Circa 92.000 documenti riservati sono stati forniti dal sito Wikileaks al New York Times, al Guardian ed al Der Spiegel. I documenti, provenienti dal Pentagono, coprono un periodo che va dal 2004 al 2009.
Qui di seguito un po' di rassegna stampa (in aggiornamento): Guido Olimpio (Corriere della Sera), Angelo Acquaro (La Repubblica), Maurizio Molinari (La Stampa), Gian Micalessin (Il Giornale), l'intervista ad Hamid Gul, ex direttore dell'ISI (La Stampa), il Washington Post qui, qui e qui.
"Svelati i segreti dell'Italia al fronte" di Fausto Biloslavo (Il Giornale), "Bin Laden vivo e vegeto" (La Stampa), "Nei file segreti asse Iran-Talebani" (Il Sole 24 ore), Guido Olimpio e Angelo Acquaro.
"Anche le truppe italiane nei dossier segreti" (Il Messaggero), il Nwe York Times qui e qui.
Forse è saltato il link con l'articolo..questo dovrebbe essere quello corretto, anche se ho difficoltà a visualizzarlo con l'attuale connessione.
http://wikileaks.org/wiki/Afghan_War_Diary,_2004-2010
Corretto.
Grazie per la segnalazione.
Roberto
E' proprio vero … neanche un grazie o una pacca sulla spalla dal Capo ….
BABBANO ASIMMETRICO TV
P.S.
"The 30-Year War in Afghanistan"…
Sul sito di Wikileaks anche Dossier sull’attivita dell’Italia in Afganistan.
Fonte Televideo
BABBANO ASIMMETRICO
P.S. La fuga di notizie o la fonte di WIkiliaks sia il servizio segreto del Pakistan ISI o un analista dell’Esercito Americano gia’ noto per aver pubblicato in video.
Da ANSA : dossier suL rapimento di Mastrogiacomo e l’operato di Emergency in questo caso e la distruzioni di mine perché non finissero in mani talebane.
BUONA NOTTE ASIMMETRICA
"Wikileaks: the revelations that aren't" (CFR)
Afghanistan: Wikileaks, il Pentagono apre un'inchiesta penale
La fuga di notizie sulla guerra scuote l'amministrazione americana
27 luglio, 18:02
ROMA – Il Pentagono ha aperto un'inchiesta penale sulla fuga di notizie di Wikileaks sulla guerra in Afghanistan.
Il Pentagono ha aperto un'inchiesta penale sulla fonte dello scoop di Wikileaks, ha detto il portavoce del Ministero della Difesa, colonnello Dave Lapan. La divisione investigativa penale dell'Esercito ha guidato l'indagine su Bradley Manning, uno specialista di intelligence dell'Esercito accusato di aver fornito a Wikileaks altri documenti segreti. Lapan ha detto che non e' chiaro se l'ultimo scoop sia da ricondurre a Manning.
PARLA L'UOMO DEI PENTAGON PAPERS
OBAMA PEGGIO NIXON CON GOLE PROFONDE; SCOOP CAMBIA CORSO GUERRA
(di Alessandra Baldini)
ROMA – Per Daniel Ellsberg i documenti di Wikileaks sulla ''guerra sporca'' in Afghanistan sono paragonabili, quanto a impatto, ai 'suoi' Pentagon Papers: ''E' in corso una vergognosa escalation'', ha detto l'ex 'gola profonda' del Pentagono responsabile di una clamorosa fuga di notizia che nel 1971 cambio' il corso del Vietnam. Con una differenza: Barack Obama e' peggio di Richard Nixon ''o di tutte le altre amministrazioni dei suoi predecessori messi assieme'' quanto a dar la caccia alle 'gole profonde'. Prima di Obama solo tre persone sono finite in prigione per aver divulgato segreti di stato e Ellsberg e' stato il primo sotto Nixon: ''Obama invece ne ha messi dentro tre: oltre a Bradley Manning (il giovane soldato indagato per il colpo di Wikileaks), due individui accusati per 'furto di segreti' sotto George W. Bush e che l'amministrazione Bush non aveva voluto mettere sotto processo''. 79 anni, pacifista 'arrabbiato' e arrestato almeno 70 volte per la sua militanza dopo la prima volta negli anni Settanta, Ellsberg e' stato intervisto dalla Npr: a suo avviso l'importanza dello scoop di Wikileaks e' che ''e' una mole di materiale cosi' enorme, e la gente capira' che non c'e' niente in tutte quelle pagine che giustifica la guerra, l'escalation e tutti quei milioni di dollari che vengono spesi. E' quello che i Pentagon Papers mostrarono con poche migliaia di pagine''. Pagine che Ellsberg 'trafugo' copiandole ''su lente fotocopiatrici Xerox'' che ''non erano ovviamente in grado di replicare una mole di materiale paragonabile a quella di Wikileaks''. Questo fa capire le differenze tra allora e oggi. Cosi' come il nuovo scoop mostra le potenzialita' della collaborazione tra New York Times e altri giornali e tra i giornali e Wikileaks: qualcosa che all'uomo dei Pentagon Papers sembra un fatto ''storico''. All'epoca Ellsberg mise le mani su 14.000 pagine di documenti segreti del Pentagono che dimostrarono come il governo aveva ingannato il pubblico sulle possibilita' di vincere in Vietnam e sul livello raggiunto dalle perdite americane. La 'gola profonda' del Pentagono consegno' meta' del 'malloppo' al New York Times, che lo pubblico' a puntate nel 1971. Lo scoop fece scalpore. L'amministrazione Nixon tento' di bloccare la pubblicazione: anche se i documenti riguardavano in gran parte il comportamento delle amministrazioni democratiche precedenti, la Casa Bianca non poteva permettere che segreti di Stato fossero diffusi sui giornali. Alla fine vinse il New York Times con una sentenza della Corte Suprema considerata storica per la liberta' d'espressione. Ellsberg, che aveva rischiato una condanna a 115 anni di prigione, venne prosciolto da ogni accusa e su di lui e' stato girato un film: The Pentagon Papers, con James Spader, Alan Arkin e Paul Giamatti.
BABBANO ASIMMETRICO
Afganistan : Attentato ad Herat.
Morti 2 sminatori italiani e ferito un altro.
Era una trappola.
BABBANO ASIMMETRICO
Onore!
F.
The White House
Office of the Press Secretary
For Immediate Release
July 25, 2010
Statement of National Security Advisor General James Jones on Wikileaks
The United States strongly condemns the disclosure of classified information by individuals and organizations which could put the lives of Americans and our partners at risk, and threaten our national security. Wikileaks made no effort to contact us about these documents – the United States government learned from news organizations that these documents would be posted. These irresponsible leaks will not impact our ongoing commitment to deepen our partnerships with Afghanistan and Pakistan; to defeat our common enemies; and to support the aspirations of the Afghan and Pakistani people.
The documents posted by Wikileaks reportedly cover a period of time from January 2004 to December 2009. On December 1, 2009, President Obama announced a new strategy with a substantial increase in resources for Afghanistan, and increased focus on al Qaeda and Taliban safe-havens in Pakistan, precisely because of the grave situation that had developed over several years. This shift in strategy addressed challenges in Afghanistan that were the subject of an exhaustive policy review last fall. We know that serious challenges lie ahead, but if Afghanistan is permitted to slide backwards, we will again face a threat from violent extremist groups like al Qaeda who will have more space to plot and train. That is why we are now focused on breaking the Taliban’s momentum and building Afghan capacity so that the Afghan government can begin to assume responsibility for its future. The United States remains committed to a strong, stable, and prosperous Afghanistan.
Since 2009, the United States and Pakistan have deepened our important bilateral partnership. Counter-terrorism cooperation has led to significant blows against al Qaeda’s leadership. The Pakistani military has gone on the offensive in Swat and South Waziristan, at great cost to the Pakistani military and people. The United States and Pakistan have also commenced a Strategic Dialogue, which has expanded cooperation on issues ranging from security to economic development. Pakistan and Afghanistan have also improved their bilateral ties, most recently through the completion of a Transit-Trade Agreement. Yet the Pakistani government – and Pakistan’s military and intelligence services – must continue their strategic shift against insurgent groups. The balance must shift decisively against al Qaeda and its extremist allies. U.S. support for Pakistan will continue to be focused on building Pakistani capacity to root out violent extremist groups, while supporting the aspirations of the Pakistani people.
BABBANO ASIMMETRICO
ROMA – Sono rientrate in mattinata le salme dei due militari morti mercoledì in Afghanistan, nell'esplosione di un ordigno vicino a Herat. Il C-130 che le ha rimpatriate è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino intorno alle 9. I feretri avvolti nella bandiera tricolore – che nel viaggio sono stati accompagnati dal generale di corpo d'Armata Giorgio Cornacchione, comandante del Comando operativo di vertice interforze – sono stati trasportati a terra dai commilitoni, dove hanno ricevuto l'omaggio di un commosso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
CAMERA ARDENTE E FUNERALI – Il primo maresciallo Mauro Gigli, del 32° reggimento Genio Guastatori di Torino, e il caporal maggiore capo Pier Davide De Cillis, del 21° reggimento Genio Guastatori di Caserta, hanno perso la vita mercoledì quando un ordigno è esploso dopo che ne avevano appena neutralizzato un altro, la cui presenza in un villaggio a pochi chilometri da Herat era stata segnalata dalla polizia afghana. Nell'esplosione sono rimasti feriti anche un poliziotto afghano e un capitano italiano, Federica Luciani, le cui condizioni non destano preoccupazione e che ha chiesto espressamente di non fare rientro in Italia. Nel pomeriggio sarà allestita al Celio la camera ardente, dalle 15 alle 16.30, e poi, alle 18, si svolgeranno le esequie solenni nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.
B.A.
31/07/2010 – "IL MESSAGGERO", Pag. 14
IL PENTAGONO SCATENA LA CACCIA ALLA "TALPA" UN COMPUTER INCHIODA IL SOLDATO MANNING
B.A.