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    AllegraBrigata at |

    silendone, lo consigli?

    D.

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    Silendo at |

    Sì, Davide. Tenendo presente che per noi sono tutte cose già dibattute e "raggiunte".
    E' veramente un bel libro che, secondo me, inquadra la questione dal corretto punto di vista politico-strategico.

    PS… l'avambraccio? :))

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    AllegraBrigata at |

    ah ah ah cresce cresce

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    AllegraBrigata at |

    Vediamo se indovino: responsabilità Inglese, francese ed israeliana?

    V.

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    utente anonimo at |

    verità storica <> verità giudiziaria ????????????????????
    nuove testimonianze e nuove prove = 0 ????

    p.s. bel libro-romanzato

    http://www.comitatostudiperustica.it/

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    Silendo at |

    Esatto, Vittorio.

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    utente anonimo at |

    il 27 giugno saranno trent'anni che Priore non ci azzecca nemmeno lontamamente 

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    utente anonimo at |

    una domanda: nessuno ha mai letto il libro "il 5 scenario" gatti aHammer? che ne pensate?

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    utente anonimo at |
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    Silendo at |
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    utente anonimo at |

    Ustica 30 anni dopo. Rogatorie internazionali in Francia e Usa

    23-06-2010

     

     

     

     

    ROMA. Notizie sul traffico aereo militare nello spazio al largo di Ustica, la sera del 27 giugno 1980, quando un Dc9 dell'Itavia con 81 persone a bordo si inabissò. È quanto chiesto a Francia e Stati Uniti, alla vigilia del trentesimo anniversario dal disastro, dalla procura di Roma, titolare dell'inchiesta giudiziaria, con apposite rogatorie internazionali. Si tratta dell'ultimo passo degli inquirenti su quello rimane uno dei misteri dell'Italia contemporanea.

    I pm Maria Monteleone ed Erminio Amelio, magistrati che indagano sulla vicenda, hanno sollecitato una serie di risposte per riscontrare elementi testimoniali relativi al traffico aereo militare di quella sera nello spazio aereo attraversato dal velivolo partito da Bologna e diretto a Palermo. E non mancano auspici positivi in procura. 

    Non a caso, ieri la Francia ha fatto sapere  che è pronta a "cooperare pienamente" sul disastro aereo di Ustica non appena riceverà una richiesta ufficiale da parte dell'Italia,  ha detto a Parigi il portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero. "Noi – ha affermato Valero – non abbiamo informazioni complementari. Per il momento, ci atteniamo a quella che è stata la fine del processo. Sappiamo tuttavia che la giustizia italiana ha riaperto recentemente un'inchiesta. Non appena le autorità italiane ci invieranno una richiesta ufficiale, una rogatoria internazionale, siamo pronti a cooperare pienamente con l'Italia, come abbiamo già fatto in passato, per fare piena luce su questa vicenda". 

    A 30 anni dal disastro la cortina di omertà che ha scandito l'accertamento della verità potrebbe gradualmente sgretolarsi. Segnali positivi sono già arrivati dalla Nato, la quale, rispondendo ad analoghe rogatorie, qualche dato, per ora non sufficiente a ricostruire la dinamica dei fatti, l'ha fornito. 

    Non altrettanto ha fatto la Libia, secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio, che pure è stata interpellata dai magistrati romani. Per i pm Monteleone e Amelio un fatto è certo ed emerge dai dati radar acquisiti: ossia la presenza di aerei militari nelle vicinanze del Dc9, così come indicato dalla corte di assise di Roma nella sentenza di assoluzione dei generali dell'Aeronautica finiti sotto processo. Da qui l'avvio di una nuova indagine e l'audizione di nuovi testimoni. Come l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il quale ha detto di sapere che "c'era un aereo francese che si mise sotto il Dc 9 Itavia e lanciò un missile per sbaglio" e che i "i francesi sapevano che sarebbe passato l'aereo di Gheddafi; oppure come Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo, che ha parlato di un ruolo di copertura della vicenda voluto dai servizi segreti. 

    Nel 1999, dopo nove anni di istruttoria, il giudice Rosario Priore, all'epoca titolare degli accertamenti, concluse l'inchiesta sostenendo che il Dc9 fu "vittima di un'azione militare di intercettamento messa in atto, verosimilmente, nei confronti dell'aereo che era nascosto sotto di esso". 

     BABBANO ASIMMETRICO si scusa per il ritardo

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    utente anonimo at |

    Un recente servizio di Radio24 parla anche di GUGLIEMO SENIGALLIA .
    Allora incuriosito ho trovato …

     http://www.citinv.it/info/ustica/sottvoce.htm#fotoGS.

    SILENDO conoscevi la sua storia ?

    B.A.

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    utente anonimo at |

    http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Storiacce

    Questa era la trasmissione nella quale si accennava a Senigallia.

    B.A.

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    Silendo at |

    No, Babbano, penso proprio di no. Grazie per l'info :)

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    utente anonimo at |

    Ho velocemente letto l'intervista del soggetto, vi sono molte incongruenze, la piu grande é quella dell'ammaraggio del DC9. Sfido chiunque a far ammarare un aereo passeggeri con visibilità zero e carlinga danneggiata sul mare.
    Poi la storia del missile sparato dal sommergibile ha dell'incredibile, meglio utilizzare due caccia con missili a guida radar.  
    Poi non  credo che francesi ed inglesi avrebbero mai condiviso un operazione del genere con l'italia, la storia raccontata sarebbe buona per un romanzo economico da bancarella dell'usato.

    ALBATOR

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    utente anonimo at |

    " Per ora di sicuro c' e' il suicidio, nonostante iniziali perplessita' : Mario Ferraro si e' impiccato al portasciugamani del bagno, sistemato a un metro e mezzo da terra. Questo fatto aveva fatto sorgere dubbi."

    Ci sono sempre tanti dubbi …

    B.A. dubbioso , ma curioso  

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    Frattaz at |

    Albator la chiusa è stata fantastica 😀 

    buona per un romanzo economico da bancarella dell'usato

    In compenso sono convinto che con un po' di adeguata pubblicità, questa versione potrebbe avere un certo effetto.

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    utente anonimo at |

    http://www.youtube.com/watch?v=EGO0pTUbof4 

    Intervista 9/2010 …

    B.A. …barbone

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    utente anonimo at |

    da il Corriere della Sera :

    I Quattro aerei che portano alla FRANCIA.
    La perizia della NATO : eramo quattro aerei militari

    http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rassegna_stampa_online/Pagine/PdfNavigator.aspx?d=26-06-2011&pdfIndex=40

    B.A.
     

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    Jackallo at |

    La strage di Ustica fu il primissimo argomento che mi avvicinò anche allo studio dei c.d. "misteri italiani".
    Per quanto mi riguarda, continuo a consigliare la lettura di un libro del 1995 "La minaccia e la vendetta. Ustica e Bologna: un filo tra due stragi" di Zamberletti.

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    Silendo at |

    Veramente un bel libro.

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    utente anonimo at |

    L'emerito presidente Cossiga dixit…la sua verità
    Anni e anni d'indagini e d'indagati;
    Autorità militari a dir poco reticenti;
    Silenzio di soggetti coinvolti premiato in vari modi, anche con incarichi di responsabilità, affichè non venisse scoperchiato il vaso di pandora;
    I poveri parenti delle vittime sacrificati in nome di chissà quale interesse.

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    utente anonimo at |

    La mattina del 2 agosto 1980 l'esplosione di una bomba collocata nella sala d'aspetto della stazione ferroviaria di Bologna semina morte e distruzione.

    Alla stessa ora (le 10 del mattino) dello stesso giorno, a La Valletta, la delegazione del Governo italiano sigla con il Primo Ministro maltese, Dom Mintoff, un accordo con cui si garantisce la difesa della Repubblica di Malta contro ogni attentato alla sua neutralità e autonomia. Un accordo preceduto da una trattativa costellata da minacciosi "avvertimenti" da parte libica.

    Un mese prima di quel fatidico due agosto, mentre il Governo italiano cerca di indurre quello francese ad associarsi all'iniziativa, un Dc9 dell'ltavia partito da Bologna e diretto a Palermo precipita misteriosamente sulla verticale di Ustica. Vi è fra le due stragi un collegamento?

    Il libro cerca di dare una risposta a questo interrogativo raccontando la storia di un sospetto nato a La Valletta in una mattina d'agosto.

    Giuseppe Zamberletti è nato a Varese il 17 dicembre 1933, è stato deputato dal 1968 al 1992 e senatore dal 1992 al 1994. I1 suo nome è legato alla storia della Protezione Civile Italiana degli ultimi vent'anni: Commissario straordinario del Governo nel Friuli 1976, Commissario Straordinario in Campania nel 1980, Ministro della Protezione Civile nei due Governi Spadolini, nei due Governi Craxi e nel Governo Fanfani, dove ricopre anche la carica di Ministro dei Lavori Pubblici. Sottosegretario agli Interni nel IV e V Governo Moro e nel III Governo Andreotti con la delega per la Pubblica Sicurezza, Zamberletti collabora con Francesco Cossiga nella riforma della Polizia e dei Servizi d'informazione e sicurezza. Successivamente Sottosegretario agli Esteri nel I e II Governo Cossiga conduce, fra l'altro, la trattativa per la collaborazione economica e la garanzia della neutralità di Malta. Ha fatto parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia dall'88 al '92.

     

    Indice:

    1. Il giorno
    2. L'ora
    3. Il sospetto
    4. Lampi di fine agosto
    5. Un ambiguo settembre
    6. La minaccia e la vendetta
    7. La notte dei generali
    8. Il mistero del Mig
    9. La svolta
    10. La paura della verità
    Conclusioni
    Appendice. I documenti siglati a Malta il 2 agosto 1980
     

    B.A

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    Proprio 18 giugno è deceduta una persona che ha partecipato alla delegazione italiana che porto alla sottoscrizione dell'Accordo del 1980 a La Valletta .
    B.A.

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    Anche il libro di Zamberletti parla dello 007 Barbone  :
    Vedete
    Capitolo decimo :  pag 89
    Sinigaglia, il Licaonte della Legione straniera.

    B.A.

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    utente anonimo at |

    Anch'io lessi il libro di Zamberletti, e mi piacque molto.
    Il Pulcino

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    utente anonimo at |

    Salve,

    la versione del Senigalia è stata analizzata punto per punto  e bocciata come chiaro depistaggio (magari anche involontario, solo per protagonismo)  da molte persone.
    Le incongruenze correttamente individuate da Albatos (#15) sono solo alcune delle innumerevoli presenti.
    Unica osservazione per Albatos (#15).
    Alle 21:00 del 27 giugno è ancora chiaro, nche se siamo circa mezzora oltre il tramonto ufficiale a quest'ora c'e' sufficiente luce per leggere un giornale o fare altre attività all'esterno. E' il tramonto "civile" , 6 gradi dopo il tramonto ufficiale.
    Chiunque puo verificarlo questa sera alle nove.

    Saluti

    SG

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    utente anonimo at |

    @SG

    E' vero che c'è luce per attività all'aria aperta, ma non é sufficiente per poter distinguere la linea dell'orizzonte da quella del mare,  quindi per il comandante gestire un avvicinamento e successivo amamraggio sarebbe stata un impresa quasi impossibile, anche in considerazione del fatto che il DC9-15 era comunque un aereo pesante e quindi difficilemnte gestibile in un ammaraggio, senza considerare le condizioni del mare che per quanto calmo sia la sera, non é come quelle di un lago o fiume.
    Vi sono poi altri fattori, per esempio sentendo le registrazioni del CVR (cockpit voice recorder) si capisce chiaramente che cé una brusca interruzione a quota e velocità di crociera, e i dati del tracciato s'interrompono con molte piccole tracce che altro non possono essere che i pezzi dell'areo rilevati dalla spazzata del radar e una volta sommersi in acqua scompaiono.
    Quindi da appassionato/amatore del settore aereo io sono sicuro che l'aereo sia esploso in volo. che sia bomba,missile o altro non saprei dire

    ALBATOR 

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