14 Responses

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    Stv Giovanni Nacci at |

    Ho capito, ormai è chiaro: devo cercarmi un altro blog :(
    Se una volta ogni tanto mi volete salutare mi trovate su http://www.distillatiitalianidivino.org
    Addio :(

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      AllegraBrigata at |

      Giovanni resisti!!! Mi giungono notizie interessanti su di te 😀 :) 😀 😉

      Enrico

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        Stv Giovanni Nacci at |

        Enrico carissimo, si.
        In effetti io e lei ci conosciamo da tanto tempo e sai come funzionano queste cose: uno non ci pensa per anni e poi all’improvviso… 😉 
        http://static.screenweek.it/2010/1/19/Gamer-Amber-Valletta-Foto-Dal-Film-03.jpg
         

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    barry lyndon at |

    Facebook come strumento di cyberespionage? A quanto pare la Cina lo ha già impiegato in modo efficace….a danno della Nato e, in particolare, della difesa britannica:
     
    http://www.telegraph.co.uk/technology/9136029/How-spies-used-Facebook-to-steal-Nato-chiefs-details.html

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      barry lyndon at |
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    barry lyndon at |

    Con riferimento alle capacità di cyberespionage della Cina, Richard Clarke ha recentemente dichiarato: “Every major company in the United States has already been penetrated by China. My greatest fear is that, rather than having a cyber-Pearl Harbor event, we will instead have this death of a thousand cuts.”

    L’esperto mette in stretta correlazione il livello di competitività sui mercati con la capacità di cyberwarfare: “Where we lose our competitiveness by having all of our research and development stolen by the Chinese. And we never really see the single event that makes us do something about it. That it’s always just below our pain threshold. That company after company in the United States spends millions, hundreds of millions, in some cases billions of dollars on R&D and that information goes free to China….After a while you can’t compete”.

    Il monito di Clarke può essere così sintetizzato: occhio perché la competitività economica ed industriale di un paese avanzato (come gli USA) può essere fortemente compromessa dalle attività cyber dei competitor (come la Cina).

    ecco la fonte: http://www.zdnet.com/blog/security/richard-clarke-china-has-hacked-every-major-us-company/11125

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    barry lyndon at |

    segnalo l’imminente installazione, nelle stazioni ferroviarie sulla rete ad alta velocità cinese, di sistemi di riconoscimento facciale di ultima generazione:
    http://www.techinasia.com/chinas-high-speed-rail-adding-face-recognition-stations/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+PennOlson+%28Tech+in+Asia%29
    anche se leggermente “fuori traccia” (in quanto non direttamente attinente al cyberwarfare strictu sensu), la notizia è, a mio avviso, importante, perché è un ulteriore indicatore, non solo del rapido progresso tecnologico cinese, ma anche del forte orientamento, da parte di Beijing, nell’applicare la tecnologia a fini di security. 😉
     
     

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    barry lyndon at |

     USA&Cina si sono già “confrontati” in campo cyberwarfare utilizzando delle simulazioni!.

    Ai cyberwargames, organizzati da CSIS e CICIR (Cina),hanno partecipato esponenti governativi di entrambi gli Stati.

    http://www.v3.co.uk/v3-uk/news/2168265/china-run-cyber-war-games-test-response-capabilities

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    barry lyndon at |

    Hillary Clinton, in Beijing for the annual Strategic and Economic Dialogue with Chinese leaders, said that China and the United States must develop shared norms on cyber issues“, secondo quanto riporta la Reuters:

    http://mobile.reuters.com/article/idUSBRE8430LC20120504?irpc=932

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