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    utente anonimo at |

    "The FBI undercover agents provided Ferdaus with the money to buy the drones"   ??!!

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    utente anonimo at |

    Ho guardato il grafico e vi ho trovato il termine “anocracies” che non avevo mai letto da nessuna parte (beata 'gnoranza!).
    Pensavo fosse un modo alternativo di chiamare in inglese l'anarchia.
    Mi sbagliavo, non significa anarchia. Non esiste una parola di uso comune in italiano che traduce il termine anocracy, si puo tradure semplicemente in “anocrazia” o “intercrazia”.
    Se si cerca con google “anocrazia” vengono fuori solo 29 link, se si certa il termine su treccani.it la ricerca da esito negativo.
    Se ho capito bene “anocrazia” indica un regime politico che non è democratico ma nemmeno autocratico (“potere assoluto”).

    N.B. A giudicare dal picco poco prima dell'anno 1980, molto probabilmente, l'Italia è stata messa nella categoria “democrazie avanzate”… :)))

    Saluti
    sg

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    .barry.lyndon. at |

    in Italia, invece, c'è…. la pilu-crazia!  😀

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    AllegraBrigata at |

    ahahahah giusto Barry!!!

    En.

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    giovanninacci at |

    E – a proposito di definizioni – la pilu-crazia si differenzia, "ontologicamente" parlando è ovvio, in "Cchiu Pilu Pe Uno" e "Cchiu Pilu Pe Tutti".

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    Silendo at |

    SG, ti sottoscrivo in toto.

    Ragazzi….. :)))

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    utente anonimo at |

    Scrivendo il mio precedente intervento mi erano venute in mente almeno una decina di battute sulla “ano-crazia” anche molto pesanti, ma le ho tenute per me (non ho la necessaria confidenza..), comunque la pilu-crazia non c'era tra le dieci… :))
    Parlando invece del grafico avrei un paio di considerazioni da fare.
    La prima è che probabilmente mettere sulle ordinate il numero degli attentati in valore assoluto non è molto corretto, forse il valore andrebbe normalizzato in base al numero di elementi (Attentati/numero di Stati) che compongono ogni categoria, o, ancora meglio, normalizzato sulla base della popolazione totale di ogni categoria ( Attentati/milione di persone).
    Difatti nella categoria “democrazie avanzate” probabilmente sono comprese almeno un centinaio di Stati, tra cui alcuni molto grandi, mentre nella categoria, per esempio, “anocrazia” forse meno di una decina. Si comprende bene che il numero assoluto di attentati che possono essere attuati in cento Stati  è statisticamente ben superiore a quelli che possono essere attuati in soli dieci Stati.
    Stesso discorso si potrebbe fare riguardo la popolazione.
    Normalizzando il grafico l'andamento di ogni singola curva non cambia, mentre potrebbe cambiare, e di molto, il rapporto relativo fra le quattro diverse curve.
    Altra considerazione è il picco di attentati attorno all'anno 1990. Non ricordo (ma è sicuramente una mia mancanza) quel periodo così negativo, persino molto più negativo degli anni '70, primi anni '80 quando il terrorismo in Europa (non solo in Italia)  era molto attivo. Non ricordo cosa sia successo nel 1992…

    Saluti
    sg

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    Silendo at |

    "Altra considerazione è il picco di attentati attorno all'anno 1990. Non ricordo (ma è sicuramente una mia mancanza) quel periodo così negativo, persino molto più negativo degli anni '70, primi anni '80 quando il terrorismo in Europa (non solo in Italia)  era molto attivo. Non ricordo cosa sia successo nel 1992..."

    La stessa considerazione me l'ha girata ieri un caro amico statunitense.
    Purtroppo non ho avuto il tempo (tanto per cambiare, dato che ho un arretrato oramai di proporzioni bibliche) di verificare nel database…

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    utente anonimo at |
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    utente anonimo at |

    Anocracies sono società dove l'autorità centrale è debole o inesistente.
    Legami di parentela e fedeltà personale al leader  sono i rapporti principali.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Never_at_War

    Piu' di questo non so fare B.A. 

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    utente anonimo at |

    Poverty, Political Freedom, and the Roots of Terrorism.
    Abadie, Alberto. "Poverty, Political Freedom, and the Roots of Terrorism." KSG Faculty Research Working Paper Series RWP04-043, October 2004.

    Abstract
    This article provides an empirical investigation of the determinants of terrorism at the country level. In contrast with the previous literature on this subject, which focuses on transnational terrorism only, I use a new measure of terrorism that encompasses both domestic and transnational terrorism. In line with the results of some recent studies, this article shows that terrorist risk is not significantly higher for poorer countries, once the effects of other country-specific characteristics such as the level of political freedom are taken into account. Political freedom is shown to explain terrorism, but it does so in a non-monotonic way:

    countries in some intermediate range of political freedom are shown to be more prone to terrorism than countries with high levels of political freedom or countries with highly authoritarian regimes.

    This result suggests that, as experienced recently in Iraq and previously in Spain and Russia, transitions from an authoritarian regime to a democracy may be accompanied by temporary increases in terrorism. Finally, the results suggest that geographic factors are important to sustain terrorist activities.

    http://web.hks.harvard.edu/publications/workingpapers/citation.aspx?PubId=2114

    Questo studio dice che sono le anocrazie e non le democrazie  quelle piu soggette al terrorismo. Ci avrà ragione? Bho!

    Saluti
    sg

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    Silendo at |

    Domanda interessante…
    Leggo il paper di Harvard. Grazie per la segnalazione.

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    utente anonimo at |

    Spero di non andare troppo Off Topic.

    Vi segnalo il link:

    http://www.intelcenter.com/icd/

    Database (ICD): Video Component Searchable Streaming Database of All Terrorist Video

    ciao
    Jolly

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    utente anonimo at |

    Terrorism just affects the daily habits, but no more. In Israel during the terrorism peak period, people were shopping faster, and therefore bought less items, in the supermarkets. But still were shopping.
    Burt

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