Visto l'ultima sparata dei Francesi di autoproclamarsi comunque e con forza alla direzione politica in caso di intervento NATO, potrei anche credere al loro ruolo di "agit prop" per interessi nazionali…..proclamando anche di fatto il fallimento della UE.
D.
..personalmente non sono stupito in quanto la Francia ha necessità di RIaffermare, o per megli odire di 'tornare a contare', la propria presenza nello scacchiere africano, sub sahariano.
Probabilmente Sarkò ha in mente la 'Grandeur Francaise' di un tempo ormai passato…
ecco la necessità di implementare l'impegno militare in quel Teatro… l'aver iniziato i bombardamenti… il desiderio di avere i Comando pieno delle Operazioni…
il DGSE avrà, dal canto suo, operato in tal senso…penso anche con il supporto dell'Intelligence britannica o di elementi delle FS inglesi…per quanto attiene la localizzazione sul terreno degli obj militari ai fini delle successive operazioni aeree..
Quello che non capisco è: credono davvero di poter gestire un Teatro del genere? militarmente e soprattutto come zona di influenza politica ed economica? credono che altri, e non parlo dell' 'eurozona', staranno a guardare, o ad aspettare per dar loro modo di sistemarsi bene?
forse questo articolo sulla pravda può essere cmq utile alla discussione,anche se non tratta direttamente la domanda di Nathan Muir…..meno spese militari in termini di contingenti 'costosi' in termini di risorse umane e più bombardamenti 'rapidi'? e, ma dopo?
Visto l'ultima sparata dei Francesi di autoproclamarsi comunque e con forza alla direzione politica in caso di intervento NATO, potrei anche credere al loro ruolo di "agit prop" per interessi nazionali…..proclamando anche di fatto il fallimento della UE.
D.
Buon pomeriggio.
..personalmente non sono stupito in quanto la Francia ha necessità di RIaffermare, o per megli odire di 'tornare a contare', la propria presenza nello scacchiere africano, sub sahariano.
Probabilmente Sarkò ha in mente la 'Grandeur Francaise' di un tempo ormai passato…
ecco la necessità di implementare l'impegno militare in quel Teatro… l'aver iniziato i bombardamenti… il desiderio di avere i Comando pieno delle Operazioni…
il DGSE avrà, dal canto suo, operato in tal senso…penso anche con il supporto dell'Intelligence britannica o di elementi delle FS inglesi…per quanto attiene la localizzazione sul terreno degli obj militari ai fini delle successive operazioni aeree..
spero nel consueto scambio di opinioni..
Nathan MUIR
Quello che non capisco è: credono davvero di poter gestire un Teatro del genere? militarmente e soprattutto come zona di influenza politica ed economica? credono che altri, e non parlo dell' 'eurozona', staranno a guardare, o ad aspettare per dar loro modo di sistemarsi bene?
forse questo articolo sulla pravda può essere cmq utile alla discussione,anche se non tratta direttamente la domanda di Nathan Muir…..meno spese militari in termini di contingenti 'costosi' in termini di risorse umane e più bombardamenti 'rapidi'? e, ma dopo?
http://english.pravda.ru/world/europe/03-01-2011/116416-france_foreign_legion-0/
"Libia, una rivoluzione telecomandata" (Peace Reporter).
A proposito del ruolo dei Servizi nella vicenda libica: "La guerra che non si vede" di Pino Buongiorno (Panorama). Segnalato da Armigero.