Nota ufficiale ed agenzie sull'accordo di collaborazione appena concluso tra il DIS e l'Università La Sapienza di Roma.
"(ASCA) – Roma, 7 lug – Reclutamento per i nostri 007 anche negli atenei e on line, nel segno della trasparenza ma, soprattutto, della preparazione tecnica. E' quanto prevede la riforma sui nostri servizi di sicurezza che ha trovato oggi una nuova attuazione in un accordo di collaborazione tra il Dis (dipartimento delle informazioni per la sicurezza) e l'Università La Sapienza di Roma. Un accordo, quello siglato stamane al rettorato dell'ateneo romano, dal direttore generale del Dis, prefetto Gianni De Gennaro, e il Magnifico rettore, Luigi Frati, che prevede un accordo-quadro per la realizzazione di attivita' di ricerca e formazione attraverso un apposito master.
''Il mondo e' in piena trasformazione – ha spiegato il prefetto De Gennaro – con piccole e grandi riforme. Tra queste, nel nostro Paese, vi e' anche la riforma del sistema informativo che riveste sempre piu' importanza nella vita di un paese. In questa riforma – ha poi aggiunto – vi e' anche la diffusione della cultura della sicurezza nella logica della trasparenza ma anche la formazione sempre piu' specialistica di quanti operano in questo particolare strategico settore''.
Da qui l'iniziativa del master presso la piu' grande universita' italiana. Lo stesso De Gennaro ha poi annunciato che il reclutamento dei nostri 007 avverra' anche presso le universita' e che 26 atenei sono gia' stati contattati e hanno ''sfornato'' 40 candidati, i primi 15 dei quali saranno assunti prossimamente. Ma il Dis e' andato oltre provvedendo a una sorta di reclutamento on line che ha visto, ha spiegato sempre De Gennaro, la presentazione di 16.500 domande che hanno, al termine di una selezione molto ricca, prodotto 40 aspiranti operatori dei servizi di sicurezza.
Sempre De Gennaro si e' poi soffermato sul tema delle risorse nel comparto sicurezza. ''Le minacce sono tante e non bisogna depotenziare il sistema – ha sottolineato -. Da questo punto di vista le risorse sono sempre insufficienti.
Ma in un momento del genere e' ovvio che si pone una questione di priorita' e di qualita' delle risorse. Noi – ha concluso – vogliamo appunto orientarci a una maggiore formazione per aumentare la potenzialita' organizzativa''."
(TMNews) – Come la Cia a Berkley e nelle principali università Usa e l'M15 a Oxford anche in italia le agenzie di intelligence, l'Aisi e l'Aise, potranno reclutare analisti direttamente dagli Atenei. Dopo un percorso avviato nel 2009, con 26 Atenei della penisola, i servizi segreti è in dirittura d'arrivo l'assunzione di quindici giovani super-laureati nell'intelligence. E' solo l'inizio di un percorso incominciato in ritardo rispetto ad altri Paesi, non solo occidentali, che da sempre reclutano i loro migliori analisti di informazioni per la sicurezza nazionale nelle università. Non solo poliziotti, carabinieri e militari quindi. C'è sempre più bisogno non solo di 'operativi' ma di giovani specializzati in settori che vanno dall'informatica alla sistemi di sicurezza delle reti all'economia. In poche parole, esperti nella raccolta e nll'analisi di informazioni utili alla protezione degli interessi politici, economici, militari, scientifici, industriali del Paese. Ovviamente, questi giovani laureati, devono passare il vaglio di una selezione molto dura prima di poter entrare nell'intelligence.
"Il mondo è cambiato, le minacce sono tante e bisogna avere agenti dei servizi preparati diversamente rispetto al passato", ha spiegato dando l'annuncio dei nuovi assunti il direttore del Dis, Dipartimento per l'informazione per la sicurezza, Gianni De Gennaro. Il Dis è il Dipartimento per l'informazione e la sicurezza che coordina (cui fanno capo le attività dell'intelligence) che ha stipulato una convenzione con l'università La Sapienza sulla selezione e la formazione.
Per questo dal 2009, due anni dopo l'entrata in vigore della riforma sui servizi segreti, ha preso il via il progetto Università per il reclutamento: sono stati contattati 26 Atenei che hanno segnalato possibili candidati; lo screening finale li ha ridotti a 40 ed i primi 15 saranno assunti prossimamente. C'e' poi – ha aggiunto De Gennaro – una seconda sessione con altri 80 candidati che passeranno altre selezioni. "Noi – ha sottolineato il direttore del Dis – stiamo molto attenti nel reclutamento di questi giovani perchè non dobbiamo inserire virus nel sistema".
Non solo reclutamento dagli Atenei. L'altro canale per la ricerca e la selezione dei futuri agenti segreti è quello del sito internet dello stesso Dipartimento "Sono arrivate – ha sottolineato De Gennaro – ben 16 mila 500 domande, l'85% uomini ed il 15% donne. Ma solo 3 mila 400 hanno risposto a tutte le domande previste e, attraverso ulteriori selezioni, siamo arrivati a 40 che saranno presto contattati da noi"
Qualche minuto fa mi è arrivato un “Alert”… ho pensato… diamo una occhiata al nostro caro sito… Niente da fare… è troppo veloce… Le notizie…. prima passano da Silendo!!!! … Altro che analisti super-laureati… 😉 … Boy Scout
:))
"l'M15 a Oxford" ????
Anche gli affini atenei de "La Sapienza" …..direi ottimo!
Codeste notizie faranno venire il mal di pancia a molti aspiranti
"ministeriali"…
Linus
posso ridere?
XXL
…Guardate tutti qui subito!
OOOOPPPPPPPSSSSS
Ecco fatto….IH IH IH IH IH
ALBATOR
Salve,
la notizia è molto interessante.
Da sempre, com'è giusto che sia, le agenzie collaborano con i centri d'eccellenza della formazione, specialmente se si parla di intelligence e se si parla di sviluppare capacità di analisi di una quantità di informazioni ormai divenuta critica.
Questa è la vera sfida dell'intelligence moderna, estrarre conoscenza da una quantità di informazioni destrutturate incredibile.
Comunque, tornando alla segnalazione riportata nel post, non è la prima volta che La Sapienza si occupa di formazione sull'intelligence.
Infatti, forse è passato un pò in sordina, ma a fine maggio 2011 si è concluso il primo corso di specializzazione in "Analista di Intelligence per la Sicurezza e l'Antifrode".
Chi ha partecipato mi ha confessato che, forse per la prima volta, sono stati sviluppati contenuti operativi e "molto pratici", affrontando direttamente strumenti di analisi e di intelligence.
Questo è il sito, http://aisaf.sta.uniroma1.it/, chissà se faranno una seconda edizione.
Ciao a tutti
JK
e voi credete ancora alle favole?
siete convinti che tutto questo cambiera lo stile italianesco, io penso che alla fine sarà uguale se non peggio di prima ovvero piede grosso dal di dietro ciao
firmato lince
I ministeriali continueranno a dormire sonni tranquilli, queste, semmai si concretizzeranno, saranno posizioni da "addetto alla scrivania di 1°livello".
Martin BISHOP.
http://www.anmdo.org/wp-content/uploads/Brochure_AISAF_1.pdf
http://img.poliziadistato.it/docs/Parte%20terza.pdf
B.A.
Salve a tutti. una volta che il soggetto da assumere è stato scelto e l'indagine informativa completata, sapete dire come avviene il suo ingresso effettivo nella struttura?
nel caso sia un lavoratore dipendente (sia pubblico che privato) viene inviata una richiesta ufficiale di messa a disposizione alla Direzione di appartenza , o quali passaggi sono necessari? scusate ma fino adesso si è sempre discusso della fase precedente l'incorporamento, cioè la selezione con le sue 1001 sfaccettature più o meno chiare. Adesso vorrei dare per certa la scelta del candidato e capire, se possibile, le modalità di chiamata esecutiva e, soprattutto, se c'è il rischio che tutto l'ambiente di lavoro di appartenza ne venga a conoscenza.
Ringrazio tutti coloro che intendano fornire il proprio contributo di pensiero in merito.
Serge Nubret
Chissà cosa ne pensa il padrone di casa…. :)))
E.
Dell'accordo tra La Sapienza ed il DIS? Non posso non pensare bene di accordi di cooperazione tra Intelligence ed accademia.
Chiaramente molto dipende dalla natura e dal contenuto degli accordi stessi
se non altro non c'è nessun "cyber"…
salve a tutti
e vediamo quale sarà il programma del master… siamo tutti curiosi!
Per il programma non saprei proprio, ma pare che – almeno per quanto attiene al titolo del master – si procederà con un concorso di idee.
Io propongo questo:
Che ve ne pare?
ma sapete quanti "figli di…" di sono alla sapienza???sapete quanti nel ruolo dirigenziale hanno i figli pronti per….che col ciufolo si fanno un paio di giri in Afghanistan e Iraq…ma neanche un C.A.R. o come si chiama ora…ma nemmeno la mininaia tanto cara al ministro…che poi è come la corazzata Potemkin…una grandissima s…………………
Tornando a noi alcuni personaggi hanno voglia di sistemare la prole… ma i pargoli stanno troppo bene nelle romane mura al sicuro a fare baccanali nei vari locali di grido…al massimo come estero qualche pseudo master a New York…Londra…siamo alla frutta…ormai io le chiamerei "pensioni di invalidità" non più assunzioni…c'è del marcio in Danimarca….
scusate ma oggi…fumano
Folgore "fumante"
@Folgore …nulla di nuovo,ormai il marcio ha superato gli occhi…
Caro Folgore….
😉
R.
A me risulta che molti ragazzi giovani e validi siano stati assunti, o che siano sulla via.
Poi bisogna dire che ai lettori di questo blog non va bene niente, se i neoassunti sono giovani neolaureati non va bene perche' sono senza esperienza, se sono civili perche' non hanno preparazione militare, se sono militari non va bene perche' si militarizzano le agenzie (dopotutto i militari non hanno la preparazione piu' completa del mondo), se sono vecchie glorie sono appunto vecchie e bisogna svecchiare il sistema.
Sopratutto molti interventi mi sembrano le solite posizioni italiane, dove tutti sono raccomandati, intetti, e che hanno usurpato posti di diritto 3nostri3 perche' noi siamo i bravi e intelligenti.
Il solito discorso che fanno tutti, si inveisce contro i raccomandati ma siamo sempre pronti a chiedere favori per noi, perche' noi siamo i bravi e quindi e' normale…gli americani arruolano neolaureati, militari, accademici, fanno persino gli stage per gli studenti universitari, e non alle fotocopie, ma nelle principali Directories , tra cui il Clandestine Service.
Scusate per lo sfogo, ma sinceramente non credo che nell'Intelligence sia tutto marcio….sara' come tutta l'Italia, con i suoi pregi e difetti, anche se magari eccentuati.
Buonasera Anonimo

Credo che sia dovuto anche al fatto che ciascuno valuta in base alle proprie, differenti, conoscenze/esperienze, dirette o mediate
…il padrone di casa come sempre è…"diplomatico"…:)
'sara' come tutta l'Italia, con i suoi pregi e difetti'
qualcuno dice usualmente che l'Intelligence è lo specchio della Pubblica Amministrazione…. 😉
f.
Beh allora potremmo dire che la Pubblica Amministrazione e’ lo specchio del Paese, così chiudiamo il cerchio 😉
Esattamente
E' una barzelletta sostenere questa circolarità.
La P.A. è lo specchio del Paese? Allora non saremmo la seconda nazione industriale d'Europa.
Linus
Linus non vedo il collegamento tra le due cose.
A.
Mi associo appieno al commento dell'aninimo 21,
finalmente qualcuno che non cade nella solita retorica del vittimismo italiano in cui tutto e' sbagliato, tutto e' marcio e non funziona niente…
ben vengano assunzioni nuove e ben qulificate.
Se poi nel mezzo ci capita anche qualche figlio/amico/parente di… be', speriamo solo che sia una percentuale minima….
e' comunque e' vero, ci si lamenta delle raccomandazioni solo quando sono gli altri a sfruttarle…
un saluto a tutti
mah oddio… volendo assillarvi tutti – ancora una volta – con la mia visione sistemica della vita, direi che la P.A. può essere considerata allo stesso tempo sia sostrato del sistema paese (quindi elemento ontologico fondante e perciò generalmente riconducibile al concetto di "specchio"…) sia come, aziendalisticamente parlando, "indicatore" di certi parametri funzionali del sistema paese stesso (che so, boh… "funzionalità P.A. = stato di salute del sistema paese").
In questo caso il problema è che l'elemento costitutivo tende a costruire – in una certa misura – il parametro di controllo (l'indicatore di cui sopra) ed è forse in questo senso che si manifesta la circolarità (indistinguibile dal sistema, ma certamente e doverosamente gestibile) cui si riferiva Linus.
Ora non vorrei qui sfatare il famoso adagio del "chi controlla il controllore" (che poi chi lo controlla c'è: è il Capo Treno
) ma bisogna comunque dire che, in linea di massima, un sistema (qualunque esso sia) non è detto che debba per forza essere "misurato" – o analizzato, o valuto o anche solo "osservato" – SEMPRE e SOLO da una posizione esterna…
Non sarà certamente l'unico indicatore ma mi sembra che la P.A. sia uno "specchio" piuttosto rivelatore (almeno per certi tipi di rughe… )
Sono d'accordo con te, Giovanni
T.
Se storicamente abbiamo gestito il pubblico impiego anche come merce di scambio per clientele e come valvola di sfogo lavorativo di intere aree geografiche, vorrà dire qualcosa in termini di conseguenze per la collettività o no?
Detto ciò, la PA quale specchio del Paese, se non è una barzelletta, allora è un mezzo insulto al mondo produttivo italiano, in particolare verso la rete delle medie imprese, internazionalizzate ed esposte alla concorrenza globale. Cioè coloro, che ripeto ancora, ci hanno consentito di essere la seconda nazione industriale d'Europa.
E, per piacere, non si alzi il ditino, dicendomi "io non sono come gli altri". Trattasi di un ragionamento sul sistema, purtroppo alquanto arduo da confutare.
L'intelligence è logicamente lo specchio della vecchia concezione della PA, in quanto ha sempre avuto, credo, la quasi totalità del personale trasferito – dunque di seconda mano – perchè già formato da altre amministrazioni statali, con in testa gli obiettivi e le priorità di questi apparati. Io comprendo che un funzionario sottovaluti questo, ma ogni Ministero è come una famiglia con i propri tic e riflessi involontari, per non parlare di coloro che appartengono a tradizioni più che bicentenarie come i CC e la GdF.
Anche le burocrazie di Camera e Senato sono estremamente gelose della propria reciproca diversità, figuriamoci altrove.
Il discorso sul malcostume delle raccomandazioni è importante, perchè purtroppo può beneficiarne anche una capra, ma non è dirimente secondo me.
E' invece la direzione impressa dalla volontà di De Gennaro ad essere rivoluzionaria.
Linus
Buonasera Linus.
Da quello che scrivi leggo tra le righe una certa disistima nei confronti delle amministrazioni pubbliche.
Sbaglio?
R.
Caro Linus,
sono anonimo del commento 21. Il nostro riferirsi alla P.A. come specchio del paese era chiaramente intesa rispetto ai mali della societa' italiana.
A parte il fatto che con vedo come l'Italia possa essere la seconda potenza industriale europea (Francia, Germania e UK ci sorpassano), una impresa ragiona secondo schemi produttivi, di competitivita`, concorrenza ecc… e quindi naturalmente richerchera' il proprio personale con cura e professionalita' (anche se si potrebbe aprire il capitolo delle imprese familiari, la maggioranza nel Paese, che finiscono a seconde o terze generazioni di imprenditori che le mandano in malora, perche' la spinta propulsiva veniva loro dall'Imprenditore "capostipite").
Per quanto riguarda la P.A., come ricordavi tu , essa e' stata usata, per decenni, non solo come veicolo clientelare dei politici, ma a mio avviso ha anche funzionato come "ammortizzatore sociale", ovvero come mezzo per incrementare la classe media (con sguardo alla dc e company) per limitare il potere "proletario". Risultato, ci troviamo con una burocrazia storicamente inefficiente, numerosissima (credo la piu' vasta in europa) con tutti i vizi, ma come ricordavo, anche con i pregi, del Paese.
La verita' secondo me e' da ricercarsi negli italiani.
Il sistema sociale, come si e' andato strutturando, ha portato ad un clientelismo istituzionalizzato a tutti i livelli della societa', e non solo nel pubblico ma anche nel privato. Il network di conoscenza familiare e' diventato il veicolo principale per trovare, mantenere, cambiare lavoro, il che, unito al tipico carrierismo italiano, ci ha portato alla situazione di adesso. La verita e' che non abbiamo senso civico, nazionale, siamo i tipici "free rider" , sempre con l'occhio volto ai doveri mancati e alle mancanze degli altri ma mai critici verso noi stessi. (tutti si lamentano dell'evasione, ma naturalmente nel nostro caso specifico non farsi fare la fattura e' cosa giusta, tutti inveiamo contro le raccomandazioni, salvo magari chiedere una spinta per i nostri figli perche davvero bravi, ecc..).
Chiudo questo mio lunghissimo post con una citazione del grande Montanelli, "l'Italia, Paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa nulla e non si cura di sapere nulla, non puo avere futuro. Per l'Italia non vedo nessun futuro, per gli italiani ne vedo uno brillantissimo".
Premetto che non sono un esperto di questo settore…. ma quindi tu, Linus, ritieni che la P.A. sia rappresentativa solo della parte – diciamo così – "meno buona" del Paese? Oppure che non sia un indicatore valido in ogni caso?
No perchè quelle classe di imprese cui tu ti riferisci non credo abbiano raggiunto quei risultati sulla luna (o solo grazie alla internazionalizzazione). Sono comunque entità che affondano le radici nella "madre terra" (sociale, economica, organizzativa, ecc.) di questo Paese, con tutto quel che di positivo e negativo ne consegue…
E un paese è anche – per forza di cose – la sua Pubblica Amminsitrazione, onestamente non vedo come possa essere altrimenti (ma ripeto, non sono affatto esperto in questi temi… ;)).
Comunque personale di "seconda mano" pare brutto dai…
salve a tutti! sono S. Nubret del commento 12, che ad ora è rimasto completamente inascoltato. qualcuno ha idea della cosa o meglio cassare completamente la domanda/dubbio?!
un saluto a tutti.
S.N.
Si, una certa disistima c'è, ma non vorrei farla passare per un qualunquismo d'accatto. Penso che un pò sia fisiologica in chiunque provenga da una realtà civica e socio-economica funzionante, in linea con il top della UE e poi osserva dall'interno il pubblico impiego centrale e forse l'intero modus vivendi centrale…
Ovviamente non includo gli organi costituzionali, perchè sono eccellenti e vabbè non comparabili quanto a professionalità e retribuzioni.
La burocrazia è il nostro destino, diceva già Max Weber. Se funziona bene, cresce la potenza del Paese, altrimenti tende a fare danni.
E' evidente che da noi il sistema buro-legale non funziona proprio benissimo, visto che la realtà produttiva c'è, eccome se c'è, ma i nostri tassi di crescita sono da prefisso telefonico.
La produzione normativa è in gran parte dettata dalla burocrazia e non dai politici, per cui se la prima è di bassa qualità, secondo i canoni della better regulation, ciò ha dei padrini facili da identificare.
Credo semplicemente che a chi rappresenta il made in italy nel mondo, sia giusto tributargli il merito della diffusione del tricolore, che si tratti di auto sportive, di vino o scarpe.
Linus
Caro Presidente del club degli amici del brandy,
I meccanismi di selezione nella PA sono molto rigidi e vecchi quanto a metodologia, ma pur sempre meglio che lasciati alla libera discrezionalità.
Non spacco la società italiana in due, pubblico di qua e privato di là, ma noi abbiamo serie disfunzioni.
L'indulgenza plenaria la lascerei volentieri al Papa, noi dobbiamo essere più duri con i nostri vizi.
Quanto a "personale di seconda mano" può suonare brutto, ma sbaglio o gli americani già negli anni 50 assumevano i giovani di prima mano per l'Agenzia?
Forse perchè da bravi massimizzatori di profitto, gli yankees sapevano che era meglio assumerli a km zero…
Linus
che ci siano delle disfuzioni, siamo d'accordo al 587% :))
Ma per tutto il discorso fatto prima, sono (sarebbero) disfuzioni tranquillamente gestibili e risolvibili dall'interno. A patto di volerlo fare, ovvio.
Non ho ambizioni di santità (e se le avessi alcuni miei trascorsi non giocherebbero molto a mio favore purtroppo
) ma per quella che è la mia piccola esperienza – anche se ormai quasi ventennale – in tema amministrazioni pubbliche (centrali e locali) posso dire che una consistente parte della P.A. è… apprezzabile.
Per esempio la Marina Militare è una parte apprezzabilissima
saluti cari!
P.S.: ringrazio commosso per aver citato il mio titolo presidenziale preferito
P.P.S.: sono comunque anche capo-selezionatore delle aspiranti socie del Club Amiche degli Amici del Brandy ;)))
giovanni sei sempre "er mejo" a parte tutto c'è chi ha la possibilità di essere come dire "selettore" di alcune cose…e vi posso dire che la sensazione è quella di…chiudere occhi o meglio…affrontiamolo…"il raccomandato" chi è??? cosa è??? affrontiamo un dibattito serio ora non è l'incapace…giammai…non è il peggio…non è l'idiota totale…è quello cui viene tagliata a misura la posizione…viene "pompato" serve una persona che parla inglese in un posto…bene…ho un raccomandato uno "sconosciuto" il prima parla inglese diciamo da 1 a 10…7! l'altro 9 tendente al 10…ora ho un problema come faccio….beh diciamo che per quella posizione serve essere che ne so…istruttore di tiro…per fare un esempio militare tutti sanno che il tiro non serve a nulla però inserendolo…ecco io ho "selezionato il meglio" il secondo quello da 9 non ha le qualifiche…questo a volte non sempre…poi sulle percentuali possiamo discutere è il modus operandi…non sono disfattista dalla scuola alle forze armate etc etc ci sono dei grandi esempi di professionisti…però c'è da dire che la situazione e un po' triste…poi ben venga "reclutare" dalla società civile…voglio vedere quanti figli di carpentieri 110 e lode alla facoltà di matematica verranno assunti…
ora messaggio cripto… S.Eustachio aspetta…
folgore
Folgore carissimo, se aspetta per un brandy (da bere nella tazzina del caffè appena consumato ;)) vengo anche io!
Grande Giovanni!
Ciao Folgore!
A.
ah Giovà, aspiranti socie a cui puzza poi il fiato di brandy?
ma chi selezioni? delle camioniste ex lanciatrici del peso della DDR? 
Linus
no Linus, ho detto: "socie del Club Amiche degli Amici del Brandy": quindi trattasi di amiche degli amici (del brandy) ma non del brandy medesimo… sennò avrei scritto "socie del Club Amiche del brandy degli amici"
altro che salti ti frequenza…siamo avanti…
qui radio Londra……fuoco in buca….fuoco in buca….tatatadam….tatatadam….
folgore stralunato e stanco
ps giovanni appena arriverà il pacchetto codici sei dei nostri….
Silendo, tu che riesci a dare sempre una risposta, sai dirmi quando pensi possano iniziare le nuove assunzioni sbloccatesi dopo il noto esito dei ricorsi amm.vi?!
grazie
Babilonia Speranzoso
Caro Silendo buonasera… Segnalo a tutti i gentili ospiti che questa sera sono state pubblicate le sentenze datate 13 u.s. (ma non ancora visibili)……
Per Babilonia rappresento che in Autunno non cadono solo le foglie….
Intelligenti paucant
Armigero
Caro Babilonia, ahimè non dispongo di informazioni specifiche su questo argomento. Basandomi sulle recenti notizie di stampa, però, tenderei a vederla come il nostro Armigero…
In astratto il reclutamento in sede universitaria dovrebbe offrire garanzie culturali sufficienti, ma se si ha una minima conoscenza delle dinamiche di molti atenei italiani ci si rende subito conto che quasi mai gli studenti più titolati sono i migliori, e difficilmente poi la meritocrazia penetra nelle selezioni per i dottorati e le carriere di prestigio: spesso i 110 lode e menzione sono voti gonfiati, autentiche delusioni rispetto a voti molto meno altisonanti, conquistati con ore ed ore di sacrificio…Così, figli, nipoti, mogli, amanti di personaggi influenti vantano lauree conseguite con il massimo punteggio, in tempi brevissimi, perfino poi con dottorati di ricerca, ma poi, alla prova della verità, si rivelano persone mediocri, frutto di spinte inaudite. Alla fine, persone di grande valore non vincono concorsi, se non per cause di provvidenza divina, intendendosi come tali quegli eventi fortunosi che permettono alla preparazione di emergere, e che non dipendono dalla volontà del singolo: la Nazione è sull'orlo del collasso proprio a causa del suo sistema clientelare generalizzato, il quale pone in posti chiave e di massima responsabilità soggetti che non sono i migliori, ma che per di più sono anche compromessi…Se cambiamento deve essere iniziamo dai servizi e dai funzionari e dirigenti delle forze di polizia, ruoli chiave per il progresso civile di un paese, ma da quello che vedo e che sento non mi sembra che ci siano i presupposti, anzi, si sta sfociando nel paradosso e nell'imbarazzo, nella mediocrità, nella perdita di prestigio delle Istituzioni. Così, l'ignaro spettatore vedendo passare un ufficiale dei cc, un commissario di ps, vede tra i suoi subordinati chi si gira facendo finta di non aver visto, chi saluta dicendo buon giorno, chi non saluta affatto: questo è il risultato della perdita di prestigio delle classi dirigenti, regola generale che ammette comunque rare eccezioni.
questo è il risultato della perdita di prestigio delle classi dirigenti, regola generale che ammette comunque rare eccezioni
purtroppo devo sottoscrivere!!!
f.
NSA
Caro anonimo 43, sottoscrivo quasi totalmente il tuo intervento tranne che per un punto… Quello riguardante gli Ufficiali dell’Arma…. quando ne passa uno i subordinati salutano …. E questo lo dico con certezza assoluta ( a parte qualche rarissima eccezione dovuta più a disattenzione del superiore nel riprendere il manchevole che non altro) ….. Per le altre categorie non mi esprimo….
Armigero
Devo, per nostra fortuna, sottoscrivere Armigero
Anch'io.
F.
Le mie scuse al padrone di casa, non sapendo dove mettere questo Link l'ho appoggiato qui, credo che saprai tu dove inserirlo, in buona sostanza l'argomento mi sembra interessante vista la crisi che sta per abbattersi su di noi….
ALBATOR
http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/08/06/news/sacco_cervelli_silicon_valley-19640774/
Sono uno dei 15.
In effetti la selezione funziona, a parte il fatto che ha impiegato due anni.
Quantomeno io sicuro non ho raccomandazioni di sorta, poi che io sia migliore di altri è da vedersi.
Purtroppo le condizioni economiche non sono granché.
Cioè sono buone, ma trasferimento a Roma (e costi), incertezza del posto, rendono il percorso molto rischioso.
Quello che pesa maggiormente poi è non sapere cosa si andrà a fare. Al riguardo zero assoluto.
Certo chi fa questo mestiere non lo fa per denaro e non si cura di cosa andrà poi a fare, forse io non ho la devozione allo stato necessaria.
Ho un buon lavoro dove vivo, ma l'idea mi attira parecchio.
Al momento sono al 50%.
ahò ragazzi… avete notato come tutti i master sulla sicurezza e/o intelligence sono sempre “i primi”? 😀
“sia nel ciberspazio che nella societa’ reale”
Se ne deduce logicamente che il ciberspazio (con la “i”) NON E’ reale…
Ti dedico questo passaggio tratto dal libro di Floridi!
L’infosfera non sarà un ambiente virtuale sostenuto da un mondo genuinamente “materiale” dietro di essa. Piuttosto, sarà il mondo stesso ad essere interpretato e compreso in misura crescente, in termini informazionali, come parte dell’infosfera.
Al termine di questa transizione, l’infosfera cesserà di essere considerata un modo di fare riferimento allo spazio dell’informazione per divenire sinonimo di realtà. Questo è il tipo di metafisica informazionale che troveremo sempre più facile fare nostra
Non fa una piega
“l’infosfera cesserà di essere considerata un modo di fare riferimento allo spazio dell’informazione per divenire sinonimo di realtà“.
E sarà allora che ci accorgeremo che il fatto di aver considerato il cyberspazio come un oggetto mitologico, extra-reale, extra-comprensione, ed extra-terrestre (non nel senso di “marittimo”, ovviamente 😛 ) imponderabile e pertanto ingestibile costituirà il più grande fallimento strategico degli uomini che hanno “occupato” (metafisicamente parlando) i primi quattro o cinque decenni di questo nuovo millennio
Poi, intendiamoci, “quello che dobbiamo chiamare” chiamiamolo come lo vogliamo chiamare, basta che ci capiamo su “quello” che stiamo chiamando in “quel” modo… e non in un “altro” modo, che identificherà “qualcos’altro” che intendiamo chiamare in “quell’altro” modo :O
😀
P.S.: ma io sono in pensione, dovrei astenermi da questi commenti… 😉
Posso chiedere qualche spunto sulla Conferenza di DUBAI …
http://www.itu.int/en/wcit-12/Pages/default.aspx
B.A.
Buonasera Babbano. Ti consiglio di leggere il documento dell’IISS: http://www.iiss.org/publications/strategic-comments/past-issues/volume-18-2012/december/internets-future-on-the-agenda-at-dubai-meeting/
Sul sito de La Sapienza è disponibile il programma completo, qui:
http://www.uniroma1.it/sites/default/files/26136.pdf
Avete fatto caso che la segreteria del Master è in Via Ariosto 25 a Roma a pochi metri della futura sede dell’AISI (Piazza Lante) ?
B.A.
Buonasera a tutti,
per caso mi sapreste dire a che ora c è la presentazione domani e dove?
grazie
Una proposta di nuovo TAG a Silendo:
Ieri, infatti, dopo un cda fiume durato otto ore, Bernabè (Presidente Esecutivo di Telecom italia) è stato incaricato di trattare con la Cdp per esaminare un processo di scoporo dell’infrastruttura del gruppo telefonico.
Ottima proposta, davvero. Conoscendo, però, le italiche cose preferisco aspettare come va a finire 😉
Bn gg Silendo, non ci conosciamo. Mi sono iscritto oggi, seguo il Suo sito da qualche tempo, trovo al suo interno commenti interessanti circa argomenti interessanti fatti da persone che potrebbero rivelarsi altrettanto interessanti … mi permetterò di seguire qualche discussione e magari di intervenire qualche volta … Auguro a Lei buona giornata e a tutti coloro che scrivono auguro buona continuazione. Marco
Buongiorno Marco. Onoratissimo di averla qui
Buona giornata e buon lavoro anche a lei.
MI spiace per il ritardo …
Questa Mattina alle 10,20 anche il programma MELOG di RADIO24 ha parlato del BOOM dei MASTER in INTELLIGENCE : si è parlato del Master presso la Sapienza e quello presso l’Università di ….in Calabria (Prof.Caligiuri).
Il programma si può risentire ….
B.A.
http://www.itu.int/en/wcit-12/Pages/default.aspx
Silendo libertatem servo
Il titolo del nuovo TAG potrebbe essere:
Futuro della Rete di TLC quale infrastruttura strategica per il Paese.
Tenendo anche conto di quanto previsto dalla Legge 3 agocto 2012 n.133 (art.1 – comma 3 bis)
rimanendo in tema di apertura della comunità intelligence all’esterno ed alla collaborazione tra IC ed accademia, ecco la Intelligence Community Directive, emanata da Mc Connell nel 2008, riguardante il settore del c.d. “Analytic Outreach” (tanto a cuore al nostro Silendone):
http://www.fas.org/irp/dni/icd/icd-205.pdf
Caro Barry, tu sì che mi vuoi bene 😀
E dire che pensavo di aver segnalato la direttiva al tempo in cui venne emanata. Invece mi sbagliavo.
A proposito, Barry, sappi che il prossimo post l’ho scritto pensando a te 😀
E dire che pensavo di aver segnalato la direttiva al tempo in cui venne emanata. Invece mi sbagliavo.
Non ti sbagliavi affatto. La direttiva era già linkata nel post. Forse ti sarà sfuggita ieri.
Accidenti, mi era sfuggito il link 😮
In effetti mi sembrava di averlo segnalato… 😛
http://www.dis.uniroma1.it/~ccl_ii/site/?q=it/node/251