"Between 2000 and 2010 Italy’s average growth, measured by GDP at constant prices, was just 0.25% a year. Of all the countries in the world, only Haiti and Zimbabwe did worse."
Una affermazione che non lascerebbe molte speranze all'Italia, ma:
se si va a cercare la probabile fonte di quella affermazione:
si puo vedere che nella tabella di questo studio intitolato "Countries with the Lowest GDP Growth 2000-2010" troviamo si L'Italia e haiti e lo Zimbawe come indicato da l'economist, peccato che nella stessa tabella ci troviamo anche: la Germania, la Danimarca e il Giappone, in posizioni non molto distanti dall'Italia.
Non solo i questa tabella troviamo la piu forte economia Europea, ma ancora piu indicativamente, NON vi troviamo nazioni come la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo e l'Islanda.
Sicuramente gli autori dello studio sono persone preparate e attendibili, ma lo hanno creato con uno scopo ben preciso che, sicuramente, non è quello di essere usato come indicatore del livello bontà di una economia di uno Stato in quanto è evidente la sua totale inutilità per questo scopo.
E' sufficiente una malevole citazione dello studio, senza dire bugie, certamente, ma semplicemente "dimenticando", omettendo, alcuni particolari, ovviamente per mancanza di spazio, non ho alcun dubbio, e lo studio diventa una condanna a morte per l'Italia.
Per ritornare la simulatore, argomento del topic, si puo vedere che è sufficiente abbassare il rate al 5% per trovarci in zona di non pericolo. Essendo il rate (per quel poco che capisco) molto dipendente da fattori psicologici (quanto uno Stato viene percepito affidabile) articoli come quello indicato non sono poi cosi tanto "innocenti".
Se non è sicurezza economica questa..un buon argomento per i neoassunti del post precedente…
PS. spero questa volta di non essere completamente off topic.
…..forse per chi sta in Open Sorce è letteralmente "disinformazione" un pò provocatoria…è un'attività controversa o perversa ma è abbastanza all'avanguardia….capita anche in situazioni comunicative più ampie…l'unico modo per non subirle è reagire….
x SG: non sono uno o più articoli su un giornale, per quanto prestigioso, che possono influenzare il mercato nel senso da te sottinteso. Non c'è un complotto contro il nostro Paese, ragazzi.
La simulazione della Reuters indica altro…. 😉
Anonimo, gioca un po' con le variabili di sinistra e dimmi quale, tra queste, provoca variazioni più consistenti nell'avanzo primario di destra.
Vedrai che è la seconda variabile, quella del PIL nominale.
Adesso applica questo al dibattito economico in Italia degli ultimi anni e mesi….
Anonimo 7: parliamo della mancata crescita del Paese e del nostro debito pubblico.
Ragazzi ripeto: non c'è nessun comploto pluto-massonico ai nostri danni. C'è PURTROPPO un eccesso di debito pubblico in un quadro macro-economico sempre meno florido…..
quando dici "ignoranza dei meccanismi e delle dinamiche di governance nel XXI" intendi dire che i meccanismi sono troppo complessi per poter essere capiti o che le persone preposte a capire non sono abbastanza preparati?
Intendo dire che nel nostro Continente, ed ahimè nel nostro Paese, c'è una diffusa incapacità da parte delle elites a capire tali meccanismi.
Il complottismo, quando non nasconde malafede, è frutto di tale incapacità di comprensione.
Mr. Silendo,
volevo chiederLe secondo Lei quanto vengono prese in considerazione dall'economia le variabili del Pil della mafia e del terrorismo in Italia?
Comunque io non penso ad un complotto di Massoni incappucciati.
Quando un branco di lupi decide di attaccare un gregge di pecore i lupi non hanno bisogno di riunirsi per mettersi d'accordo, semplicemente, i lupi, partendo dalle stesse condizioni al contorno e applicando lo stesso algoritmo (messo a punto dalla selezione naturale) finiscono inevitabilmente per scegliere tutti la stessa pecora da attaccare…che poi sarebbe la piu debole.
Se la fine della pecora è una sua colpa, perche' era troppo debole, o merito della forza dei lupi è una questione secondaria (lana caprina?), la colpa/merito è di entrambi.
Quindi la regola di sopravvivenza per le pecore dovrebbe essere: non indebolirsi troppo, non inviare segnali sbagliati ai lupi, non allontanarsi dal gregge (che al contrario sarebbe ben contento di sacrificarti ai lupi) ma anche non ignorare la presenza dei lupi.
Il trucco di far fallire un'impresa per poterla acquistare a poco prezzo è noto a tutti, quello che cambia nel caso specifico è solo la scala.
Come economista di formazione condivido quello che dice Silendo. Come lettore di storia nel suo complesso ed intesa come res gestae ( nonchè estimatore della scuola storiografica francese, che dell'antica tradizione latina è in parte la continuazione) devo fare un'amara constatazione che peraltro riconferma la bravura del preside Silente: povero Pareto e…povera xchè limitata classe dirigente. Tuttavia non si tratta solo del fatto che siamo nel XXI secolo, si tratta anche del come ci si pone il problema. Don Orione da Tortona ora santo diceva "sempre curvo sulla necessità del prossimo". Mi dispiace sottolineare che se dell'angolazione di servizio che pone le domande su dove stiamo andando, cosa stiamo facendo, cosa dovremo fare per… ci si sposta a quella dello strattonamento dell'estraneo che ci prende per il gomito ed è lui a fare le domande, allora tocca rimboccarsi le maniche e ciascuno per parte sua, nel suo piccolo, cominciare a ricostrui-re un pezzetto del nostro meraviglioso paese.
Come amante del "non trascuriamo nulla" e come – già altre volte accennato – lettore estivo appassionato di Ludlum e del suo circolo Matarese (Bildberg? ahahahahhaha) devo dire che lo scenario è interessante per un romanzo ed un film di fantapolitica di ampio respiro (e spero di non replicare i Sei giorni del Condor…ridotti a Tre per motivi di pellicola).
A questo proposito accenno solo ad un passo. Il piano Merkel della doppia zona Europea ad Euro 1 e a periferia 2, segna la fine del percorso attuale. La crisi è salutare come il febbrone se come auspicava Monnet (ma io guardando attorno non lo auspico) serve al grande salto di qualità dalla moneta senza stato alla moneta con stato (federale) Percorso di lacrime e sangue.. Grande salto che può essere – ma chi mai lo può dire – una rovinosa caduta (forse qui solo lacrime). La fine dell'Euro significa la nuova centralità del Dollaro Usa. la fine dell'Europa è una sconfitta politica, ma è una vittoria economica. Con la ripresa nelle riserve internazionali ed una riscoperta capacità di battere moneta gli Usa posssono consolidare a passi lenti ma via via veloci la ristrutturazione del tessuto economico che sta facendo Barack Obama. Possono ridare via ad una ripresa, che non sia una ripresa drogata da una nuova guerra mediorientale (Iran) e…riprendere in pugno quel vessillo di rappresentatività occidentale nel confronto di lungo periodo con quella Cina inarrestabile ed i suoi valori (peraltro riconoscibili in molti Paesi dell'Asean) ben descritti oltre quindici anni fa da Ralph Dahrendorf. Il resto ? Una gestione al meglio con pochi partner selezionati europei del quadrante mediterraneo e medioorientale. Tertium datur la Russia… (Vabbè poi c'è l'India con il problema Pakistan..ed il Brasile a cui piace la vecchia idea di un Mercorsur versione UE). … Che ve ne pare ?…torniamo all'orizzonte visibile, comporta meno fatica !
"..The common perception in the financial press is that Greece irresponsibly borrowed money to support extravagant social programs and then could not pay off the loans. But there also is validity to the Greek point of view. From this perspective, under financial pressure, the European Union was revealed as a mechanism for Germany to surge exports into developing EU countries via the union’s free trade system. Germany also used Brussels’ regulations and managed the euro such that Greece found itself in an impossible situation. Germany then called on Athens to impose austerity on the Greek people to save irresponsible financiers who, knowing perfectly well what Greece’s economic position was, were eager to lend money to the Greeks. Each version of events has some truth to it,…"
Beh se posso esagerare pure io… ricordando il post del 15…ci sono un'analisi ed una notiziola (peraltro ben sviluppata dall'apposito post Pacifico di silendo) poco fantapolitiche molto reali sic sic ahahaha.
In questo articolo de L'Economist:
http://www.economist.com/node/18780831
si puo leggere:
"Between 2000 and 2010 Italy’s average growth, measured by GDP at constant prices, was just 0.25% a year. Of all the countries in the world, only Haiti and Zimbabwe did worse."
Una affermazione che non lascerebbe molte speranze all'Italia, ma:
se si va a cercare la probabile fonte di quella affermazione:
http://www.gfmag.com/tools/global-database/economic-data/10303-countries-with-the-lowest-gdp-growth-2000-2010.html#axzz1dhe5J7BH
si puo vedere che nella tabella di questo studio intitolato "Countries with the Lowest GDP Growth 2000-2010" troviamo si L'Italia e haiti e lo Zimbawe come indicato da l'economist, peccato che nella stessa tabella ci troviamo anche: la Germania, la Danimarca e il Giappone, in posizioni non molto distanti dall'Italia.
Non solo i questa tabella troviamo la piu forte economia Europea, ma ancora piu indicativamente, NON vi troviamo nazioni come la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo e l'Islanda.
Sicuramente gli autori dello studio sono persone preparate e attendibili, ma lo hanno creato con uno scopo ben preciso che, sicuramente, non è quello di essere usato come indicatore del livello bontà di una economia di uno Stato in quanto è evidente la sua totale inutilità per questo scopo.
E' sufficiente una malevole citazione dello studio, senza dire bugie, certamente, ma semplicemente "dimenticando", omettendo, alcuni particolari, ovviamente per mancanza di spazio, non ho alcun dubbio, e lo studio diventa una condanna a morte per l'Italia.
Per ritornare la simulatore, argomento del topic, si puo vedere che è sufficiente abbassare il rate al 5% per trovarci in zona di non pericolo. Essendo il rate (per quel poco che capisco) molto dipendente da fattori psicologici (quanto uno Stato viene percepito affidabile) articoli come quello indicato non sono poi cosi tanto "innocenti".
Se non è sicurezza economica questa..un buon argomento per i neoassunti del post precedente…
PS. spero questa volta di non essere completamente off topic.
saluti
SG
…..forse per chi sta in Open Sorce è letteralmente "disinformazione" un pò provocatoria…è un'attività controversa o perversa ma è abbastanza all'avanguardia….capita anche in situazioni comunicative più ampie…l'unico modo per non subirle è reagire….
…le verità nascoste…dopo la Tigre Celtica in Irlanda…il deficit finanziario
http://www.nama.ie/
Morgana
x SG: non sono uno o più articoli su un giornale, per quanto prestigioso, che possono influenzare il mercato nel senso da te sottinteso. Non c'è un complotto contro il nostro Paese, ragazzi.
La simulazione della Reuters indica altro…. 😉
per #4.
altro cosa?
sono abbastanza d'accordo con SG ma mi aspetto una delucidazione su questo "altro"…
grazie
Anonimo, gioca un po' con le variabili di sinistra e dimmi quale, tra queste, provoca variazioni più consistenti nell'avanzo primario di destra.
Vedrai che è la seconda variabile, quella del PIL nominale.
Adesso applica questo al dibattito economico in Italia degli ultimi anni e mesi….
stiamo parlando della mancata crescita del paese?
…a me sembra che stiamo parlando di quanto esponenzialmente cresce la percezione di inaffidabilità del Nostro Paese
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Finmeccanica-Orsi-Avio-tra-asset-cedibili-vediamo-momento-giusto/15-11-2011/1-A_000331046.shtml
Finmeccanica: Orsi, Avio tra asset cedibili, vediamo al momento giusto.
".. ma c'e' un forte interesse straniero, in particolare della francese Safran, a rilevarla.."
e oggi è solo martedì, qualcuno aveva ancora qualche dubbio?
SG
Anonimo 7: parliamo della mancata crescita del Paese e del nostro debito pubblico.
Ragazzi ripeto: non c'è nessun comploto pluto-massonico ai nostri danni. C'è PURTROPPO un eccesso di debito pubblico in un quadro macro-economico sempre meno florido…..
… eccesso di debito unito assieme ad ignoranza dei meccanismi e delle dinamiche di governance nel XXI secolo..
Silendo condivido pienamente…non sanno la differenza di OFF LIMITS…e… NO LIMITS…TUTTO QUI-
gREG
salve Silendo,
quando dici "ignoranza dei meccanismi e delle dinamiche di governance nel XXI" intendi dire che i meccanismi sono troppo complessi per poter essere capiti o che le persone preposte a capire non sono abbastanza preparati?
saluti
SG
Intendo dire che nel nostro Continente, ed ahimè nel nostro Paese, c'è una diffusa incapacità da parte delle elites a capire tali meccanismi.
Il complottismo, quando non nasconde malafede, è frutto di tale incapacità di comprensione.
Mr. Silendo,
volevo chiederLe secondo Lei quanto vengono prese in considerazione dall'economia le variabili del Pil della mafia e del terrorismo in Italia?
http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_22/mafia_confesercenti.shtml
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-26/mafia-ruba-064020.shtml?uuid=AYs31imC
http://www.nanopress.it/economia/2011/05/13/riciclaggio-in-italia-vale-oltre-il-10-del-pil_P1598455.html
Morgana
grazie per la risposta Silendo.
Comunque io non penso ad un complotto di Massoni incappucciati.
Quando un branco di lupi decide di attaccare un gregge di pecore i lupi non hanno bisogno di riunirsi per mettersi d'accordo, semplicemente, i lupi, partendo dalle stesse condizioni al contorno e applicando lo stesso algoritmo (messo a punto dalla selezione naturale) finiscono inevitabilmente per scegliere tutti la stessa pecora da attaccare…che poi sarebbe la piu debole.
Se la fine della pecora è una sua colpa, perche' era troppo debole, o merito della forza dei lupi è una questione secondaria (lana caprina?), la colpa/merito è di entrambi.
Quindi la regola di sopravvivenza per le pecore dovrebbe essere: non indebolirsi troppo, non inviare segnali sbagliati ai lupi, non allontanarsi dal gregge (che al contrario sarebbe ben contento di sacrificarti ai lupi) ma anche non ignorare la presenza dei lupi.
Il trucco di far fallire un'impresa per poterla acquistare a poco prezzo è noto a tutti, quello che cambia nel caso specifico è solo la scala.
saluti
SG
Come economista di formazione condivido quello che dice Silendo. Come lettore di storia nel suo complesso ed intesa come res gestae ( nonchè estimatore della scuola storiografica francese, che dell'antica tradizione latina è in parte la continuazione) devo fare un'amara constatazione che peraltro riconferma la bravura del preside Silente: povero Pareto e…povera xchè limitata classe dirigente. Tuttavia non si tratta solo del fatto che siamo nel XXI secolo, si tratta anche del come ci si pone il problema. Don Orione da Tortona ora santo diceva "sempre curvo sulla necessità del prossimo". Mi dispiace sottolineare che se dell'angolazione di servizio che pone le domande su dove stiamo andando, cosa stiamo facendo, cosa dovremo fare per… ci si sposta a quella dello strattonamento dell'estraneo che ci prende per il gomito ed è lui a fare le domande, allora tocca rimboccarsi le maniche e ciascuno per parte sua, nel suo piccolo, cominciare a ricostrui-re un pezzetto del nostro meraviglioso paese.
Come amante del "non trascuriamo nulla" e come – già altre volte accennato – lettore estivo appassionato di Ludlum e del suo circolo Matarese (Bildberg? ahahahahhaha) devo dire che lo scenario è interessante per un romanzo ed un film di fantapolitica di ampio respiro (e spero di non replicare i Sei giorni del Condor…ridotti a Tre per motivi di pellicola).
A questo proposito accenno solo ad un passo. Il piano Merkel della doppia zona Europea ad Euro 1 e a periferia 2, segna la fine del percorso attuale. La crisi è salutare come il febbrone se come auspicava Monnet (ma io guardando attorno non lo auspico) serve al grande salto di qualità dalla moneta senza stato alla moneta con stato (federale) Percorso di lacrime e sangue.. Grande salto che può essere – ma chi mai lo può dire – una rovinosa caduta (forse qui solo lacrime). La fine dell'Euro significa la nuova centralità del Dollaro Usa. la fine dell'Europa è una sconfitta politica, ma è una vittoria economica. Con la ripresa nelle riserve internazionali ed una riscoperta capacità di battere moneta gli Usa posssono consolidare a passi lenti ma via via veloci la ristrutturazione del tessuto economico che sta facendo Barack Obama. Possono ridare via ad una ripresa, che non sia una ripresa drogata da una nuova guerra mediorientale (Iran) e…riprendere in pugno quel vessillo di rappresentatività occidentale nel confronto di lungo periodo con quella Cina inarrestabile ed i suoi valori (peraltro riconoscibili in molti Paesi dell'Asean) ben descritti oltre quindici anni fa da Ralph Dahrendorf. Il resto ? Una gestione al meglio con pochi partner selezionati europei del quadrante mediterraneo e medioorientale. Tertium datur la Russia… (Vabbè poi c'è l'India con il problema Pakistan..ed il Brasile a cui piace la vecchia idea di un Mercorsur versione UE). … Che ve ne pare ?…torniamo all'orizzonte visibile, comporta meno fatica !
Nessuno
http://www.stratfor.com/weekly/20111114-europes-crisis-beyond-finance
"..The common perception in the financial press is that Greece irresponsibly borrowed money to support extravagant social programs and then could not pay off the loans. But there also is validity to the Greek point of view. From this perspective, under financial pressure, the European Union was revealed as a mechanism for Germany to surge exports into developing EU countries via the union’s free trade system. Germany also used Brussels’ regulations and managed the euro such that Greece found itself in an impossible situation. Germany then called on Athens to impose austerity on the Greek people to save irresponsible financiers who, knowing perfectly well what Greece’s economic position was, were eager to lend money to the Greeks. Each version of events has some truth to it,…"
scusate, oggi ho esagerato, lo so..
SG
Beh se posso esagerare pure io… ricordando il post del 15…ci sono un'analisi ed una notiziola (peraltro ben sviluppata dall'apposito post Pacifico di silendo) poco fantapolitiche molto reali sic sic ahahaha.
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=72328088;
"Il Pacifico è una priorità assoluta per noi..gli Stati Uniti sono qui per restare." Ha dichiarato Barack Obama al Parlamento australiano"
Nessuno