38 Responses

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    utente anonimo at |

    Onore ai nostri militari morti nell'attentato ,e cordoglio alle loro famiglie….

    Ga78

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    AllegraBrigata at |

    Tutti noi ci uniamo al cordoglio per i nostri soldati caduti.

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    utente anonimo at |

    PACE A LORO

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    utente anonimo at |

    lacrime per i ragazzi caduti, e rabbia per il solito ebete del nostro Alberto Sordi che in queste occasioni non cessa mai di dire banalità e idiozie speculando sulla morte altrui.

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    utente anonimo at |

    Gloria eterna per questi Eroi che hanno perso la vita per la Patria! Spero che le loro anime riposino in Paradiso per sempre e che il loro comportamento ci insegni a servire con ancor più onore e più coraggio la nostra amata Italia! Viva l'Italia e l'esercito Italiano!

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    utente anonimo at |

    Colgo l'occasione dell'ennesima tragedia annunciata ed avvenuta per suscitare qualche riflessione degli utenti su alcune mie considerazioni:

    1. sempre più spesso, al verificarsi di simili eventi, si parla di 'attentato terroristico'.. ma la rivendicazione, tout court?

    la Storia, e vorrei aggiungere la mia personale esperienza professionale, hanno sempre insegnato che un atto 'terroristico' per essere tale è caratterizzato da una rivendicazione di carattere p o l i t i c o; non è sufficiente, a mio parere, l'obiettivo tattico ad attribuire il carattere della 'terroristicità' (mi passino gli experts il termine).

    Attribuire l'attacco al Movimento dei Talebani, o 'Taliban', appare generico e grossolano poichè diversi sono i movimenti o gruppi che si rifanno all'ideologia Talebana. (vds. pregressi attacchi contro truppe NATO o sequestri di stranieri e/o connazionali rivendicati da specifici e individuati gruppi Talebani..);  

    2. la composizione del commando organizzatore dlel'attacco…
    quando si parla di 'Taliban'' non si deve più pensare a cittadini di nazionalità afgana strictu sensu ma, sempre a mio parere, anche di cittadini stranieri provenienti dall'Area del M.O. accomunati dalla medesima ideologia politico – religiosa radicale. Parlerei di una 'eterogeneità' radicale, fortemente presente nel territorio e risalente ai tempi dell'occupazione sovietica dell'Afghanistan…   

    Pertanto, come già accertato per pregressi attacchi contro truppe italiane, non escluderei che nel commando fossero presenti anche cittadini di nazionalità pakistana o cmq miliziani 'taliban' addestrati in una delle scuole di formazione presenti lungo il confine AFG-PAK ed indottrinati all'interno di una delle altrettanto numerose scuole coraniche presenti nel PAK (a pensare male non si sbaglia quasi mai… ricordiamoci anche il ruolo che svolge l'ISI in quello scacchiere e nel quadro generale politico dell'Area…)

    3. le tecnologie impiegate nell'attacco… non credo un semplice innesco a tempo con sveglia ma, proprio per quanto espresso al precedente punto, un IED (Improvised  Explosive Device) dotato di telefonio cellulare attivabile a distanza o un dispositivo radiocomandato.. cmq si presuppone un buon grado di conoscenza della tecnologia seppur elementare.

    Il convoglio era dotato di dispositivo 'Jamming' per il disturbo delle radiofrequenze? dove era posiszionato nel convoglio? era attivo? era il tipo portatile o installato su automezzo?

    4. in questa occasione, non mancheranno poi i detrattori dell'attività di 'Intelligence' .. certo è che max impulso va dato su questo fronte non necessariamente aumentando numericamente il dispositivo HUMINT ma implementando lo scambio informativo con gli 'assets'  degli altri contingenti presenti in T.O.
    Personalmente non dare molto affidamento allo scambio infotrmativo con l'Intelligence afgana in quanto la ritengo compromessa a causa di:
    – forte influenza, se non addirittura penetrazione interna nella sua struttura organizzativa, da parte dell'ISI pakistana;
    – corruzione da parte dei funzionari se non addiritttura vicinanza ideologica con il movimento 'Taliban', anche per appartenenza al medesimo clan tribale.

    Grazie per lo spazio e il tempo ma ritenevo doveroso condividere le mie impressioni/riflessioni/pensieri in questo spazio quantomai appropriato.

    Nathan Muir

     

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    utente anonimo at |

    Grazie a te Nathan, personalmente mi hai dato diversi spunti di riflessione 😉

    Frattaz

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    utente anonimo at |
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    utente anonimo at |

    volutamente saltata 'a piè pari' la citata vicenda…
    a dir poco 'surreale'..DICIAMOLO!

    Nathan Muir

    ps: sempre per rimanere nell'ambito del post.. l'attacco in quell'area è la conferma che la'offensiva avviata dalle Forze della Coalizione FORSE non ha nutrito gli effetti sperati…

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    AllegraBrigata at |

    Nathan, ritengo che tu abbia effettuato un'ottima panoramica della questione.

    Roberto

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    Verticalpoint at |

    I pensieri del Sig. Muir non posso non condividerli e se mi è concesso ne aggiungo dei miei:

    1+2 : Attribuire ai talebani il recente attacca nonostante nonvi sia una rivendicazione è il solito "sparare a zero" all'italiana. "Che ce frega chi è l'autore de sto attentato, stamo in afganistan, è logico che so stati i talebani", è come se ti sparano in Sicilia….è logico che è stata la mafia.

    3: "Rudimentale ordigno ad alto potenziale"….sull'alto potenziale si può anche soprassedere ma sul RUDIMENTALE sicuramente NO. Il fatto che non sia esploso al passaggio del primo mezzo indica chiaramente l'utilizzo di tecnologia e TATTICA. Anche se non credo che un disp Jamming sia di qualche valenza in simili situazioni. Chi si accinge a pianificare simili azioni è perfettamente a conoscenza delle contromisure che l'obj adotta.

    4: Per quel che riguarda la prevenzione (intelligence) ritengo che (secondo il mio modesto parere) non sia idoneo l'attuale modus operandi, visti i risultati. Non voglio dire che l'organo preposto non faccia il proprio dovere, anzi. Assodata l'inattendibilità dell'apparato d'intelligence afgana per i motivi citati dal sig. Muir, sarebbe opportuno ridurre al minimo i contatti con la stessa. Implementare la componente Humint distribuendola in modo capillare sino ai minimi livelli (sq/pl) e dotarsi di un validissimo centro di analisi e valutazione in loco che lavori in costante sinergia con il proprio l'apparato Humint, con le cellule dei propri reparti schierati e sia COSTANTEMENTE in contatto con gli alleati. Parere personale….poi facciano come gli pare!

    in fine mi permetto di aggiungere un quinto punto:

    5: I VTLM LINCE, è vero che fanno schifo sotto molti aspetti, ma se quelle maledette ralle rimangono chiuse, forse qualche "botta" LEGGERMENTE PIU' FORTE DI UN PETARDO riescono anche a reggerla.

    Cmq di una cosa sono sicuro, il fatto che sia capitato a noi è stata solo una gran botta di SFORTUNA MALEDETTA.

    PACE A QUEI DUE RAGAZZI

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  12. avatar
    utente anonimo at |

    alle considerazioni di Verticalpoint, a cui mi associo, mi permetto di aggiungere una ulteriore specificazione sull'argomento HUMINT:

    la ristrutturazione interna all'AISE, INEVITABILMENTE ha generato e genera ripercussioni sul piano operativo/informativo.

    Nathan Muir

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    utente anonimo at |

    su quanto rappresetato da vertical point aggiungo qualche considerazione….implementare capillarmente gli assetti H richiederebbe ulteriori risorse umane…il nostro contingnte può permettersele?
    In aggiunta, potrebbe essere sconveniente interrompere i contatti con la I afghana…se lo scambio di  informazioni utili non è per noi pagante, converrebbe mantenerlo per veicolare altro tipo di informazioni..potendoci aspettare un qualche grado di infiltrazione.
    Sono profondamente addolorato per la morte dei nostri ragazzi, ma sinceramente, considerando il numero di eventi che ci riguardano, temevo che sarebbe arrivato anche quello estremo….difficile riuscire sempre a far fronte a certe situazioni…onore ai nostri ragazzi venuti meno nel tentativo di farlo.

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  14. avatar
    utente anonimo at |

    # 6
    Nathan hai fatto delle domande più che legittime a cui PURTOPPO vi sono già delle risposte che personalmente io non posso darti per ovvi motivi, ma è SICURO che a qualcuno "gli hanno fischiato le orecchie" dal momento in cui ha molto probabilmente preferito "rallentare" la carta invece di svolgere il proprio lavoro in modo più celere per quantomeno aumentare ilo livello relativo di "sicurezza". Il resto sono solo le polemiche sterili classiche del "ormai è successo, si poteva evitare…." ma quel "si poteva evitare sicuramente adesso rimbalza fortemente nella mente di chi SA che poteva fare ma evidentemente DA MESI nulla ha fatto, chissà per quali "motivi" ???!!!.
    NO-COMMENT !
    p.s. 3.

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    utente anonimo at |

    Vi ricordate che il 26 Febbraio 2010 è stato ucciso il Dott.  Pietro Antonio Colazzo dell'AISE . . . . 

    BABBANO ASIMMETRICO

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    utente anonimo at |

    Per Babbano Asimmetrico, assolutamente, ce lo ricordiamo.

    Per Verticalpoint,

    La tua indicazione sul dislocare Analisti direttamente in loco (diciamo embedded 😉 ), mi ha fatto venire in mente questo articolo del washington post.

    Frattaz

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    AllegraBrigata at |

    La CIA la sta…. sperimentando in questi mesi.

    V.

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    utente anonimo at |

    Scusate, ma volevo chiedere se la perdita del Dr. Colazzo possa ancora influire sull'efficienza /efficacia delle OO.S.I. in loco ? 

    BABBANO ASIMMETRICO

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    utente anonimo at |

    … più della ristrutturazione/riorganizzazione dell'AISE ?

    BABBANO ASIMMETRICO … prescioloso

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    utente anonimo at |

    Le ritengo valide entrambe… sono gli uomini che fanno i Reparti, con il loro bagaglio professionale..
    Colazzo era un operativo o analista? ..e su questa differenza allora ne possiamo fare poi altre di ipotesi..

    Nathan Muir

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    utente anonimo at |

    C' è anche da dire che in questo caso è un problema diffuso, visto che nella colonna di mezzi c'erano truppe di mezzo mondo. :(

    A dire che l'impatto dei problemi della nostra intelligence nel caso specifico è anche diluito.

    Frattaz

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    utente anonimo at |

    LE SALME ARRIVATE IN ITALIA MERCOLEDì MATTINA

    Militari uccisi, camera ardente al Celio

    Decine di persone in coda per l'ultimo saluto a Ramadù e Pascazio. I funerali giovedì a Santa Maria degli Angeli

     

    ROMA – Sono arrivate al Policlinico militare del Celio le salme dei due alpini uccisi due giorni fa in un attentato in Afghanistan, ad Herat. Quella del sergente maggiore Massimiliano Ramadù, di 33 anni e del caporal maggiore scelto Luigi Pascazio di 25 anni. E alle 16 è stata aperta la camera ardente, allestita al Celio, a cui già decine di persone, tra cittadini e parenti delle due vittime, stanno facendo visita. Rimarrà aperta fino alle 20 di oggi.

    I FUNERALI – Le esequie solenni dei due alpini uccisi nell'attentato in Afghanistan – il sergente maggiore Massimiliano Ramadù e il caporale maggiore scelto Luigi Pascazio – si terranno giovedì 20 maggio alle ore 10:00 nella basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma. Lo rende noto il ministero della Difesa.

    Redazione online
    19 maggio 2010

    BABBANO ASIMMETRICO

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    utente anonimo at |

    Nessuna protezione elettronica per il convoglio attaccato,una vergogna.

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    utente anonimo at |


    In tutta la colonna non c'era jammer ?

     

    Frattaz

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  25. avatar
    utente anonimo at |

    Vi ripeto,per i nostri mezzi,quelli attaccati nessuna protezione elettronica,e non è la prima volta.
    Onore ai CADUTI…ma facciamo qualcosa per chi non lo è ancora.

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  26. avatar
    utente anonimo at |

    Anonimo 25# perche non ti firmi?

    p.s. le tue affermazioni non hanno alcuna base informativa e nessun riscontro da comunicati stampa ufficiali ( di fonte militare ), quindi sarebbe più cauto evitare di parlare senza cognizione di causa riportando notizie lette dai giornali…. che peraltro creano inutile e dannoso caos a tutti.
    L'argomento è molto "delicato"… non aggiungo altro.

    CL

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    AllegraBrigata at |

    Clone, si può scrivere anche senza firmarsi.

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  28. avatar
    utente anonimo at |

    Grazie per il consiglio, ma come mai quando io non mi firmo arrivate in gruppo enfatizzando che sono io ?!?!?!
    Beh, figli e figliastri.. un classico della casta  😉

    Comuqnue non firmare un affermazione a mio dire "sensibile" come la precedente, è quantomeno da vigliacchi e soprattutto da "irresponsabili".
    Ci sono notizie (tipo quella) che possono creare allarmismi di alta portata, e molti altri problemi "collaterali", ma è probabile che chi ha scritto il messaggio è stato molto ingenuo o forse non ha questa "sensibilità" al problema del "terrorismo".
    Le guerre non si combattono solo con le armi convenzionali (purtoppo).

    Comunque tanto per la cronaca, un altro paese  (che non siamo noi, e non sono gli USA) occupano un importante ruolo (decisionale) per quel che riguarda il contrasto agli IED e la gestione delle comunicazioni in teatro…. ed è probabile che vi sia più di qualche conflitto ad alto livello in questi momenti dopo l'ennesimo attentato, non solo legato alle vite umane…

    Per chi è "fortunato" e non è stato mai in Afghanistan, consiglio di visionare la rivista "Raids" … magari il numero 257 (febbraio 2009).

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  29. avatar
    utente anonimo at |

    l'anonimato non credo sia un atto di vigliaccheria,ci andrei un po' più cauto,neance un atto di poca sensibilità nell'ambito della lotta al terrorismo ma semmai una tutela democratica per chiunque debba dire cose reali senza per questo essere tacciato di VIGLIACCHERIA,o subire ritorsioni magari nell'ambito lavorativo,comunque  visto che sei così caldo e petulante appoggiandoti ai comunicati ufficiali non farai fare molta strada alla verità,perche dirla non è mai da irresponsabili,tuttaltro,anzi,affidandoci come te ai comunicati ufficiali o alle ressgne stampa (pilotate) non si va da nessuna parte.
    Ora se tu hai imbracciato un fucile in ambienti sensibili,le tue parole lo fanno trasparire e ti senti così forte da avere il "Verbo"su cosa bisogna fare per risparmiare le VITE dei nostri soldati,fai chiarezza sulle affermazioni che ho riportato.
    Informati,approfondisci,indaga,verifica,documentati,e lascia a casa l'ego,che qui si parla non si spara.
    P.S:il tu è per l'eta che ci separa.
    Buon lavoro.

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    utente anonimo at |

    Comunque come tutti immaginerete questo è sicuramente un sito "sensibile" e quindi il pseudo anonimato ritengo che sia solo per una pseudo manifestazione "io non ti dico chi sono".

    Poi come scrive chiaramente nel suo ultimo libro il Presidente Emerito F. Cossiga il primo principio è la Legittimità dell'operato delle OO.S.I. dopo la Legalità.

    Silendo penso che possa confermare.

    Se si scrive qui sia accetta di essere … tracciato … identificato …

    Se invece si sposa chi lavora ai Servizi senza saperlo … allora non si può sceglire.

     

    BABBANO ASIMMETRICO … C.d.N°  … rilasciata dal Comune …. in data ……. scadenza ……

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  31. avatar
    Silendo at |

    Babbano, francamente non penso che questo blog sia talmente "sensibile" da essere monitorato così in profondità :)

    Riguardo alla tracciabilità, sappiamo tutti che sul web l'anonimato totale è più teorico che reale però è anche vero che molti utenti vogliono mantenerlo non per timore di essere riconosciuti/riconoscibili dagli apparati di sicurezza ma per altri motivi, personali e rispettabilissimi, sui quali non spetta a noi giudicare.

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    utente anonimo at |

    Capisco cosa vuoi dire, ma non concordo pienamente.

    Per esperienza posso dire che ci sono stati almeno 3 eventi oggettivi  che sono scaturiti al 99%.

    BABBANO ASIMMETRICO

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    utente anonimo at |

    Afghanistan,morto militare italiano

    Incidente durante una ricognizione

     Un militare italiano del 32esimo Reggimento Genio è deceduto a seguito di un incidente avvenuto nel corso di una ricognizione nei pressi di Shindand, in Afghanistan. Secondo le ricostruzioni dei militari, la colonna di veicoli italiani era ferma per la verifica di un tratto della strada che congiunge Shindand a Herat, quando il giovane ha perso l'equilibrio cadendo da uno di essi e riportando un forte trauma cranico. Inutili i soccorsi.

    In pochi minuti sul posto è arrivata un'equipe medica che ha trasportato il militare, già in gravissime condizioni, all'ospedale da campo statunitense di Shindand, dove è morto poco dopo nonostante i tentativi di rianimazione. Il militare sarebbe caduto da uno dei mezzi blindati detto "Buffalo".

    Un minuto di silenzio alla Camera
    L'aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del militare. Il presidente di turno, Antonio Leone, ha espresso il cordoglio a nome dell'assemblea di Montecitorio.

     Ultimo aggiornamento ore 18:22

    BABBANO ASIMMETRICO …..

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  34. avatar
    utente anonimo at |

    x #29
    Vedi, è TROPPO COMODO nascondersi dietro ad un dito e far credere a chi legge di essere veterani anziani che la sanno lunga e non hanno bisogno di insegnamenti da nessuno (presunzione a go go), perche Silendone sa benissimo chi sono, ed apparte qualche stupidaggione scherzosa accaduta tempo fa e qualche incomprensione che capita ogni tanto, alla fine credo che ci capiamo e sopratutto ci RISPETTIAMO senza alcun problema. Nessuno ha mai parlato di spari… è evidente che in questo sito ci si diletta a scrivere ed ognuno mette un po di se e delle proprie esperienze, vere o presunte. Io mi sono esclusivamente lamentato che quando IO dico qualcosa di "scomodo" arriva puntuale lo "sputtanamento", nel senso che subito qualcuno mi nomina (pure se non mi firmo!). Qualcuno che si credeva infallibile guardacaso ha in fretta ed in furia cancellato il profilo su f.b…. Ma come non eravate gli invincibili che sparano a zero e non hanno paura di nessuno? i James Bond del terzo millennio? Quelli che scovano tutti leggendo l'IP ma che sono a digiuno di tecnologia anni 80… da non sapere che basta un trasponder punto punto tra l'Italia ed un posto sperduto al polo nord ?!? Che siamo monitorati è chiaro, ma proprio per questo è da "stupidi" fare attacchi personali gratuiti, quando questo sito è STUPENDO se si parla di argomenti e non si fanno ridicoli battibechci da 4 soldi….

    Tornando ai comunicati ufficiali… beh…no-comment, inutile parlare con chi si sente una mente superiore e giudica gli altri nullità, senza neppure sapere chi ha davanti…. Non conta l'età ma i km…  😉
    Alla fine vedi cosa capita… uno combatte…cade e muore…
     Queste cose fanno riflettere, non le litigate da bimbi a chi è il più bravo.

    Onore al giovane  Francesco Saverio Positano

      

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  35. avatar
    utente anonimo at |

    dimenticavo.. questo sito non è considerato "sensibile" (non fatevi illusioni …) in quanto le "notizie" riportate sono provenienti per la stragrande maggiornanza da OSINT (praticamente copiate ed incollate da altri siti web, documenti pubblici e quant'altro… con commenti personali di volta in volta..), e quindi non necessariamente prelevate direttamente da fonti sul territorio o in teatri…
    Al contrario vi sono miriadi di forum, blog e chat, dove personale militare e/o civile utilizza proprio il web per "comunicare"… e spesso in modo steganografico passano flotte di importantissime notizie…
    Si deduce che un sito o forum di cosiddetta "Intelligence Community", non è necessariamente un "prodotto" utile all'Intelligence.
    Certo, fa "comodo" leggere un po di tutto senza andarsi a cercare le cose… ma è la stessa cosa che anni fa succedeva quando il marescialletto di turno si dedicava al ritaglio degli articoli di giornale con le forbici…
    Senza offesa per nessuno ! Tanto per chiarire la differenza tra Intelligence e Intelligence Community 

    n.b.
    questa polemica "sterile" non è indirizzata agli autori del sito… silendone, brigata ecc… ci mancherebbe altro.. (senno mi linciano ahahahah).

    Notte

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    utente anonimo at |

    Da Ansa.it del 31/12/2010 ore 13,33

    ROMA – Un militare italiano è morto in Afghanistan. Potrebbe essere stato ucciso da un cecchino. Il fatto è avvenuto un paio di ore fa, nel distretto del Gulistan, nell'ovest del Paese.

    Il militare italiano è stato ucciso "a seguito di un colpo di arma da fuoco". Lo conferma lo Stato maggiore della Difesa, sottolineando che l'episodio è avvenuto "nel distretto di Gulistan, nell'ovest dell'Afghanistan".

    Nel Gulistan (provincia di Farah), una delle zone più 'calde' del settore affidato al controllo dei militari italiani, al confine con l'Helmand, dal primo settembre operano gli alpini del 7/o reggimento di Belluno, che costituiscono l'ossatura della Task force south east, composta anche da militari di altri reparti.

    Il 4 ottobre scorso, proprio nella valle del Gulistan, si verificò l'imboscata in cui morirono altri quattro soldati italiani. L'area affidata al controllo degli alpini, denominata Box Tripoli, era un tempo sotto comando statunitense.

    In questi pochi mesi i militari italiani hanno portato avanti una serie di iniziative (tra cui quattro progetti di cooperazione civile-militare) con "notevole successo", come ha sottolineato solo qualche settimana fa il generale David Petraeus, comandante della missione Isaf in Afghanistan, in visita agli alpini del Gulistan.

    B.A.

    BBbbbB.A.
     

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    utente anonimo at |

    Cordoglio alla famiglia del nostro militare…eonore al nostro fratello!

    Ga78

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    Jackallo at |

     

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