“A number of studies analyzed by CRS that did find a correlation between the unemployment
rate and the property crime rate generally examined time periods during which the unemployment
and property crime rates moved in tandem”.
Ma si riferisce al crollo della borsa di Wall Street del 1929 o è un modo per segnalare la situazione Sovietica, in cui nelle periferie urbane col gelo e la vodka si alcolizzano e commettono reati?
Non vorrei essere cinica, ma all’inizio del 900, quando la sociologia nasceva a Chicago l’analisi criminologica ipotizzava una proporzione tra crisi economica e crimine…oggi le ampie analisi sociologiche e criminologiche possono evidenziare che a delinquere sono i grossi movimenti di Capitale ed il riciclaggio…che proprio per il carattere illegale stanno bloccando il sistema economico, impedendo all’economia di intraprendere una dimensione legale…a riguardo sul sito di Gnosis, in home page, c’è un link utile per le aziende “Certificazione anti-mafia”…che vorrà dire?
Scusa Silendo…è che nel Meridione siamo abituati ad essere un pò ermetici..ma nel profondo vorremmo dire molto di più…comunque semplicemente ironizzavo sull’evenienza di una correlazione tra crisi economica (‘Italia sembra alla stregua di Wall street nel 1929 o nella miseria provata da coloro che ormai al gelo delle periferie sovietiche vivono di stenti) e criminalità….un pò il buon Cesare Beccaria “Dei delitti e delle pene”.. dei reati della miseria!
A tornar seri…a pag. 5 del doc. in “Theories” l’autrice fa riferimento alla Teoria classica economica del crimine, ovvero al calcolo costi benefici reperibili da un comportamento delittuoso, ed è sicuramente chiarificativo ed illuminante il dato dell’FBI in termini di “recession” quantitativa for violent crime and property crime.
Tuttavia l’analisi socio/criminologica deve tener conto anche dell’aspetto qualitativo, ovvero ad oggi i movimenti di capitale in ambito off-shore ed il riciclaggio sono qualitativamente la tipologia di reato che fornisce il massimo beneficio, ovvero il benessere economico, ed è di questa fattispecie che sarebbe utile fornire un’analisi.
Il mio parere è che esiste una correlazione tra crisi economica e criminalità, e per avvalorarla quanche tempo fa avevo allegato files con numeri enormi circa il fatturato milionario della mafia e i proventi desunti dal traffico di armi da parte del terrorismo. Allora che fare? Coraggio andiamo avanti!!!!
Spero di essermi spiegata meglio…e di nuovo sorry per ogni volta che sono sintetica
“A number of studies analyzed by CRS that did find a correlation between the unemployment
rate and the property crime rate generally examined time periods during which the unemployment
and property crime rates moved in tandem”.
Ma si riferisce al crollo della borsa di Wall Street del 1929 o è un modo per segnalare la situazione Sovietica, in cui nelle periferie urbane col gelo e la vodka si alcolizzano e commettono reati?
Non vorrei essere cinica, ma all’inizio del 900, quando la sociologia nasceva a Chicago l’analisi criminologica ipotizzava una proporzione tra crisi economica e crimine…oggi le ampie analisi sociologiche e criminologiche possono evidenziare che a delinquere sono i grossi movimenti di Capitale ed il riciclaggio…che proprio per il carattere illegale stanno bloccando il sistema economico, impedendo all’economia di intraprendere una dimensione legale…a riguardo sul sito di Gnosis, in home page, c’è un link utile per le aziende “Certificazione anti-mafia”…che vorrà dire?
Morgana
Morgana, mi devi perdonare ma questa volta non ho capito il tuo ragionamento.
O meglio, non colgo il sottinteso in quello che hai scritto 😉
Scusa Silendo…è che nel Meridione siamo abituati ad essere un pò ermetici..ma nel profondo vorremmo dire molto di più…comunque semplicemente ironizzavo sull’evenienza di una correlazione tra crisi economica (‘Italia sembra alla stregua di Wall street nel 1929 o nella miseria provata da coloro che ormai al gelo delle periferie sovietiche vivono di stenti) e criminalità….un pò il buon Cesare Beccaria “Dei delitti e delle pene”.. dei reati della miseria!
A tornar seri…a pag. 5 del doc. in “Theories” l’autrice fa riferimento alla Teoria classica economica del crimine, ovvero al calcolo costi benefici reperibili da un comportamento delittuoso, ed è sicuramente chiarificativo ed illuminante il dato dell’FBI in termini di “recession” quantitativa for violent crime and property crime.
Tuttavia l’analisi socio/criminologica deve tener conto anche dell’aspetto qualitativo, ovvero ad oggi i movimenti di capitale in ambito off-shore ed il riciclaggio sono qualitativamente la tipologia di reato che fornisce il massimo beneficio, ovvero il benessere economico, ed è di questa fattispecie che sarebbe utile fornire un’analisi.
Il mio parere è che esiste una correlazione tra crisi economica e criminalità, e per avvalorarla quanche tempo fa avevo allegato files con numeri enormi circa il fatturato milionario della mafia e i proventi desunti dal traffico di armi da parte del terrorismo. Allora che fare? Coraggio andiamo avanti!!!!
Spero di essermi spiegata meglio…e di nuovo sorry per ogni volta che sono sintetica
Morgana
Che palle ‘sti meridionali….

vere e proprie zecche!!!!!!!! :))))
E.
ahahahahah
insopportabili
😀
Dicono che il DDT abbia ottimi effetti…. 😉
pare che abbiano sviluppato adeguate contromisure….maledetti!
Direi che a guardare la bussola c’è sempre qualcuno più a Nord…quindi ci sono anche quelli che sono a Nord dell’Africa…
Morgana