Ad ottobre avevo segnalato un articolo del Financial Times sullo sviluppo del mercato della cyber-security evidenziando come i consistenti finanziamenti governativi stessero spingendo le grosse aziende di armamenti ad investire sempre di più nel settore.
Colgo al volo, sull’ultimo numero di Intelligence Online, una conferma:
The National Security Agency (NSA) and Cyber Command’s dependence on the firms they contract to work for them has left its mark on Maryland, where they are both based. General Dynamics has just opened a 2,600 m2 centre dedicated solely to cyber-security operations it carries out for the U.S. military in Annapolis Junction, a suburb of Washington next to the Fort Meade base where NSA and Cyber Command are headquartered.
Last week another company, Booz, Allen and Hamilton, which in 2010 won a $34 million contract to provide support to Cyber Command, launched a “cyber solutions network” that links together nine cyber-focused facilities in the Washington suburb. One of the sites is located right next to Fort Meade. In 2009, Booz Allen and Hamilton hired Mike McConnell, who headed the NSA from 1992 to 1995 and wasDirector of National Intelligence from 2007 to 2009.
Effettivamente, su questo c’è da studiare e da scrivere.
Ricordo quando da un centro di calcolo per accedere ad internet era necessario fare LOGIN in Basic…e sempre illustri addetti ai lavori, mentre facevo ricerche sull’hackering dicevano: “Chi fa antivirus, ne sa molto dei virus!!” Ergo, dopo qualche anno, a furia di far ricerche…un virus mi ha colpito…e ancora cerca che ti ricerca, fuori dai tunnel telematici, ricorrere ai cyber armamenti è indubbiamente un investimento utile, ma non bisogna dimenticare che gran parte della criminalità utilizza il computer come mezzo per perpetrare reati: tracce importanti sono individuabili in società di money transfert, attraverso le quali transita un pò di tutto; aziende nel terziario, alias servizi di telefonia, utilizzano software e personale addetto capace di violare molti settori aziendali…le segnalazioni ci sono, ma è difficile monitorare e penetrare in queste logiche dell’illecito. Ovviamente, non mi arrendo….ma bisogna un pò avere il coraggio di andare verso l’ignoto…pertanto ritengo che in Italia c’è molto da ricercare in materia, ma è difficile trovare consensi…anzi talvolta essere indiziari non dà risultati…ma come trovare prove di una traccia telematica? In questo le fonti aperte non aiutano…ma muoversi un pò in giro dà risultati…
Morgana fiduciosa