Questo post nasce dalla richiesta di FF, un gentile lettore che un paio di giorni fa ha invitato tutti noi a stilare una personale "TOP TEN" dei migliori lavori nel campo degli studi di intelligence.
Rilancio la proposta e stilo la mia classifica dalla quale però escludo volutamente i libri di storia (memorialistica compresa) e gli articoli delle riviste scientifiche. Per entrambi, secondo me, è necessario stilare apposite classifiche.
1. "I Servizi di Informazione e il segreto di Stato". Il primo testo della mia top ten non può non essere un libro sul nostro Sistema di Informazione*. A mio avviso si tratta del testo indispensabile (dopo la legge 124, ovviamente) a chi voglia dotarsi degli strumenti per comprendere il funzionamento del comparto intelligence. Scritto da un gruppo di alti dirigenti del Ministero dell'Interno con esperienza diretta nei Servizi ha un taglio giuridico (e per questo forse può risultare ostico a chi non ha un background giurisprudenziale) ed un limite: l'alto costo. Purtroppo è anche l'unico testo italiano presente nella mia personale classifica.
2. "Intelligence Power in Peace and War". Il secondo libro è oramai un classico internazionale e proviene dalla "scuola britannica" degli studi di intelligence. L'autore, Michael Herman, già dirigente dell'Intelligence inglese (tra il 1972 ed il 1975 è stato anche Segretario del Joint Intelligence Committee) e docente universitario (King's College, Keele University, Nuffield College) è il fondatore dell'Oxford Intelligence Group.
Il testo è un manuale avanzato**, uno di quei libri che spiegano cos'è l'intelligence e la contro-intelligence, come funzionano gli apparati, cos'è il ciclo, il rapporto tra intelligence e decisore, ecc. In quasi vent'anni di approfondimenti non ho trovato un manuale più completo. Particolarmente utile è il taglio comparatistico del testo, tipico peraltro della scuola britannica la quale, al contrario di quella americana, tende ad analizzare altri sistemi di intelligence oltre al proprio.
3. "Strategic Intelligence for American World Policy". Al terzo posto colloco quello che è probabilmente il primo saggio "scientifico" sull'intelligence dell'epoca contemporanea. L'autore, Sherman Kent, è il padre dell'analisi d'intelligence americana, uno dei primi al mondo a considerare l'analisi come una professione e gli analisti d'intelligence come professionisti.
Strategic Intelligence for American World Policy è stato scritto nel 1949 ed attualmente è pressochè introvabile***. Sessant'anni fa Kent è riuscito a spiegare con incredibile chiarezza, in meno di duecento paginette, cos'è l'intelligence (famosa la sua tripartizione: l'intelligence è conoscenza, organizzazione ed attività) ed a cosa serve.
Fanno riflettere le motivazioni che spinsero il giovane Kent, funzionario dell'Office of Strategic Services proveniente dal mondo accademico (era uno storico di Yale), a scrivere il libro. Agli albori della Guerra Fredda, in un Paese che si affacciava con forza sulla scena internazionale, l'obiettivo principale di Kent era quello di spiegare l'intelligence ai cittadini americani – ma soprattutto all'elite – sensibilizzando sulla necessità di avere un efficiente apparato di intelligence strategica (l'OSS era appena stato smantellato e la CIA stava per essere istituita). Strumento indispensabile per la salvaguardia degli interessi americani nel nuovo contesto strategico.
4. "Intelligence Analysis and Assessment". Se volete scoprire, e capire, come funzionano i principali "national assessment systems" questo libro del 1996 è un must ed è per questo che lo colloco nella lista.
5. 6. 7. "Handbook of Intelligence Studies", "Strategic Intelligence", "Oxford Handbook of National Security Intelligence". Tre titoli che da soli coprono la quasi totalità degli argomenti oggetto di studio. Si tratta in effetti di ben 8 volumi (il solo "Strategic Intelligence" è in 5 libri) editi nel corso degli ultimi tre anni. In un certo senso valgono un intero corso di intelligence… purtroppo anche da un punto di vista economico poichè il costo di acquisto si aggira sulle 400 euro…
Complessivamente raccolgono scritti di gran parte degli esperti mondiali del settore e, sarà un caso, ma tutti e tre sono curati da Loch K. Johnson, uno dei più grandi docenti di intelligence al mondo.
8. "MI6 and the Machinery of Spying: Structure and Process in Britain's Secret Intelligence". La seconda parte del titolo dice tutto del libro. Si tratta infatti di un dettagliatissimo studio del 2004 sull'organizzazione del Secret Service britannico dalla creazione, nei primi anni del '900, ad oggi. Scienza dell'organizzazione applicata all'intelligence.
Il volume merita di essere inserito nella Top Ten proprio perchè l'autore, Philip J. Davies, è riuscito a fare ciò che quasi nessun ricercatore in questo campo fa: analizzare l'evoluzione di strutture e processi degli uffici che compongono un'agenzia di intelligence valutandone l'efficienza e l'interazione con il vertice decisionale. E' un libro, insomma, che indica un percorso di ricerca nel campo degli studi di intelligence.
9. "Anticipating Surprise: Analysis for Strategic Warning". Un altro classico dell'intelligence proveniente dagli Stati Uniti (qui in pdf gratuitamente). Scritto quarant'anni fa da una specialista del settore, Cynthia Grabo, è stato adoperato per decenni dall'I.C. statunitense come manuale riservato. Dal 2003 è stato 'condensato' (l'edizione riservata era composta di tre volumi) e reso pubblico in diverse edizioni. Internazionalmente è considerato il manuale della warning intelligence**** per eccellenza.
10. Il vero problema è la scelta dell'ultimo libro da inserire nella lista. Non riesco a decidermi fra tre titoli, tutti di primissimo livello ed unici nel loro genere.
Il primo è il famoso "Psychology of Intelligence Analysis" di Richards Heuer. Il primo studio di psicologia cognitiva applicato all'analisi di intelligence. Imprescindibile per chi voglia capire come funziona la mente degli analisti d'intelligence e quali sono i limiti e le vulnerabilità. Nel testo viene anche spiegata la tecnica strutturata ACH.
Il secondo è "Enemies of Intelligence" di Richard Betts. L'autore, docente della Columbia University e Senior Fellow del Council on Foreign Relations, analizza i reali meccanismi di funzionamento dei Servizi spiegandone l'inevitabile fallibilità. Betts distrugge, insomma, il falso mito secondo il quale l'Intelligence deve essere infallibile (…altrimenti magari c'è sotto qualcosa)*****. Proprio per questo motivo è uno dei libri che andrebbe urgentemente tradotto in italiano…
Il terzo è "Analyzing Intelligence", una raccolta di saggi di vari autori. La sua "unicità" consiste nel fatto che a mio avviso esprime lo stato dell'arte della ricerca nel settore dell'analisi.
Un'avvertenza: sicuramente ho dimenticato tanti testi importanti ed ovviamente la lista risente di quello che è stato il mio percorso personale di approfondimento in questo bellissimo settore di studi.
*Sono un po' nazionalista, non so se s'è capito…
**Tra i manuali di base segnalo invece "Intelligence: from secrets to policy" di Lowenthal, "Silent Warfare" di Shulsky e Schmitt ed il più recente "Intelligence in an Insecure World" di Gill e Phytian.
***La mia copia, appartenuta ad un dirigente CIA, con tanto di chiose e glosse, è chiusa in una cassetta di sicurezza in Svizzera… ;))
****Sull'argomento collegato della sorpresa strategica consiglio: "Pearl Harbor: Warning and Decision" di R. Wohlstetter, "Surprise Attack: Lessons for Defense Planning" di R. Betts, "Surprise Attack: the Victim's Perspective" di E. Kam, "Intelligence and Strategic Surprise" di A. Levite.
*****A tal proposito, un altro notevole testo è "Why Intelligence Fails" di Robert Jervis.