare. Probabilmente è un ulteriore segnale della parte dell’establishment conservatore iraniano fedele a Khamenei di smarcamento dalla fazione di Ahmadinejad. Comunque, secondo me, è un’apertura al tavolo negoziale che dimostra come la diplomazia abbia ancora una parte importante nella questione. 
    http://edition.cnn.com/2012/03/15/world/meast/iran-nuclear-larijani/index.html?iref=allsearch 

    Segnalo anche l’ultimo lavoro del mitico CSIS, U.S. and Iranian Strategic Competition, appena pubblicato:
    http://csis.org/program/us-and-iranian-strategic-competition#online  

    Buona lettura cari amici! 

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