Ricordate il report che la Northrop Grumman preparò nel 2009 per la US-China Economic and Security Review Commission? E’ stata appena pubblicata una seconda parte: “Occupying the Information High Ground: Chinese Capabilities for Computer Network Operations and Cyber Espionage“.
Come per nel primo report anche in questo secondo vengono esaminate le capacità cinesi di cyberwarfare e cyber-intelligence giungendo, tra le altre, alla conclusione che le Forze Armate cinesi hanno rapporti consolidati – vere e proprie partnership – con università, centri di ricerca ed aziende (anche straniere) nei settori dell’alta tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Tali legami permettono alle Forze Armate sia di avere accesso a tecnologie e ricerche molto avanzate sia, attenzione, di sviluppare una capacità di diretta penetrazione nel sistema logistico civile e militare statunitense e globale.
Sicuramente un bel problema per l’operatività delle Forze Armate statunitensi ma anche una questione aperta anche per la sicurezza nazionale italiana.
USCC Report – Occupying the Information High Ground
NB La Northrop Grumman ha appena ottenuto un contratto di 189 milioni con il governo americano per la protezione dei sistemi informatici del Pentagono e dell’Intelligence Community statunitense.
Ho capito, ormai è chiaro: devo cercarmi un altro blog

Se una volta ogni tanto mi volete salutare mi trovate su http://www.distillatiitalianidivino.org
Addio
Giovanni resisti!!! Mi giungono notizie interessanti su di te 😀
😀 😉
Enrico
Enrico carissimo, si.
In effetti io e lei ci conosciamo da tanto tempo e sai come funzionano queste cose: uno non ci pensa per anni e poi all’improvviso… 😉
http://static.screenweek.it/2010/1/19/Gamer-Amber-Valletta-Foto-Dal-Film-03.jpg
http://blogs.cfr.org/asia/2012/03/09/thoughts-on-the-usccs-new-report-on-chinese-cyberattacks/
Facebook come strumento di cyberespionage? A quanto pare la Cina lo ha già impiegato in modo efficace….a danno della Nato e, in particolare, della difesa britannica:
http://www.telegraph.co.uk/technology/9136029/How-spies-used-Facebook-to-steal-Nato-chiefs-details.html
sempre sulle capacità di cyberespionage della Cina:
http://www.bloomberg.com/news/2012-03-15/china-corporate-espionage-boom-knocks-wind-out-of-u-s-companies.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
Adam Segal sullo studio della Northrop Grumman.
Con riferimento alle capacità di cyberespionage della Cina, Richard Clarke ha recentemente dichiarato: “Every major company in the United States has already been penetrated by China. My greatest fear is that, rather than having a cyber-Pearl Harbor event, we will instead have this death of a thousand cuts.”
L’esperto mette in stretta correlazione il livello di competitività sui mercati con la capacità di cyberwarfare: “Where we lose our competitiveness by having all of our research and development stolen by the Chinese. And we never really see the single event that makes us do something about it. That it’s always just below our pain threshold. That company after company in the United States spends millions, hundreds of millions, in some cases billions of dollars on R&D and that information goes free to China….After a while you can’t compete”.
Il monito di Clarke può essere così sintetizzato: occhio perché la competitività economica ed industriale di un paese avanzato (come gli USA) può essere fortemente compromessa dalle attività cyber dei competitor (come la Cina).
ecco la fonte: http://www.zdnet.com/blog/security/richard-clarke-china-has-hacked-every-major-us-company/11125
segnalo l’imminente installazione, nelle stazioni ferroviarie sulla rete ad alta velocità cinese, di sistemi di riconoscimento facciale di ultima generazione:
http://www.techinasia.com/chinas-high-speed-rail-adding-face-recognition-stations/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+PennOlson+%28Tech+in+Asia%29
anche se leggermente “fuori traccia” (in quanto non direttamente attinente al cyberwarfare strictu sensu), la notizia è, a mio avviso, importante, perché è un ulteriore indicatore, non solo del rapido progresso tecnologico cinese, ma anche del forte orientamento, da parte di Beijing, nell’applicare la tecnologia a fini di security. 😉
USA&Cina si sono già “confrontati” in campo cyberwarfare utilizzando delle simulazioni!.
Ai cyberwargames, organizzati da CSIS e CICIR (Cina),hanno partecipato esponenti governativi di entrambi gli Stati.
http://www.v3.co.uk/v3-uk/news/2168265/china-run-cyber-war-games-test-response-capabilities
“Hillary Clinton, in Beijing for the annual Strategic and Economic Dialogue with Chinese leaders, said that China and the United States must develop shared norms on cyber issues“, secondo quanto riporta la Reuters:
http://mobile.reuters.com/article/idUSBRE8430LC20120504?irpc=932
Io adoro queste dichiarazioni di principio sui massimi sistemi 😉

“sistemi”? Qualcuno ha detto “sistemi”?
Non scherziamo: io ho chiaramente sentito dire “sistemi”…
😀
😀