Pochi giorni fa il Senate Homeland Security and Government Affairs Committee statunitense ha presentato un progetto di legge di riordino del settore della cyber-security.
Tra gli interventi proposti vi è la creazione di un Office of Cyberspace Policy presso la Casa Bianca (Title I) e di un National Center for Cybersercurity and Communications presso il Department of Homeland Security (Title II).
Il primo con compiti di pianificazione strategica, coordinamento e supervisione. Il secondo con ruoli più operativi e di interfaccia tra le varie amministrazioni e tra Stato e privati (in pratica un rafforzamento dell'esistente Office of Cybersecurity and Communications).
Senza entrare nei dettagli del progetto di legge (e della situazione quasi-caotica degli apparati di cyber-security americani), notavo che il modello di riorganizzazione che gli USA sembrano voler applicare è sostanzialmente uguale a quello già seguito dalla Gran Bretagna e dalla Francia consistente nella creazione di un centro unico di pianificazione e raccordo politico-strategico (l'Office of Cyber Security nel Cabinet Office inglese e l'Agence Nationale de la Securite des Systemes d'information in Francia) e di un centro unico operativo (il Cyber Security Operations Centre presso il GCHQ ed il Centre opérationnel de la sécurité des systèmes d’information presso l'ANSSI).
Ecco la "zampata" del VERO esperto di cyber-security.
Bellissima quadro/sintesi della situazione, Sil.. 😉
Mi ha messo in ordine un bel pò di pensieri.
"VERO esperto di cyber-security"
Ahahah… sei un grande quando fai queste battute, Jack!!!! :)))
Un grande, un grande!
A.
ebbasta….!!!
zzzzzzzzzzzZZZZZZZZZZzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaamp!
(la zampata… :))))))