Il professore ha centrato perfettamente l'argomento, l'unica coa che mi spaventa é che 100 milioni di affamati saranno alla mercé dei vari gruppi terroristici che aldilà del collante religioso faranno i propri interessi economici e affaristici a danno di tanti disperati e contro il nemico per eccellenza l'occidente. Per loro non sarà diffiicile , basterà indicare il benessere europeo ed americano come unico responsabile delle loro miserie….
Secondo me l'analisi del professore è un po astratta e non tiene conto della realtà concreta di quei paesi, che vivono da sempre nella povertà e che quindi dell'aumento del 20 per cento dello zucchero neanche se ne sono accorti dato che nelle zone rurali non ci sono supermercati e si vive di baratto. E' evidente che le proteste nello stesso tempo in tunisia e in algeria sono state organizzate a tavolino sulla falsariga degli episodi verificatisi ultimamente a Londra, a Roma e in Grecia (a cui è stato dato evidente risalto mediatico). L'elemento incerto è solamente chi sia la mente e l'organizzatore di tali proteste.
A nessuno è venuto in mente che ci ppotrebbe essere un islam radicale interessato a destabilizzare quei paesi perché "troppo moderati" e tutto sommato immuni da al qaida?
Caro Silendo,
mi piace tanto il tuo sito,senza dubbio di alto livello ed estremamente interessante, ma…. ogni volta che si parla di islam…le analisi che vengono fatte diventano semplicistiche e ridondanti.
Il Pulcino
Sì. E secondo me è la stessa che ha organizzato gli attentati alle Chiese in Egitto e in Iraq. E' l'islam radicale (al qaida et similia) che vuole destabilizzare paesi islamici moderati (Egitto, Tunisia, Algeria, Iraq) per arrivare al potere. E sta abilmente facendo passare questi episodi come proteste "per il pane" per giustificare (anche davanti all'occidente) eventuali atti sovversivi più o meno prossimi.
anonimo, c'è una bella differenza concettuale tra mettere una bomba in una chiesa e organizzare rivolte giovanili a tunisi. nel primo caso può riuscirci un gruppo modesto, mentre nel secondo occorrono mezzi e capacità rilevanti. gli islamisti possono essere interessati a questi fatti, ma ciò non significa che ne siano i registi.
Linus
Il professore ha centrato perfettamente l'argomento, l'unica coa che mi spaventa é che 100 milioni di affamati saranno alla mercé dei vari gruppi terroristici che aldilà del collante religioso faranno i propri interessi economici e affaristici a danno di tanti disperati e contro il nemico per eccellenza l'occidente. Per loro non sarà diffiicile , basterà indicare il benessere europeo ed americano come unico responsabile delle loro miserie….
ALBATOR
Indubbiamente, caro Albator, la cosa ha aspetti rilevanti anche per la nostra sicurezza nazionale.
Secondo me l'analisi del professore è un po astratta e non tiene conto della realtà concreta di quei paesi, che vivono da sempre nella povertà e che quindi dell'aumento del 20 per cento dello zucchero neanche se ne sono accorti dato che nelle zone rurali non ci sono supermercati e si vive di baratto. E' evidente che le proteste nello stesso tempo in tunisia e in algeria sono state organizzate a tavolino sulla falsariga degli episodi verificatisi ultimamente a Londra, a Roma e in Grecia (a cui è stato dato evidente risalto mediatico). L'elemento incerto è solamente chi sia la mente e l'organizzatore di tali proteste.
A nessuno è venuto in mente che ci ppotrebbe essere un islam radicale interessato a destabilizzare quei paesi perché "troppo moderati" e tutto sommato immuni da al qaida?
Buonasera Anonimo. Quindi ritieni che dietro ci sia una pianificazione, una mente. Giusto?
Caro Silendo,
mi piace tanto il tuo sito,senza dubbio di alto livello ed estremamente interessante, ma…. ogni volta che si parla di islam…le analisi che vengono fatte diventano semplicistiche e ridondanti.
Il Pulcino
Sì. E secondo me è la stessa che ha organizzato gli attentati alle Chiese in Egitto e in Iraq. E' l'islam radicale (al qaida et similia) che vuole destabilizzare paesi islamici moderati (Egitto, Tunisia, Algeria, Iraq) per arrivare al potere. E sta abilmente facendo passare questi episodi come proteste "per il pane" per giustificare (anche davanti all'occidente) eventuali atti sovversivi più o meno prossimi.
Caro Pulcino, ti ringrazio.
Sull'Islam (come su qualunque altro argomento) ben vengano suggerimenti ed indicazioni 😉
anonimo, c'è una bella differenza concettuale tra mettere una bomba in una chiesa e organizzare rivolte giovanili a tunisi. nel primo caso può riuscirci un gruppo modesto, mentre nel secondo occorrono mezzi e capacità rilevanti. gli islamisti possono essere interessati a questi fatti, ma ciò non significa che ne siano i registi.
Linus
Sulla situazione in Tunisia: http://www.foreignpolicy.com/articles/2011/01/12/the_sick_man_of_the_middle_east
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=13-01-2011&pdfIndex=53
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=13-01-2011&pdfIndex=56
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=13-01-2011&pdfIndex=57
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=13-01-2011&pdfIndex=58
Vi segnalo anche questo,dal Foglio http://www.ilfoglio.it/soloqui/7342
V.
Sil, guarda pure questo.