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    Anonimo at |

    Silendo

    che magnifico post……(a me interessa assai, almeno).

    il problema negli ultimi anni, infatti, non è il ‘picco’ e la sua posizione temporale; il problema sta nel fatto che i nuovi giacimenti presunti o reali necessitano di maggior perizia tecnica e quindi di nuovi sistemi di sicurezza.
    non solo, ma alcuni sono ambienti difficili e comportano nuovi rischi per l’ecosistema, (oltre che per chi vi lavora).
    in Canada, ad esempio ci sono state molte polemiche sull’estrazione dalle sabbie bituminose, ma ormai è una realtà che interessa diverse parti del globo.
    c’è anche la qualità dell’estratto, naturalmente, da considerare, ma soprattutto
    è un problema di tecniche e tecnologie, di cost/benefit ratio (in alcuni casi vantaggiosa, a quanto pare), di adeguamento delle normative, di risorse per la ricerca, di indagini condotte con metodo (e non manipolate ad arte) ed esplorazioni a impatto contenuto.

    e di trasparenza sui dati………………..(non mi riferisco all’utenza ambientalista, ma al fatto che un decisore politico, per esempio, ha spesso conoscenze scarsissime in merito o che i mercati finanziari amano i pettegolezzi e i grandi annunci, e c’è gente che va appresso ai mercati senza ponderarne la consistenza)

    S.

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    Frattaz at |
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    Anonimo at |

    Caro Frattaz,

    interessante il saggio da te indicato. peraltro, ha qualcosa di inusuale, cioé di diverso (in senso positivo) nel modo in cui è impostato.

    (interessante anche come contenuto ovviamente..)

    S.

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