21 Responses

  1. avatar
    utente anonimo at |

    Molte domande per un’analista… e io ci metto i miei "pensierini" mattutini, giusto per alimentare un confronto (se mai ci sarà).
    L’unica cosa "chiara" è che allo stato attuale non ci stiamo ritirando e non giochiamo per vincere, ma "tiramm innanzi", ottusamente convinti che l’insorgenza sia unicamente jihadista o talebana e che l’Afghanistan sia un Paese come tutti gli altri dove un Presidente dovrebbe essere in grado di governare (dove Silvestri scrive "… Karzai sembra incapace di assicurare" dovrebbe dire "è incapace").
    Temo che manchi una strategia di fondo perchè manca una conoscenza di fondo dell’avversario e dell’ambiente operativo.
    Ritengo che se l’Afghanistan fosse stato lasciato a sè stesso dopo la guerra, ora sarebbe quello che era; mentre condivido l’opinione sugli errori fatti dall’amministrazione Bush.
    Temo che il vero problema non sia l’Afghanistan, quanto il Pakistan.
    Eule

    Reply
  2. avatar
    utente anonimo at |

    Vi segnalo l’articolo "Afghanistan, la voce degli esuli", perché ci sono informazioni interessanti.

    Reply
  3. avatar
    Silendo at |

    Eule, ti riferisci ad una mancanza di strategia da parte italiana o da parte americana o, più in generale, da parte alleata?

    Reply
  4. avatar
    utente anonimo at |

    Eule, condivido pienamente le tue considerazioni.

    L’unica che non mi convince pienamente è l’ultima, nel senso che – per quanto Afghanistan e Pakistan siano profondamente interconnessi – non ritengo che focalizzare l’attenzione (e quindi gli assets) prevalentemente sul Pakistan sia l’approccio più corretto. Credo invece che molto debba essere fatto nella direzione del rafforzamento della leadership di Karzai e dell’allargamento della sua coalizione.

    Al riguardo segnalo un interessante report elaborato da un gruppo di studio della Fondazione ICSA.

    barry lyndon

    Reply
  5. avatar
    AllegraBrigata at |
    Reply
  6. avatar
    utente anonimo at |

    azz..è vero: il bello è che il post l’avevo letto…ultimamente il volume di "materiale" sta aumentando così vertiginosamente che si rischia il crash per OVERFLOW informativo!!!   😉

    barry lyndon

    Reply
  7. avatar
    AllegraBrigata at |

    Io condivido totalmente l’opinione di Eule. Manca una vera strategia ed il baricentro del problema è in Pakistan.
    A mio avviso.

    Enrico

    Reply
  8. avatar
    utente anonimo at |

    Enrico, anche io ritengo che un "approccio" più incisivo in Pakistan possa far conseguire ottimi risultati anche in Afghanistan. anzi sono convinto che quell’area debba essere "gestita" considerando i due paese come complementari.

    l’unica perplessità che ho riguarda l’orientamento esclusivo del focus sull’area Pakistan: in altre parole canalizzare in maniera predominante risorse sul Pakistan potrebbe far perdere di vista gli obiettivi da conseguire sul teatro Afghano. La costruzione e il consolidamento di una leadership politica e militare afghana, che sia più credibile e maggiormente rappresentativa rispetto a quella attuale, è fondamentale per coseguire il controllo del territorio e il progressivo isolamento dei gruppi taliban e jihadisti. e sappiamo tutti la costruzione/consolidamento di quella leadershipo deve essere "aiutata" da Occidente. nn ha senso formare/addestrare le forze di sicurezza afghane senza che poi le stesse possano far riferimento ad un capo (vero).

    barry lyndon

    Reply
  9. avatar
    utente anonimo at |

    @ padrone di casa: domandona difficile. Penso che la leadership americana abbia sbagliato l’approccio al problema, abbia altri obiettivi più o meno collaterali in zona e a discendere abbia inquinato le menti di tutti (NAC-Paesi membri …).
    @barry: tra chi vuole creare il suo califfato e chi vuole fare dello sciacallaggio in una potenza nucleare al collasso, chi colpiresti per primo?

    AQ non è più in Afghanistan, non come lo era nel 2002. Ci sono ancora combattenti jihadisti, ma per il resto il core della minaccia (quella vera) è altrove. Dove? Dove è più semplice e sicuro stare, continuando a lavorare per raggiungere i propri obiettivi. Non voglio dire che si deve abbandonare l’Afghanistan ed andare in Pakistan. Voglio dire che bisogna essere contemporaneamente da entrambe le parti.
    Eule

    Reply
  10. avatar
    utente anonimo at |

    Eule, siamo sulla stessa linea d’onda 😉

    barry lyndon

    Reply
  11. avatar
    utente anonimo at |

    senza dubbio colpirei lo sciacallo! :-)

    ma teniamo sempre in considerazione che lo sciacallo gode del caos  del vicino di fianco 😉

    barry lyndon

    Reply
  12. avatar
    Silendo at |

    Avevo del tutto dimenticato questo scambio :)
    Sì, anch’io penso che la leadership americana abbia sbagliato l’approccio al problema.
    Secondo me punta sul "campione" regionale sbagliato. D’altronde, è oramai chiaro anche alla stessa dirigenza di Washington che il Pakistan è più un problema che una risorsa.
    Quello che non capisco, lo confesso, è quale sia l’approccio di questa Amministrazione in merito alla questione indo-pakistana…

    Reply
  13. avatar
    Raffox74 at |

    Il triangolo no, non l’avevo considerato… o forse sì!

    Il confronto strategico tra gli USA ed il triangolo Cina-Pakistan-Arabia Saudita

    Reply
  14. avatar
    Silendo at |

    Già…. 😉

    Reply
  15. avatar
    AllegraBrigata at |

    Non ho letto l’articolo segnalato e non sono un esperto dell’area.
    Ritengo però che proprio l’asse Arabia Saudita-Pakistan-Cina sia il punto focale della questione afghana (e pakistana).

    R.

    Reply
  16. avatar
    utente anonimo at |

    ma perchè stupirsi. i clintoniani hanno per caso avuto una grand strategy? il vizio dei democrat sta lì: raccontano un sacco di cazzate in campagna elettorale e poi non sanno come uscirne…
    Linus

    Reply
  17. avatar
    utente anonimo at |

    qualche giorno fa, un "autorevole dilettante" in materia ha azzardato un unico focal point relativo alla risoluzione della situazione in Afghanistan: The People’s Republic of China.

    barry lyndon

    Reply
  18. avatar
    Silendo at |

    Ecco Barry, con il massimo rispetto per il Dilettante (uso voluto della D maiuscola…), io non sono del tutto d’accordo su questo.

    Reply
  19. avatar
    utente anonimo at |

    anche a me non convince questa tesi!,, sebbene nutra grande stima per il D2ilettante [io rilancio con una D al quadrato 😉  ]

    l’ho riportata perchè è compatibile con gli ultimi interventi di Roberto e Raffox.

    io sono dell’idea che il punto focale dell’Afghanistan sia….l’Afghanistan!

    Pakistan, Arabia Saudita, Iran e Cina sono sicuramente attori importanti nel plot…ma nessuno di loro  – singolarmente – è in grado di determinare la stabilizzazione dell’Afghanistan.

    barry lyndon

    Reply
  20. avatar
    utente anonimo at |

    nessuno di no, ma tutte insieme si

    Reply
  21. avatar
    Silendo at |

    X Linus: in materia di Grand Strategies made in USA…. 😉

    Reply

Leave a Reply


(obbligatorio)