20 Responses

  1. avatar
    Jackallo at |

    "La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. […]"

    .. e vai con i brividi..!
    VIVA L'ITALIA..!

    Reply
  2. avatar
    Jackallo at |

    Il occasione del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate” il Senatore Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica e Comandante delle Forze Armate, ha inviato il seguente messaggio alle Forze Armate:

    “Il 4 novembre di 92 anni fa aveva termine il Primo Conflitto mondiale e si completava il grande disegno dell’Italia unita.
    Oggi, all’Altare della Patria, a nome di tutti gli italiani, renderò il mio deferente omaggio a tutti coloro che sono caduti per costruire un’Italia libera, democratica e prospera.

    In quel momento di commosso raccoglimento, il mio pensiero andrà in particolare ai tanti giovani che, anche recentemente, hanno perso la vita mentre assolvevano il proprio compito nelle missioni di pace.
    Il loro ricordo così vivo e doloroso in tutti noi ci deve indurre non a desistere ma a persistere nel nostro impegno, a moltiplicare gli sforzi, anche per onorare la memoria di quei ragazzi e dare il significato più alto al loro sacrificio, che altrimenti sarebbe stato vano.

    Nell’attuale periodo storico di profondi mutamenti e drammatiche trasformazioni che mettono in pericolo i valori fondanti della nostra società e il nostro stesso benessere economico e sociale, nessun Paese libero e democratico può sottrarsi al dovere di contribuire alla stabilità e alla sicurezza della comunità internazionale.

    Le Nazioni Unite, l’Alleanza Atlantica, l’Unione Europea sono interpreti e strumenti operativi di questo dovere condiviso.
    Ed è nel quadro dei dispositivi di intervento messi in campo da queste istituzioni e sulla base di decisioni consensuali assunte nell’ambito dei loro organi collegiali di governo che le Forze Armate italiane operano insieme a quelle di moltissimi altri Stati sovrani, nel pieno rispetto dei principi sanciti dall’articolo 11 della nostra Costituzione.

    È perciò dovere delle autorità politiche e militari preposte continuare ad aggiornare e migliorare strategie, strutture e capacità operative delle Forze Armate, per rendere più efficace il contrasto delle minacce da fronteggiare, garantendo nel contempo la massima protezione ai contingenti impiegati e alle popolazioni civili coinvolte.

    Ma è anche dovere di tutte le istituzioni e di ogni cittadino sostenere, in Italia e nel contesto sinergico delle organizzazioni internazionali, a partire dall’Unione Europea, questo primario impegno democraticamente condiviso su scala globale.

    Nella ricorrenza del 4 novembre, che quest’anno, nel quadro delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, assume significato ancor più profondo, rendiamo onore ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri e ai finanzieri che operano nelle aree di crisi con perizia, abnegazione ed entusiasmo. Riconosciamone l’impegno e la professionalità e ringraziamoli per i progressi che ci hanno permesso di compiere verso un mondo più stabile, pacifico e sicuro.

    Siamo orgogliosi di quanto essi fanno ogni giorno, in nome del nostro paese e della comunità internazionale.

    Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”.

    Reply
  3. avatar
    AllegraBrigata at |

    Viva l'ITALIA! Viva le FORZE ARMATE!! 

    Reply
  4. avatar
    utente anonimo at |

    ….FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE…..
    Grazie Ragazzi!
    Nelson

    Reply
  5. avatar
    Niebbo at |

    Per anni sembrava quasi bisognasse vergognarsi di avere un esercito. Finalmente si comincia a dare un minimo di riconoscimento a questi ragazzi. Viva l'Italia, viva le forze armate!

    PS: Silendo… gran blog.

    Reply
  6. avatar
    giovanninacci at |

    Ragazzi, un sincero "buon 4 novembre" a tutti voi!
    Viva l'ITALIA!
    Viva le FORZE ARMATE!

    Reply
  7. avatar
    Jackallo at |

    Giovanni, non mi dire che sei tu quello attaccato al Tricolore..! ;))

    Reply
  8. avatar
    giovanninacci at |

    Ci sono attaccatissimo ma non in senso… aeronautico :))

    Reply
  9. avatar
    Silendo at |

    Attaccamento comune 😉

    PS grazie Niebbo :)

    Reply
  10. avatar
    utente anonimo at |

    Mia gratitudine alle FF.AA. Italiane.
    viva l'Italia, unita, democratica non federalista!

    hastatus

    Reply
  11. avatar
    utente anonimo at |

    Auguroni a tutti da Tirana!!!!

    FOLGORE

    Reply
  12. avatar
    grafvonSpee at |

    Penso che se il mito fondante della nostra Patria fosse rimasto quello glorioso di Vittorio Veneto, invece sostituito frettolosamente da quello patacca della resistenza, il nostro Paese sarebbe andato meglio.
    Purtroppo, da una patacca…

    Reply
  13. avatar
    utente anonimo at |

    @grafvonspee
    è  bello sentire Italiani come te offendere la memoria di Italiani come me.
    Mi ricordo le storie di mio nonno,partigiano sulle mio appennino ,e mi ricordo tutta la sua speranza in quelle parole e in quelle idee. Giuste o sbagliate che siano. Lui ha combattuto contro i Tedeschi e i Fascisti in Italia e in Grecia,con l'unica cosa che aveva ..la sua SINCERA idea di libertà.E il suo coraggio.
    Dei giovani fascisti ,in un controllo nelle campagna,scambiarono suo fratellino di 15 anni per un Terrorista,e lo ammazzarono. Era in casa da solo, insieme alla Madre e le Sorelle.
    Era anche lui Italiano.
    La Resistenza è stata la speranza per tante persone.
    E il fascismo,come il comunismo,
    sono stati ,con gl'occhi della storia, solo becere ideologie.

    ViVa l'Italia

    Reply
  14. avatar
    grafvonSpee at |

    Vede, anonimo 13,
    nel suo "post" lei ha mirabilmente sintetizzato tutti i motivi d'inopportunità della  sostituzione del mito di Vittorio Veneto con quello resistenziale.
    V.V. rappresenta lo sforzo comune, il sudore e sangue di tutti gli Italiani, di ogni latitudine, di ogni ceto e censo, dei civili e dei militari.
    V.V. saldò indissolubilmente il sacrificio dell'ufficiale di Cavalleria al trivio Paradiso a quello del fante analfabeta sulla Bainsizza a quello della madre di famiglia delle campagne friulane che dovette resistere dopo le dure requisizioni dell'invasore.   
    Il mito resistenziale, invece, non soltanto continua a dividere, ma, soprattutto, AUTOASSOLVE capziosamente un popolo, pretendendo di emendarlo.
    Quanto alla patacca, non intendevo certo riferirmi a quanti onorevolmente si adoperarono per la propria terra come fece suo padre, ma unicamente al fatto che la resistenza italiana, a detta dei maggiori storici mondiali, fu assolutamente inifluente sotto il profilo militare per le sorti della campagna d'Italia.
    A dimostrazione di quanto tali tesi non siano affatto faziose, aggiungo anche che  i medesimi studiosi sostengono che neppure la resistenza sovietica fu minimamente influente, riconoscendo un ruolo decisivo sul piano militare soltanto a quella jugoslava. 

    cordialità  

    Reply
  15. avatar
    AllegraBrigata at |

    Reply
  16. avatar
    utente anonimo at |

    @grafvonspeed
    E' noto che anche gli storiografi di sinistra ammettano che l'esistenza di un fenomeno di mitizzazione della resistenza.
    Tra i chiari (la partecipazione popolare) e gli scuri (i fatti di Porzus ed i processi sommari delle brigate filotitine) del fenomeno, sta tuttavia la sua bellezza purificatrice ed affrancatrice per il popolo Italiano. 
    La primissima insospettabile Resistenza la si intravide nelle gesta dei soldati della Acqui, nei terribili giorni di Cefalonia.
    Credo che la valutazione tecnico militare del peso della Resistenza sia ininfluente sul suo prevalente significato morale di riscossa. 

    cordialità
    hastatusprior

    Reply
  17. avatar
    utente anonimo at |

    Concordo che la Resistenza non unisce ma divide. Il Presidente Ciampi -se non ricordo male- cercà di spiegare al popolo italiano che anche i vinti della Repubblica sociale erano italiani animati dallo stesso ardore della  Patria come i partigiani.
    Ci furono storie di miseria umana sia nell'uno che nell'altro fronte.
    A me -italiano- piace ricordare qui il beato Salvo D'Acquisto che con coraggio seppe essere italiano e militare: si assunse responsabilità che non erano sue per il bene del popolo e della Patria e pagò -solo lui- per responsabilità altrui ( a proposito … dove erano i coraggiosi responsabili delle azioni militari quando i civili -veri italiani- pagavano?)

    Voglio inoltre ricordare nella preghiera civile e religiosa tutte le vittime di El Alamein che morirono per l'Italia e gli italiani.

    Orgoglioso di essere italiano!

    Reply
  18. avatar
    utente anonimo at |

    Orgoglioso di essere ITALIANO  e pronto in qualsiasi momento anche all'estremo sacrificio per difendere l'ITALIA!!! VIVA LE FORZE ARMATE!!!

    Reply
  19. avatar
    utente anonimo at |

    Un saluto al padrone di casa e all Italia
    CL

    Reply
  20. avatar
    Silendo at |

    I miei omaggi, caro Clone 😉

    Reply

Leave a Reply


(obbligatorio)