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    utente anonimo at |

    Direi che non ti sbagli. La NFZ non risolve il problema, semmai lo cristallizza.
    Gheddafi sta accelerando il gioco prima che arrivino i bombardieri, cercando di insinuare i suoi dentro alle città contese. Di fatto la superiorità che gli era stata conferita dal dominio della terza dimensione ora come ora non fa più la differenza. In sintesi è in grado di fare quel che vuole anche senza aeronautica.
    Penso che la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU abbia un valore "politico" e abbia spronato il morale dei ribelli. Se con il percepito supporto della comunità internazionale ci fosse ORA, DI NUOVO una ribellione diffusa su tutto il territorio, allora gli obiettivi potrebbero essere raggiunti. Disordini ovunque, caos, caduta di Gheddafi.
    Di fatto, però, non vedo un disegno coerente di pianificazione operativa in tutto ciò, ma solo un: facciamo la NFZ, poi c'è un miracolo e cade Gheddafi.

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    utente anonimo at |

    da ansa.it

    Numerosi caccia 'Rafale' francesi stanno sorvolando Bengasi e l'intero territorio libico in missione di ricognizione. Lo rivelano fonti militari francesi.
    Intanto, secondo l'agenzia ufficiale libica Jana, il rais sta schierando cittadini libici sugli obiettivi militari che la Francia ha minacciato di attaccare. Migliaia di persone stanno fuggendo dalla città libica di Bengasi, sotto attacco questa mattina da parte delle forze pro-Gheddafi e dove sarebbero morte almeno 25 persone. Secondo gli insorti l'attacco è stato respinto. Appello del rais a Obama: 'I libici sono pronti a morire per me'. Di tutt'altro tenore il messaggio inviato a Sarkozy e Cameron: 'vi pentirete della vostra ingerenza'. Napolitano: 'faremo cio' che é necessario per la libertà e i diritti umani, come tutti i paesi del G8 e l'Onù. La Russa: 'l'Italia non si limiterà alla messa a disposizione delle basi ma sarà in prima linea nella 'coalizione dei volenterosi'. Nuova riunione Nato dopo il vertice di Parigi.

    B.A.

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    utente anonimo at |

    L'ultima volta che Francia e GB decisero di andare da sole in medio oriente a dispetto delle altre potenze vincitrici fu durante il conflitto di Suez nel 1956.
    Mi sembra che oggi Fr e GB seguano le stesse strategie … e il rischio è che si ottengano i medesimi risultati.

    Sono invece preoccupato per la mia Nazione: se l'Italia segue una precisa strategia risulta chiara proprio a pochissimi e io non sono tra quei pochi.

    Fare scelte di discontinuità non giova nè nell'immediato nè nel medio lungo termine.
    Era meglio defilarsi per mantenere una posizione che poteva richiamare la continuità qualora l'esito dovesse essere meno lineare dell'atteso. Occorre anche aspettarsi una nuova focalizzazione pan araba.
    Sicuramente la Turchia uscirà rafforzata e crescerà la sua influenza nell'area -Libia compresa- essendo un valido baluardo contro gli sciiti e avendo assunto posizioni in contrasto con la NATO.
    Interessante è poi l'asse Germania-Turchia che trae giovamento anche dalla forte presenza turca (3 milioni) in GE.
    Che bel quadro … mentre le menti sovrane Fr e GB ci trascinano in una guerra insidiosa i nostri competitor RU,GE,Turchia rafforzano le posizioni in tutte le zone dell'Eurasia Est nel medio oriente.

    Occorre inoltre considerare che se lo scontro si protrae troppo oppure se esso si geopardizza nel mediterraneo, rischiamo tutti di passare un prossimo autunno -in Italia- molto freddo … 120 milioni di giapponesi potrebbero scaldarsi col gas e petrolio il prossimo inverno e pertanto il prezzo di entrambi dovrebbe salire.

    Ora faccio a tutti voi una domanda: ma che cosa hanno combinato in Libia i francesi per voler andare anche da soli in questa avventura?

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    utente anonimo at |

    Salve, 
    questa è una bellissima domanda che mi ponevo anch'io da mente 'plebea' ..
    Istintivamente, io ho pensato alla loro presenza militare in Chad e in generale agli interessi FR (in crisi) nell'Africa centrale. Nel senso che (sperare di) spazzare via Gheddafi potrebbe essere nell'ottica FR una piccola ragione di tranquiliità per tutelare la loro presenza africana dati i migliorati rapporti tra Libia e Chad e le dichiarazioni del Presidente Deby sull'ormai inutile presenza FR , (a meno che la Francia non sia disposta ad impegnarsi finanziariamente a sostegno del progresso del paese)…
    Concordo peraltro con Silendo sulla sensazione fortissima che si proceda a vista, anche perché quello che non comprendo è: nell'ottica dei governi coinvolti nell'attacco, quale sicurezza per la capacità di proiezione in Africa può mai dare il caos libico? non capisco con chi pensino di poter interagire in caso di sconfitta del rais..gli insorti libici e i loro diversi rappresentanti a me appaiono più come un pericoloso casino 'libanese' (non in termini 'settari' ma di referenti politici che potrebbero rivelarsi eterogenei e rivali)…..
    Quanto al vantaggio che ne stanno traendo Russia e Germania  rispetto ai rapporti con l'Africa, concordo ancora.
    Ecco perché io ho avuto la visione di una reazione 'isterica':  l' insieme Africa si sta evolvendo velocemente nei suoi rapporti economici e politici a livello globale ed evidentemente  FR e GB non sanno più bene come prender la cosa: forse hanno cercato di approfittare di una sorta di occasione…(??)

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    utente anonimo at |

    giova senza dubbio a chi si è astenuto e a chi condanna…
    Cina in primis…

    Tutto il nord Africa destabilizzato… dove non bastavano i venti di libertà stranamente sviluppatisi all'unisono, serve un qualcosina di più…

    Show must go on

    #35

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    zavasax at |

    Premesso che mi pare una grave ingerenza sulla sovranità di una Nazione, che si giustifica solo per i molti interessi economici in campo (la Francia non avrebbe "scodinzolato" così rapidamente se non puntasse a far le scarpe all'ENI e alle molte altre società italiane, tedesche e turche che operano da anni in quei territori) sono dell'idea che stiamo facendolo con molte settimane di ritardo. Servivano forse accordi con i potenziali sostituti del Beduino e fino a qualche giorno fà, sembra non se ne fossero realmente individuati e ora che presumibilmente si è individuato l'interlocutore futuro che garantirà i contratti per gas e petrolio e la ricostruzione, ci si è buttati sull'osso libico; tant'è che anche noi, per non venir tagliati fuori dalla tavolata che fino ad oggi ci ha visto come ospiti favoriti, abbiamo dato il supporto delle basi.
    C'è da sperare che lo si riesca a centrare rapidamente e con lui si riesca a togliere dai costi tutta la sua geniade, perchè altrimenti ci siamo portati una bella guerra in casa, con il rischio di vederci piovere addosso (non sono proprio tranquillo che non abbia armi in grado di colpirci, visto che anni fà quasi le aveva e le tecnologie militari solitamente migliorano nel tempo) azioni terroristiche di vario tipo.
    Per quanto riguarda le ripercussioni economiche, dovremmo aprire un capitolo a parte e credo che potremo scrivere molte pagine: Eni, Impregilo, Bonatti, Danieli, Ravanelli ecc.

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    utente anonimo at |

    non voglio essere malizioso

    ma quella francese mi sembra un'azione di politica industriale

    in questo momento vi è una battaglia economica tra francia e italia con risvolti extraterritoriali

    buona domenica

    jolly

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    giovanninacci at |

    beh, in alternativa a tutto questo si poteva fare una bellissima cyberwar. E dal canto nostro avremmo potuto lanciarci in meravigliosi discorsi e considerazioni sulla sua "natura" e sulla sua condotta…

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    Silendo at |

    Diciamo, sinteticamente, che la Francia lavora per inserirsi politicamente ed economicamente in un vuoto che si è aperto in Nord Africa.
    Per l'Italia adesso è fondamentale evitare che ciò avvenga.

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    utente anonimo at |

    Non c'entra niente, ma quando penso che si afferma ancora,  autorevolmente, che Ustica fu causato da una bomba posizionata nel bagno….
    Linus

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    Silendo at |

    Gio' :))

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    giovanninacci at |

    Comandi, Vate.
    (…ho capito: 50 piegamenti sul braccio destro, 50 sul sinistro e altri 50… senza mani)

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    utente anonimo at |

    Forse non tutti hanno capito che il casino iniziato in Libia è stato fatto per escludere la Cina dal succolento Medio-oriente.

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    Silendo at |

    No, Gio'… non era un rimprovero, anzi…. 😀

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    giovanninacci at |

    noooo… cavolo ho già fatto i 150 piegamenti :(((
    (non ti dico cosa mi sono dovuto inventare per gli ultimi 50… )

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    utente anonimo at |

    cosa c'entra la Cina con la Libia?

    Looser

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    utente anonimo at |

    tanto per gradire … limitandoci a qualche "testatina"

    … sono stati evacuati dalla Libia ben 30.000 (dicasi trentamila) cinesi impiegati da 27 aziende cinesi: come dire, oltre 1.000 cinesi in media per azienda. Sono stati impiegati degli aerei di trasporto partiti dalla remota Regione autonoma del Nord Ovest cinese di Xinjiang che è sei volte più grande dell’Italia. L’operazione è stata appoggiata dalla nave Xuzhou, felicemente di stanza dal 2008 in Medio Oriente, ad Aden,  in un Yemen in rivolta.



    E’ inutile dire che il trasferimento  si è svolto in maniera perfetta tanto da ricevere l’encomio solenne dei media cinesi che l’hano definita “la più grande operazione nella storia della Cina a tutela dei nostri cittadini, fuori dalla Cina”. Certamente quella che una volta era la “lontana Cina”, la “tigre asiatica”, oggi è la padrona di casa nel Mediterraneo dove domina  i porti container di Smirne in Turchia, del Pireo e del Salonicco in Grecia, le infrastrutture del Canale di Suez e dell’Algeria e soprattutto il nuovissimo porto container di Tanger – Med che, una volta completato, avrà la capacità di sette milioni di passeggeri, di 5 milioni di container e di 700.000 camion: cifre da far impallidire il glorioso porto di Rotterdam e gli stessi porti di Los Angeles e di Long Beach i più grandi degli USA. Il Mediterraneo è l’area di maggiore sviluppo economico del mondo, dopo la Cina e grazie alla Cina.  I 30.000 cinesi in Libia sono un piccolo assaggio della presenza cinese nel Mediterraneo.  Viene spontaneo chiedersi cosa rappresentino i porti container della Sicilia nella strategia mediterranea. La risposta è chiara e netta: non esistono. Ma come, direte voi, ci parlano tanto della importanza strategica della Sicilia nei trasporti mediterranei, nella famosa “autostrada del mare” e adesso scopriamo che questa autostrada ha un forte marchio cinese!






    Ma c’è un’ altra notizia non meno importante che riguarda la  strategia cinese nel Mediterraneo attraversato dalla rivolta libica. Il 26 febbraio, la Cina ha votato a favore della risoluzione dell’ONU con la quale si sono imposte delle sanzioni alla Libia di Ghaddafi e si è deciso di effettuare una inchiesta sui crimini di guerra commessi dal Colonnello. Una decisione che non ci meraviglierebbe affatto se la Cina fosse uno Stato democratico e liberale e fosse rispettosa dei diritti umani. Lo sarà un giorno. Intanto inizia a rendersi conto in quello che fu il Mare Nostrum, che la mancanza di democrazia ha dei costi molto alti non solo a livello umano ma anche a livello economico. All’interno della Cina,  la tensione inflattiva ha già raggiunto il 5% in un Paese in cui il 30% viene speso in derrate alimentari, sopratttutto a causa dell’aumento delle materie prime che incidono pesantemente sullo sviluppo sostenuto di cui la Cina ha assolutamente bisogno se vuole estendere lo sviluppo attuale alle altre Regioni ed evitare potenziali rivolte per “contagio” nei prossimi anni.

    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/esteri/118817/rivolta-libia-cina-mediterranea.htm

    Finirà male comunque, per gli Usa. Ma molto bene per la Cina». Il nostro interlocutore è di casa in Africa «Sa quando ho capito che andavamo al disastro?» Non vedo l'ora di saperlo, «Quando il vostro capo dell'Aise, il generale Adriano Santini, il 2 febbraio, è andato al Copasir a dire che la Libia era al sicuro.

     
    http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1704261&codiciTestate=1

    Jolly

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    utente anonimo at |

    La Cina ha una sapienza strategica millenaria…

    propongo ai Maestri di questo appassionante blog la rilettura del presente alla luce dei "36 Stratagemmi" 

    Buon lavoro

    Fabiola

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    utente anonimo at |

    Che l'Italia sia sotto assedio con questa azione FR per ciò che riguarda gli interessi in Libia  e che la FR stia approfittando dell'occasione per condurre un po' di guerra economica appare chiaro, ma che si punti anche ad estromettere i cinesi no (secondo me).
    Perchè:  A) se si volessero estromettere i cinesi dall'Africa si dovrebbe bombardare quasi l'intero continente  B) quanto all'articolo citato da Jolly : i cinesi stanno investendo tantissimo sull'Italia come porti del Mediterraneo, anche a Catania (!) dove vorrebbero realizzare una propria piattaforma per le merci…non direi che andargli a rompere in Libia ( e poi chissà dove) sia una strategia intelligente…se FR & soci l'avessero scelta anche per questo obiettivo, beh….direi che gira droga pesante, tra questi signori…  

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    Verticalpoint at |

    Chiedo scusa per il mio intervento che potrebbe sembrare fuori luogo ma…
    HO MOLTO APPREZZATO L'INTERVENTO DI POLITI QUESTA SERA NELLO SPECIALE DEL TG1 SULLA CRISI LIBICA. IL POLITI ASSERIVA CHE I SERVIZI NEGL'ULTIMI TEMPI HANNO FOCALIZZATO LA LORO ATTENZIONE NEL CARPIRE SEGRETI, FACENDOSI PASSARE SOTTO IL NASO BEN 7 RIVOLUZIONI. 
    Secondo sono parole sante…..a buon intenditore …… !

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    marco.castellaro at |

    Vorrei segnalare ai partecipanti alla discussione questo interessante articolo, che, proprio qs mattina, ho letto.
    Soprattutto, appare interessante notare come, ormai, è indiscutibile ritenere l'intervento in Libia come una (scusate il termine) "tafazzata", che, quasi certamente, porterà a delle conseguenze nn proprio gradevoli. 
    http://www.debka.com/article/20786/

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    Silendo at |

    Carissimo Vertical, buongiorno.
    Quello che segue è un discorso generale e non una critica a te o ad altri.
    Mi domando: ma se i Servizi non lavorano sui segreti che esistono a fare?
    Credo che sia importante intendersi in primo luogo sulla mission dell'Intelligence anche perchè troppo spesso a tali apparati  viene rimproverato tutto ed il suo contrario.
    Durante il conflitto in Iraq, ad esempio, molti (…) rimproveravano ai Servizi di non aver saputo penetrare correttamente la leadership iraqena. Rimproveravano, in parole povere, di non aver carpito i segreti. Aggiungo di più: si rimproverava all'intelligence di essersi troppo concentrata sui grandi scenari!
    Idem per il terrorismo. Quante volte i Servizi sono stati criticati per non aver carpito i segreti di Al Qaeda???
    Adesso l'accusa sembra opposta: troppi segreti e pochi "scenari".
    Alcune volte si rimprovera all'Intelligence di lavorare troppo sulle fonti aperte, altre volte si rimprovera di lavorare troppo poco sulle fonti aperte.
    Confesso che sono un po' perplesso con questo modo di procedere. Sicuramente molto mediatico ma poco "evidence-based"*.
    A mio modestissimo parere i Servizi devono lavorare principalmente sui segreti altrimenti che differenza c'è tra un apparato di Intelligence ed un centro-studi??? E' fin troppo ovvio che l'analisi del contesto, del quadro generale, sia essenziale ma rimproverare all'Intelligence di essersi concentrata troppo sui segreti è come rimproverare ad un banchiere di essersi concentrato troppo sui soldi o ad un attaccante di essersi fissato con la porta avversaria.
    Semmai il punto è un altro. E cioè che l'Intelligence, in generale, tende a lavorare troppo sulla current e poco sull'estimative. Che è una cosa un po' differente… 😉

    Credo inoltre che sia arrivato il momento di sottolineare che l'Intelligence è SOLO uno degli apparati che deve informare il governo ed il suo ruolo è quello di fornire al decisore una parte della "conoscenza", non tutta e su tutto.
    Ad esempio, negli eventi libici mi domando quale sia stato il ruolo degli Esteri? Quale quadro di situazione è arrivato, se è arrivato, dalla Farnesina? Quale informazioni sulla situazione socio-politica?
    Le reti diplomatiche non servono solo per fare party in piscina… Wikileaks docet. 

    * a proposito: chi non ha previsto sette rivoluzioni? L'AISE? La CIA? L'MI6?

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  23. avatar
    utente anonimo at |

    "Le reti diplomatiche non servono solo per fare party in piscina… "

    :)))))))))))

    barry lyndon

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    utente anonimo at |

    Caro Silendo, prendendo atto di quanto giustamente precisato, ho invece la "sensazione" che il decisore punti unicamente all''intelligence (AISI e AISE) per attingere informazioni utili alle proprie analisi, di fatto "ignorando" altri apparati ben strutturati e storicamente efficienti. A mio parere diventa così plausibile ma non giustificabile che in alcuni casi ci si riduca a fare "piscina party". Però credo che la mancanza  non sia solo del decisore ma anche di chi dovrebbe far valere questi apparati "terzi"; ogni tanto la voce grossa (non ingerenza), quando ispirata da dati di fatto,  premia.

    Dalton

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    utente anonimo at |

    esatto la diplomazia e la politica avrebbero dovuto (a posteriori eh) preparare differenti scenari futuri: su basi delle informazioni parziali passate dall' intelligence, che ipoteticamente avrebbe anche potuto fornire informazioni importanti, che potrebbero essere state ignorante dai policy makers e dagli studi strategici. La previsione e la lungimiranza a mio parere sono caraterreistiche maggiormente determinanti nei decisori politici e diplomazia più che nei servizi d intelligence.

    In risposta a giovanacci….non per fare polemica certamente:
    per quanto ne sappiamo non è detto che cyber operazioni di supporto non siano state effetuate .
    Potrebbero rientrare ad esempio a lato delle operazioni di electronic warfare citate qui
    http://www.navy.mil/search/display.asp?story_id=59195
    comunque sicuramente la libia dal punto di vista informatico  non penso offra grandi obiettivi sensibili
    ; ))

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  26. avatar
    Silendo at |

    Caro Dalton, andando al dunque sai come vedo la nostra situazione?
    Il nostro sistema di governo è orientato – storicamente sia chiaro – verso il breve termine. E' reattivo e non pro-attivo, si gestiscono le crisi più che sfruttrare le opportunità.
    Non è sempre così e non è così per tutti gli apparati che compongono il governo ma l'impostazione è, ahimè, questa.
    Anche nell'approccio del decisore verso la funzione intelligence emerge tale impostazione. In Italia sembra che i Servizi servano principalmente, se non solamente, a lanciare allarmi. I famosi warnings. Tattici, tra l'altro.
    Attenzione: il terrorista Tizio attaccare la città A nel giorno X!
    Attenzione: il giorno X scoppierà una rivoluzione nel Paese Alpha!
    Se non lanciano allarmi in tempo vuol dire che i Servizi hanno fallito. 
    Questa è un'impostazione da Guerra Fredda ed è superata!
    I Servizi d'Intelligence, soprattutto nel XXI secolo, sono un assett strategico ed assieme a tutti gli altri apparati del governo ciascuno secondo le proprie capacità, dovrebbero servire soprattutto ad elevare il livello di conoscenza (strategica) del decisore.
    A me pare, invece, che il sistema di governo, nel suo complesso, sia invece orientato in altro modo.

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  27. avatar
    utente anonimo at |

    grande Sil: in poche righe hai pittato* perfettamente la situazione!   ;))

    barry lyndon

    pittato: da "pittare"; termine tecnico utilizzato esclusivamente da una ristretta cerchia di persone, originarie di una certa area geografica, che significa "dipingere, disegnare, delineare i contorni" 😀

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  28. avatar
    Silendo at |

    :))

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    Sertorio at |

    Leggendo con molta attenzione i vari commenti, tutti molto interessanti, su questa delicatissima questione, vorrei aggiungere un modesto contributo, in forma di citazione, a supporto della tesi del padrone di casa.
    La traggo da "Securing the State" (pagine 46-47) di David Omand, testo consigliato dallo stesso Silendo in questo blog, e riguarda un "mantra" dell'intelligence britannica, la distinzione tra segreti e misteri.
    "Un segreto è un'informazione che esiste, nonostante possa essere attentamente nascosta e protetta, ma che almeno in teoria può essere scoperta da un'agenzia di intelligence efficace. Le caratteristiche di sistemi d'arma, le dislocazioni di formazioni militari e di rampe missilistiche, il nome reale di un terrorista sono alcuni esempi.
    Un mistero è un'informazione altamente desiderabile concernente intenzioni non ancora "cristallizzatesi"  in decisioni oppure concernente previsioni sull'esito di eventi che non sono ancora avvenuti. Quindi se un dittatore ordinerà alle sue forze di invadere un paese confinante la prossima settimana, se una folla deporrà un dittatore, se un gruppo terroristico cercherà di sviluppare armi chimiche, sono tutte questioni su cui non ci sono risposte basate sui fatti, ma su cui l'intelligence riceverà pressioni per fornire le proprie valutazioni e perciò il destino di nazioni e di regimi potrebbe essere incerto.
    La scoperta e la valutazione dei segreti è chiaramente il compito principale degli apparati di intelligence. Dovrebbero questi anche dare giudizi sui misteri, se per definizione non ci può essere un prodotto di intelligence definitivo su queste questioni?(…)
    I governi di Stati Uniti e di Gran Bretagna si aspettano che i loro organismi di valutazione di intelligence strategica facciano un tentativo nel presagire i misteri nei casi in cui questi siano rilevanti per le principali questioni politiche, ma puntualizzando chiaramente (più chiaramente di quanto sia stato fatto nel caso delle armi di distruzione di massa irachene nel 2002) quando i giudizi formulati si basano sulle valutazioni passate, sull'esperienza e l'intuito e non su specifiche e aggiornate informazioni di intelligence strategica."

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  30. avatar
    Silendo at |

    Sertorio carissimo… 😉

    A proposito di interrogativi sul senso dell'intervento il Libia: Globaldashboard, ed il Wall Street Journal.

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  31. avatar
    utente anonimo at |

    Citazione assolutamente precisa da un testo che ho trascurato mio malgrado.  Grazie Sertorio, sarà lo spunto per leggero quanto prima !! 

    @ barry lyndon : buona parte della Toscana centrale non mi pare "una ristretta cerchia di persone"  ;))))))

    Lush

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    Silendo at |

    Grandissimo testo quello di Omand :)

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    utente anonimo at |

    @lush

    ero sarcastico nell’individuare l’ampiezza della “cerchia di persone”… e cmq il mio riferimento geografico era a ben altra area!! 😉

    barry lyndon

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    Silendo at |

    … e CHE area direi…. ;))

    Sempre restando in tema: l'analisi dell'IISS!

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    utente anonimo at |
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  36. avatar
    utente anonimo at |

    Possibile che la nostra strategia politico militare sia così paradossalmente improvvisata? Sono io che non ci sto capendo niente o effettivamente sono i nostri vertici politici militari in preda alla confusione? continue accelerazioni e inversioni di marcia…non esiste un piano chiaro e visibile…
    o forse è la solita strategia che ci caraterizza del ondivagare, "del colpo al cerchio e di uno alla botte", in attessa di schierarci con il vincitore? O effettivamente stiamo brancolando nel buio?
    Nell'ipotesi "migliore" nel caso intervento occidentale portasse ad una rapida conclusione del conflitto con la vittoria dei ribelli, comunque perderemmo molto probabilmente gli accordi energetici preferenziali con la libia, sostituiti probabilmente da Francia e Inghilterra e l'eni tagliata fuori dal grande gioco.
    Nel caso di una paralisi del conflitto e una suddivisione della libia ci troveremmo di fronte ad una zona ad alta instabilità e senza un vero amico dall altra sponda del mediterraneo.
    Se Gheddafi riuscisse a sopravvivere e rimanesse dovè saremmo tagliati fuori comunque dai gioci, poichè non penso che il rais ingoierebbe tanto facilmente il rospo del "tradimento" italiano.
    Ci sono altri scenari possibili?
    Comunque vada sembra che per l' Italia il ruolo nel mediterraneo sia destinato ad essere sempre più marginale….

    StudRelaz.

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    Silendo at |

    Caro Studente, che i contratti ENI siano in pericolo in caso di cacciata di Gheddafi è tutto da vedere. Certamente i rapporti dell'Italia con una nuova leadership saranno tutti da costruire, I think… 😉
    Riguardo alle nostre strategie preferisco non esprimermi. Di fatto siamo un Paese che sulla scena internazionale conta sempre meno e sempre meno riesce ad agire con efficacia.

    Reply
  38. avatar
    utente anonimo at |

    Dopo le affermazioni di Aberto Sordi ieri sera a Porta a Porta, ho deciso che restituisco il passaporto alla questura e divento apolide.

    XXL

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    utente anonimo at |

    Vorrei proporvi di analizzare (voi siete più bravi di me) le posizioni dei nostri decisori i quali dovrebbero prendere le decisioni sulla base delle info dei Servizi.
    A me pare che la situazione interna italiana sia troppo "balcanizzata" per cui i "decisori" sono -per motivi diversi- tutti "paralizzati". Dopo la sostituzione dell'Ammiraglio al ex SISMI mi sembra che i Servizi si guardino bene dal presentare rapporti "avventati" ai "decisori". 
    Ma invece di andare dietro ai cisalpini non potevamo accettare una sconfitta geopolitica e metterci a lavorare per cambiare di nuovo l'ipotetico nuovo regime FR in Libia?
    Qualche lettore sopra ha citato un autore cinese … ma "Il Principe" ce lo siamo proprio dimenticato?
    Ammesso che i cisalpini riescano ad installare un loro regime quanto credete che esso duri?
    Pol Plot non aveva studiato alla Sorbona?  Q.E.D.

    Invece credo di una certa misteriosa rilevanza è il dissidio tra Putin e il Presidente russo. Normale?
    Non proprio. Disinformazione? Forse. Ma come la leggete voi la posizione (duale) russa?

    Reply
  40. avatar
    utente anonimo at |

    @XXL

    ma come…nn sei fiero ed orgoglioso del margellone nazionale? nn sei colpito dalle sue acute osservazioni? nn sei attratto dal suo ineguagliabile carisma? nn sei impressionato dall’imponenza della sua statura (intellettuale, intendo)? nn sei catturato dal suo brillante eloquio?………..rifletti, prima di abbracciare la condizione di apolide!!
    :)))))))))). barry lyndon

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  41. avatar
    Silendo at |

    #39, perdonami… perchè accettare una sconfitta quando ancora non lo è :)

    Su Putin e Medvedev credo si tratti del gioco delle parti.

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    utente anonimo at |
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    utente anonimo at |

    sempre su posizione Russia in merito a Lybia:

    "Russian President Dmitry Medvedev told his U.S. counterpart Barack Obama on Thursday that an overriding priority for the international community in Libya was to prevent civilian deaths.

    The two presidents also discussed Russia's admission to the World Trade Organization and European missile defense."
    (http://en.rian.ru/russia/20110324/163188859.html)

    "also" è bellissimo.

    S.

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    utente anonimo at |

    Sul piano politico praticamente i cisalpini non ci vedono. I sassoni e i cisalpini vogliono usare le basi in Italia (una sorta di foresteria …) ma non contiamo quasi nulla.
    Sul fronte militare … non ho molte notizie accurate sicchè non posso dire nulla.
    Il mio ragionamento pate dalla considerazioni di Machiavelli: è difficile governare un popolo che è stato -nel bene o nel male- governato da uno che è durato 40 anni.
    E' il tempo enorme. Che cosa succederà quando le ment sovrane cisalpine avranno installato un nuovo governo? Dopo qualche mese (<1 anno) i libici rimpiangeranno il governo precedente e le nostre operazioni coperte protrebbero aiutare in quel senso.
    Poichè i cisalpini dovrebbero "installarsi" in loco per ben governare (Machiavelli docet) mi sembra che le probabilità che l'operazione vada a finir male nel medio lungo termine sia piuttosto alta.

    (Sto per finire …) Allora mi domando: che senso ha partecipare? 

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    Silendo at |

    Da Corriere.it, di Guido Olimpio:

    "WASHINGTON – La Nato, senza l’aiuto americano, ha dei problemi. Il comando alleato ha chiesto agli Usa di partecipare almeno fino a questa notte agli attacchi contro le forze libiche. Non solo. Una fonte statunitense ha rivelato che la richiesta riguarda espressamente l’impiego delle cannoniere volanti Ac 130H, dei caccia-carri A 10 e degli Av 8. Ossia di quel tipo di aerei adatti a distruggere blindati e veicoli impegnati da Gheddafi nella sua offensiva a Est.
    MALTEMPO – Prendendosela con il maltempo, la Nato ha sostenuto che i suoi aerei non sono stati in grado di colpire con efficacia il nemico. E diverse fonti hanno ammesso che grazie a questa particolare situazione – nubi e assenza delle cannoniere – i lealisti si sono ripresi il territorio perduto.
    LE DUE FASI – L’intera storia dimostra le contraddizioni – a volte imbarazzanti – di quanti hanno aderito alla spedizione in Libia. Nessuno è immune da responsabilità. Gli Usa sono stati determinanti nella prima fase – neutralizzando l’apparato missilistico libico – e nella seconda fase quando hanno colpito le unità terrestri di Gheddafi con le cannoniere volanti. Raid letali che hanno favorito i ribelli nonostante la loro totale impreparazione.
    IL COMANDO – Quando poi, nella terza fase, il comando è passato nelle mani della Nato la situazione sul terreno è mutata. Gli alleati disposti a sparare sono la minoranza e i jet a disposizione sono pochi. Così i lealisti hanno sbaragliato senza fatica gli insorti riprendendosi quello che avevano perso in Cirenaica. Un successo che è coinciso con il ritiro dal teatro delle cannoniere volanti: il Pentagono le ha messe in «stand by», pronte a muovere in caso di necessità. Una decisione legata sia alla volontà di Washington di ridurre l’impegno nel conflitto che dalla posizione di molti alleati contrari ad una distruzione dell’apparato militare del colonnello. Con il fine settimana, gli Usa hanno richiamato un buon numero di unità aeree e navali continuando a garantire un supporto logistico e l'intelligence.
    TATTICA – Il raìs, intanto, è corso ai ripari. Sostituendo i mezzi militari con jeep civili, nascondendo i tank nei centri abitati, cercando di mimetizzare il più possibile i pick up. A volte c’è riuscito, in altre meno. Le foto arrivate dalla Cireanica mostrano mezzi piazzati sotto gli alberi e ridotti a carcasse. Oppure camioncini armati all’ombra di edifici.
    I MASSACRI – I Grandi si sono imbarcati in un’altra guerra senza definire bene gli obiettivi e senza unanimità. Intanto Gheddafi massacrava gli abitanti di Misurata, Zintan, Zawiya. Persone inermi. Se doveva essere un intervento “umanitario” è riuscito in parte. Delle città libiche solo Bengasi e Tobruk ne hanno beneficiato. Non potendo arrivare fino a Tripoli la Nato – o una parte di essa – vuole congelare il conflitto per avviare un negoziato. Se i ribelli corrono troppo non li aiutiamo. Se stanno per soccombere ci muoviamo. Regole di gioco che non dispiacciono neppure al colonnello. Lui è convinto che in queste condizioni possa resistere a lungo, gli alleati scommettono invece sulla sua resa, anche se qualcuno non si dispiacerà se dovesse rimanere."

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    Silendo at |
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    utente anonimo at |

    Caro Silendo, mi pare ingeneroso anche solo pensare che da Tripoli non siano arrivati alla Farnesina ( e da qui ai vari Palazzi) quadri aggiornati sullo sviluppo della situazione. Si potrà obiettare sulla qualità/quantità del materiale transitato, non mi spingerei a dubitare " se è arrivato". D'accordissimo sulla considerazione relativa ai party in piscina, anche se alla prova dei fatti credo che di party a Tripoli non ce ne siano poi tanti. E se proprio dai party uscisse qualche utile informazione tanto meglio, pare che nell'Africa subsahariana siano altri paesi ad organizzare eventi conviviali settimanali, e che i risultati paghino. Perchè in fondo la protezione dei connazionali e degli interessi italiani all'estero nelle aree di crisi pone al vertice della struttura periferica proprio l'Ambasciatore, che tra l'altro ci mette la faccia.
    Tutto ciò proprio in linea con la valutazione da te espressa – e che condivido in pieno – sui compiti assegnati agli apparati d'informazione e sulla diversa importanza assegnata all'analisi dei fatti correnti e delle linee di tendenza ad orizzonte più ampio.
    CaioDecimo

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    Silendo at |

    Caio, mi spiego meglio.
    Non so che tipo di info/analisi sia arrivata al Ministero dalla rete diplomatica. Mi premeva però evidenziare che non è solo l'intelligence a dovere informare/aggiornare/analizzare, anzi…
    In occasioni come questa sui mass-media si parla (quasi) sempre e (quasi) solo dei Servizi dimenticandosi del ruolo chiave di altre amministrazioni 😉

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    utente anonimo at |

    Concordo completamente con questa tua affermazione, il sistema d'informazione e' piu' esteso rispetto ai soli servizi d'informazione, e per quanto poco elegante sia l a'utocitazione, ricordo di avere partecipato attivamente a questo forum con il mio primo post che toccava esattamente questo argomento.
    Il primo punto di forza di questo forum e' l'elevato livello scientifico nella trattazione degli argomenti, e di cio' sei certamente tu, caro Silendo, il primo creditore. Le tematiche legate al mondo dell'informazione d'interesse per la tutela degli interessi nazionali vengono spesso affrontate con superficialita', attraverso una lente "cinematografica" ( alla 007 tanto per capirsi). Il materiale che alimenta questo forum e' d'altra pasta: piu' fatti e meno chiacchiere, una selezione accurata delle fonti (che' per fare l'OSINT non bastano le forbici e qualche giornale, o il copiaincolla), recensioni di buone letture.
    E allora per tornare al tema di questo post: dov'e' la strategia? Che l'Italia non possa decidere da sola e' evidente. Il sistema di relazioni internazionali nel quale siamo inseriti prevede una pluralita' di organismi multilaterali ( ONU, NATO, UE..) che richiedono un nostro approccio conforme. Le consultazioni sono gia' avvenute in diversi ambiti ( incluso il bilaterale, il PdR era negli USA nei giorni scorsi, l'agenda era stabilita da qualche tempo ma l'attualita' poi prevale su tutto). Eppure da piu' parti giunge un lamento legato alla mancanza di chiarezza sui reali obiettivi. Se ci puo' consolare neppure gli USA pare abbiano una linea chiara e conosciuta. Situazione fluida si dice in questi casi, vero?
    CaioDecimo

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    Silendo at |

    "ricordo di avere partecipato attivamente a questo forum con il mio primo post che toccava esattamente questo argomento"

    Ricordo bene :)

    "Se ci puo' consolare neppure gli USA pare abbiano una linea chiara e conosciuta. Situazione fluida si dice in questi casi, vero?"

    Esatto…

    "Il primo punto di forza di questo forum e' l'elevato livello scientifico nella trattazione degli argomenti"

    Ti ringrazio. Sei gentilissimo :)

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    Silendo at |
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    utente anonimo at |

    Sentite…non si parla di party in piscina così…niente facilonerie..parlo di casi vissuti in prima persona…provate a fare un party in piscina a Riyad tipo…il 2 giugno…data buttata li…e poi vista la copertura diplomatica e il caldo…li diciamo un must ma a Giugno è caldo caldo…si bevacchia alla grande…beh…di notizie ne vengono fuori…si parla…si discute…ma non crediate che spunta uno con le bolgette con le fasce rosse e la scritta top secret…però ora nello scherzo…ci sono piscine e piscine…però dire dalla farnesina arriva….beh alla farnesina arriva pochino pochino…nel senso i canali…della farnesina puri…ci si dice poco…a mio parere molte critiche c mosse nei confronti degli apparati di intelligence dovrebbero essere focalizzate su tutto il "sistema" MAE e ambasciate e similia…ecco li si pensa tanto solo al party e poco al contorno…tanto ci sono "quelli là…" e vi posso garantire che la collaborazione è sempre minima…si mal sopportano…gli altri fanno sistema…e i cisalpini alla grande…il tutto si mescola si fonde noi…boh…siamo dei "puristi" io di qua tu di là…io non rompo te tu nn rompi me…ma ovviamente non è sempre così…per me i party in piscina sono meravigliosi e erano l'unico modo per scroccare un drink nell'assolata arabia 😉

    FOLGORE (stanco e assonnato…)

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    Silendo at |

    Messaggio recepito: non parlerò mai più male dei party in piscina!!!

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    utente anonimo at |

    Cisalpino significa "al di qua delle Alpi" e corrisponde grosso modo alla pianura padana.
    Non capisco perchè un anonimo parla sempre di cisalpini riferendosi ai francesi.
    I Galli cisalpini erano i barbari stanziati su questo territorio prima dell'arrivo dei Romani.
    Per caso è un lapsus freudiano che allude al tentativo di nuova colonizzazione, economica, francese ?
    Linus

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    Silendo at |

    Linus, le tue precisazioni a volte mi fanno morire :))
    Dai, su…l'importante è capire il significato ed il concetto 😉

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    giovanninacci at |

    Ok, ma ora non mettiamoci a dare definizioni dei "trans-alpini" eh…

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    utente anonimo at |

    silendone, stavolta non era tanto per fare il pelo nell'uovo… abbiamo rischiato di avere nuovi galli cisalpini sotto forma di Lactalis ….
    sono convinto che il dotto anonimo non se la prenderà
    Linus

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    Silendo at |

    Mi sembra che qualche danno i galli in questione ce l'abbiano già fatto… ahimè… e non riguarda Lactalis…

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    utente anonimo at |

    Silendo ….ti riferisci alla testata che un giocatore francese diede ad uno italiano?
    Il Pulcino

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    Silendo at |

    Assolutamente…. 

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    utente anonimo at |

    Trans o Cis … sono sempre non italiani. A proposito … tutti sicuri che non ci siano davvero i "cisalpini" al di qua delle Alpi?

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    Silendo at |

    "Libia, un'altra guerra lampo mancata" di Gian Micalessin (Il Giornale)

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