Nell’ambito dello Stein Program on Counterterrorism and Intelligence il Washington Institute for Near East Policy organizza periodicamente delle lectures. L’ultima è stata tenuta dal sottosegretario alla Difesa J. Clapper: "Intelligence Transformation: Meeting New Challenges in the Middle East and Beyond".
PS … a proposito di riforma dell’Intelligence, Loch Jonson sarà finalmente in Italia…
La nostra gloriosa riforma (legge n.124/2007, art.21 …) sancisce “il divieto di assunzione diretta, salvo casi di alta e particolare specializzazione debitamente documentata, per attività assolutamente necessarie all’operatività del DIS e dei servizi di informazione per la sicurezza”.
Conferma il divieto anche in relazione alla saltuarietà dell’eventuale dipendenza…si specifica l’estensione del divieto anche alle figure di eventuali collaboratori o consulenti. SIAMO PROPRIO SICURI SIA UNA MOSSA Intelligent?
Mi dispiace, ma tutto di tutto mi sa questa riforma, tranne che di RIFORMA. Gli artt. sul personale (reclutamento e selezione), paiono la prutta copia di un film già visto dal titolo “l’artistica facciata”.
Vorrei sapere il parere di chi vorrà rispondermi…(essendo io totalmente inesperta del settore)…e se avete delucidazioni in merito ai regolamenti, vi prego volermeli segnalare (io non li trovo sui siti istituzionali…può essere ci siano e io…….ho ancora molto da imparare….)
Con immensa stima per voi tutti,
“l’anonima 580”
Perchè non ti sembra intelligente?
Enrico
i regolamenti non sono disponibili,

non credo sia coperti da segreto, ma sono cmq riservati
(Sile… correggimi se sbaglio).
ma come mai tanto interesse se non sei del settore?
saluti
grazie Signori
Se fossi del settore, saprei dei regolamenti 😉
Ho tanto interesse perchè ho fatto la specialistica in risorse umane della pubblica amministrazione. (o forse ce l’ho perchè sono femmina, come la curiosità).
Vorrei scrivere qualcosa sull’argomento.
Un docente mi ha indicato un manuale di politica di gestione delle risorse umane per gli Interni…così…sfoglia, gira, leggi…..,non so nemmeno io come, mi sono imbarcata nella riforma dei Servizi. Avrei voluto scrivere qualcosa, ma non trovavo nulla!Tutto rimandava a dei regolamenti….ma dal 2007!!!poi…ho cercato sul sito e non esiste…perennemente undercostruzione!
Bha..sono sempre più convinta di cercare lavoro all’estero.
Scusa Enrico, non avevo visto il commento.
Non mi sembra intelligent, ma probabilmente è un capolavoro della giurisprudenza.
Volutamente ho scritto intelligent e non intelligente…
perchè non mi sembra risponda ad un concetto “serio, efficiente ed efficace” di intelligence.
Io che non c’entro nulla col settore, ho una mia idea di Intelligence (…).
Con riferimento a quanto detto nel mio primo commento, il mio timore è che il divieto in questione avrebbe negativi ed ingiustificati effetti limitativi sulla ricerca informativa. Mi pare che la finalità istituzionale alta dell’intelligence non si sposi con misure fortemente condizionanti la stessa facoltà di conoscere ed acquisire notizie a tale finalità naturalmente (strettamente) connesse.
Credo di aver fatto unn po’ di confusione, ma confido nella tua/vostra elasticità 😉
Ciao a tutti,
la solita anonima 580
Giano: sì, l’articolo 43 della legge
chiarisce il concetto 😉
Anonima, intendi dire che il sistema è “rigido” rispetto alle necessità di acquisire risorse umane ed informazioni?
…o forse rispetto a talune risorse (o… fonti) che si potrebbero utilmente “internalizzare”?
Saluti cari
Intendo rispetto alle necessità di reperire risorse umane e informazioni, soprattutto rispetto a talune fonti che si potrebbero utilmente “internalizzare”.Direi che questo è il duplice aspetto della questione…
e poi…scusate, lo so che tempo addietro ne avete già parlato, però….io non riesco a capacitarmi del fatto che non si possa mandare un curriculum ad un indirizzo…ok, vediamo …come posso fare un esempio, senza scivolare nel banale (nell’assurdità per gli esperti).
Supponiamo che io senta di poter essere utile ai servizi per qualcosa, non certo per informazioni segrete o per chissà quale arcano mistero, ma solo ed esclusivamente per una mia peculiarità.
Se fossi nella stessa situazione, ma vivessi in Romania, Usa, e in tanti altri paesi…….avrei un indirizzo a cui mandare il mio curriculum (nel rispetto di certi requisiti generali (NOTI A PRIORI) e imprescindibili.
IL mio curriculum verrebbe studiato, forse selezionato e da lì…con una quache forma di competizione (secondo regole ben precise) competerei con chi ha più o meno le mie peculiarità.Vincerebbe il migliore.Ma soprattutto, così, sarebbe davvero reclutato il migliore.
Grazie ancora per l’attenzione che mi date, e per i preziosi spunti.
Salutissimi
carissima 850,
In italia, (tu non sei italiana scommetto) il concetto di famiglia è molto importante. Questo elemento aggregante trova la sua applicazione in tutti gli ambienti di vertice/di potere siano essi civili, militari pubblici e privati.
Questo è quello che conta.
(non è una critica, forse è uno dei punti di forza della nostra cara italia)
(ps:la scusa della ricerca non convince….non ci pensare)
Bacioni
Scusa, il “familismo” italiano sarebbe un nostro punto di forza?
Roberto
Riporto il seguente commento che potrai trovare
venerdì, 05 settembre 2008
Cavaliere vice-direttore dell’AISI ? :
“#576 29 Maggio 2009 – 19:25
Per l’amico 573, devi capire che nonostante le sue incapacità, Federico Armati, nessuno lo ha mai toccato, in quanto figlio di un magistrato (che faceva servizio a Roma e Perugia). Era talmente raccomandato che nessuno se lo filava. Dopo aver avuto una diatriba con il Direttore Mori, che lo trasferì al ministero di Grazia e Giustizia, l’Armati, di fatto non ci ha messo mai piede, in quanto in tre giorni, dico tre giorni, il sotto segretario ai servizi, lo ha fatto prendere in carico all’allora Cesis (ora DIS). Ovviamente promosso alla qualifica di funzionario.
E vi stupite di ciò? ma la questione non è cambiata!
Ciao amici.
utente anonimo ”
Concordo con Roberto e non mi si dica che la Famiglia di appartenenza garantisca la Fedeltà alle Istituzioni.
L’esperienza personale mi ha fatto vedere che l’attacamento ai Servizi doveva leggersi nella maggioranza dei casi, quale attacamento alla retribuzione, completa delle indennità.
Come più volte ho avuto modo di dire su questo Blog, se il ritorno all’Amministrazione di appartenenza garantisse la stessa retribuzione ricevuta presso le OO.I.S. , non ci sarebbero tutte le resistenze a cui assistiamo (ndr resistenze leggasi raccomandazioni , cause ecc.).
BABBANO ASIMMETRICO
carissimo anonimo 9,
Chiedo scusa sin da ora, ma non mi è chiaro la pertinenza con le mie osservazioni. Per cortesia, puoi spiegarmi meglio?Cosa ha a che fare la famiglia con quello che ho scritto io?
E poi cosa vuol dire “la scusa della ricerca non convince….non ci pensare”? non credevo servissero “scuse” per partecipare ad un blog che, mi pare, dia ottimi spunti oltre l’intelligence…
mhmh..pare ci sia un clima di sospetto reciproco quissù… :-))
ps: sono italiana (ahimè), ma capisco che il mio commento scritto in fretta e furia si sia perso nei meandri di congiuntivi e accordi mancati.
salutissimissimi
ANONIMA 580 o 850 😉
Cara Anonima 580/850 😉
…perchè quell’ “ahimè”? Suona così triste e rassegnato…
Io confido (e credo fortissimamente;) ci siano ancora tanti ottimi motivi per sostituirlo con un bel “per fortuna” 😉
Ovviamente è solo il mio personalissimo pensiero 😉
Saluti cari a tutti
gentile Giovanninacci,
vorrei essere contagiata un po’ dalla tua fiducia e non dover girare il mondo fingendomi, ogni volta, di un altro Paese.
Sono profondamente delusa dal nostro Paese, ma questo non è un blog per i sentimentalismi e gli sfoghi delle frustrazioni…quindi…show must go on!
un caro saluto e una buona serata a tutti,
anonima 580
Cara Anonima 580, capisco quello che intendi (o almeno credo di capirlo ;).
Ti auguro di cuore di ritrovare la “fede”, ma per forza di cose ci dovrai un po’ mettere del tuo… Anche perchè, più siamo a farlo e più abbiamo speranze di migliorare.
Cari saluti!
P.S.: credo proprio che puoi chiamarmi Giovanni se ti va 😉
sti marinai….
“Though they sink through the sea they shall rise again”
Sti marinai… ;)))
Carissimo e stimatissimo BABBANO ASIMMETRICO, io e te prima o poi ci dobbiamo conoscere perchè vorrei dedicarti una statua nel mio giardino, qualsiasi cosa tu scriva non è altro che la PURA verità, l’ argomento RETRIBUZIONE è molto ma molto sentito da coloro che aspirano ad entrarci o che ne fanno già parte. Purtroppo il più grande errore-pecca dei nostri servizi è proprio l’aspetto economico, nei SERVIZI CI SI DEVE ENTRARE SOLO PER COMPROVATO AMOR DI PATRIA! Analoga situazione la si riscontra nelle 4 FF.AA. dove, la gente si scanna per andare in missione all’estero…..soldi e solo soldi.!!!!!
E qualcuno s’indigna quando sente parlare dei VOLONTARI di GLADIO?
Sto paese può fare tutte le riforme che vuole ma se non s’impegna a creare una cultura volta all’AMOR DI PATRIA….campa cavallo…!
BABBANO SEI UN GRANDE!
X l’utente del post n°8
Il fatto che lei abbia le capacità e alcuni requisiti FONDAMETALI (poi mi spieghi cosa intende) e ammesso anche che vi sia un indirizzo a cui madare il curriculum, ma chi le assicura che codesto pezzo di carta possa essere preso in considerazione? In italia grazie al cielo abbiamo un numero spropositato di laureati meritevoli ma non per questo un apparato dello Stato che si occupa di Faccende delicate debba valutare tutti coloro che ne fanno richiesta.
I Servizi, non sono l’Arma dei Carabinieri, non è l’Esecito o la Marina a cui si accede per concorso e non è la Coop o la ditta razzi e mozzi a cui poter inviare il proprio curriculum. I SERVIZI SONO BEN ALTRA COSA!
Il mio modesto consiglio è quello di sfruttare al meglio le proprie capacità e i propri studi e indirizzarli verso qualcosa che le possa dare più soddisfazione sia dal punto di vista economico che morale, visto che le sue frustrazioni la portano a pronunciare un “ahimè”!
Perdoni la durezza delle mie parore ma il proprio paese lo si deve AMARE INCONDIZIONATAMENTE !!!
Caro Verticalpoint,
la sua più che durezza mi pare SUPERFICIALITA’, ma questo è piuttosto tipico nel nostro Paese, quindi, non me ne stupisco (o ferisco).
Infatti, non ho mai parlato di capacità o requisiti fondamentali, piuttosto di peculiarità (se conosce la differenza).
La questione dell’esistenza di un indirizzo, si riferisce al fatto che la nuova riforma sia stata presentata come emblema della trasparenza.Ad uno può piacere o meno, ma sarebbe più opportuno presentare le cose per quello che sono, e non per quello si vorrebbe far credere (per guadagnarsi l’occhio benevolo degli stranieri).
Ancora, il pezzo di carta, detto curriculum, verrebbe preso in considerazione perchè si otterebbe una risposta – negli altri paesi- (e non sono io a dirlo). Essere preso in considerazione, mio caro, non vuol dire certo essere assunti/reclutati.
Poi, quanto al discorso del numero spropositato dei laureati meritevoli, poco a che fare con le possibilità di impiego nei Servizi. Io non ho infatti detto che tutti i cervelloni dovrebbero far domanda o essere assunti nei Servizi.MA TUTTI I CERVELLONI DOVREBBERO AVERE IL DIRITTO DI FARVI DOMANDA E DI OTTENERE UNA RISPOSTA (e, mi consenta, il diritto non è quello della 124/2007).
quanto al fatto che i Servizi, non sono l’Arma dei Carabinieri-l’Esecito o la Marina, dovrebbe essere un po’ più obiettivo e raccontare COME SI ACCEDE (parla di concorso, si riferisce forse al “concorso di telefonate”?).
Poi…vede, Lei è sicuramente più esperto di me, visto che conosce la differnza tra Coop e Servizi, dicendo che sono ben altra cosa.., la prego voler prendere i miei commenti per quello che sono, cioè del tutto irrilevanti e profani.
La ringrazio per il suo modesto consiglio (anche se di modesto a poco chi scrive che una cosa è BEN ALTRO, rispetto a qualcosaltro).
Però vede, io sto già sfruttando al meglio capacità e studi visto che li sto indirizzando verso un altro paese, più meritevole e grato.
Il mio ahimè non è riferito ai Servizi o a chissà quale istituzione o concorso non passato, anzi…
Il mio ahimè è riferito a come ci vedono gli altri, a quanto contiamo davvero, al di là dell’amore incondizionato. Infatti,la storia insegna che amare incondizionatamente un paese, lo porta alla rovina.Criticarlo invece, lo potrebbe portare a migliorare.Quando e se c’è volontà. (ovviamente non è il mio caso, io ho già scelto da un pezzo di abbandonarlo a se stesso).
ps: LA CULTURA VOLTA ALL’AMOR DI PATRIA funzionerà solo quando la gente starà bene nel proprio paese, e lo vedrà realmente meritocratico.
E i Servizi dovrebbero
ESSERE
IN
GRADO
DI
CAPIRE
CHI AMA
DAVVERO
IL
PROPRIO
PAESE…nel selezionare la gente. Infatti, in tutti gli altri paesi “è requisito fonamentale amare il proprio paese, esservi leali..ecc” ed è messo nero su bianco. Da noi no. E’ dato per scontato.Come tante altre cose…
Mah… io non so dire se il bene di una Nazione (e uso questo termine di proposito 😉 passi più dall’amore incondizionato o dalla critica. Probabilmente servono entrambe le cose. E contemporaneamente.
Ma in ogni caso, qualsiasi delle due cose serva di più (in un particolare contesto storico e sociale) sono convinto che siano entrambi prerequisiti per una “azione costruttiva” (sincera, affettuosa, disinteressata e, già che ci siamo, democratica) che ognuno, nel suo piccolo, deve vedere come “missione”. Una missione da condurre “all’interno” del paese verso “fuori” e – per chi può – anche viceversa.
Questo per dire che una Nazione non si migliora “da sola”…
Dopo la critica – pur forte, decisa, aspra e colma di risentimento – tocca tirar fuori quell’amore incondizionato e mettersi al lavoro. Anche se si ha la più concreta delle convinzioni che non serva a nulla, che il “sistema” sia troppo forte, ecc. ecc..
Secondo me, vale la pena di provarci. E il “Paese” – ovvero l’ “idea-paese” che vien fuori dalla somma e dall’incrocio delle “idee-paese” di tutti – lo merita ampiamente.
D’altronde il “gusto della battaglia” (O’Sensei ci potrà ben illustrare il concetto… magari facendo riferimento alla storia dei 47 Ronin ;)))) è cosa ben diversa (e superiore?) del gusto del “successo”.
Non credete? Secondo me, vale la pena :))))
Saluti carissimi a voi tutti
Giovanni
P.S.: che di difetti e storture sia pieno il mondo, sono pienamente d’accordo :)) Ma non mi spaventa (o almeno non mi spaventa troppo… :)))
Cara anonima, chissà, forse ragionando tra donne ci si capisce meglio, proviamo.
Io non mi permetto di giudicare la tua scelta di realizzarti all’estero. La realizzazione personale e professionale è molto importante e capisco perfettamente la tua frustrazione, che è poi anche la mia e quella di tanti altri giovani.
Avevo fatto pure io un pensiero di “scappare” all’estero. Però poi mi sono resa conto che per me rappresentava forse una via troppo comoda. Mi sono detta che se tutti facessero così in Italia non rimarrebbe più nessuno, se non gli immigrati fuggiti da una situazione ancor peggiore della nostra.
Non voglio farti discorsi sull’amor di Patria, no. Ogni rapporto d’amore, anche quello verso la Patria, presuppone dedizione e impegno. Certo è che il rapporto deve essere reciproco.
Io amo molto la mia Patria ma la Patria ama i propri cittadini, i propri giovani? Ne vedo tanti fuggire all’estero e ben poco è stato fatto per impedirlo. Tu hai fatto la scelta di andare, io ho fatto la scelta di restare, pur tra mille difficoltà e delusioni, ma anche soddisfazioni grazie a Dio.
Mi sono detta che se qualcosa, seppur nel mio piccolo, posso fare per migliorare il mio Paese, allora ne sarà valsa la pena. Se tutti facessero così, mettendo insieme le forze e le diverse capacità (non parlo solo dei Servizi), sono convinta che la situazione migliorerebbe per tutti. La mia non è una visione utopica e non realistica. Quante volte mi sono sentita dire, “ma se non hai la raccomandazione non vai da nessuna parte”, però è anche vero che se tutti ci adoperassimo per migliorare questo Paese (e lo si può fare solo combattendo giorno dopo giorno per ottenere dei cambiamenti), nessuno sarebbe costretto ad andarsene. È ovvio che ogni cambiamento richiede tempo, svariati anni, ma le cose si costruiscono passo dopo passo. Questo è il mio modo di essere italiana, l’importante è non aspettarsi mai che qualcuno ti dica grazie per i tuoi servigi.
Un caro saluto
Beh, il fare al 210% il proprio dovere senza sperare (e nemmeno desiderare) ricompensa alcuna è assiomatico :)))))))
Saluti carissimi
giovanni,
pienamente concorde con te sulla critica e sull’amore incondizionato (insieme).
Felsina,
mi sono commossa a legerti, davvero…perchè mi è sembrato di rivedermi…fino a qualche anno fa.
Grazie Felsina, perchè “ho scoperto che quel tuo modo di pensare” non mi è indifferente. (……)
Mi ha fatto bene confrontarmi con voi, che siete sicuramente dei professionisti che con sacrificio e dedizione si sono ritagliati un posto.
una buona giornata a voi tutti,
anonima 580
E’ un po’ datato, ma …
TITOLO: LO PSICOLOGO sugli AGENTI “SINDROME DEL CANARINO”
ROMA . Malpica, Galati e Broccoletti sono in preda alla “SINDROME DEL CANARINO”. E percio’ non risultano attendibili.
Cosi’ sostiene il criminologo Francesco Bruno, uno psichiatra che di 007 se ne intende, poiche’ dal 1978 al 1987 e’ stato al servizio proprio del Sisde. “A differenza dei pentiti di mafia . afferma Bruno . gli agenti segreti che si sentono traditi dallo Stato, come nel caso di Malpica, Galati e Broccoletti, improvvisamente si sentono abbandonati e perdono ogni riferimento con la realta’ “.
“QUESTO COMPLESSO di ONNIPOTENZA detto “SINDROME DEL CANARINO” , spiega il criminologo , porta i soggetti in questione a partire all’ attacco con dichiarazioni che invariabilmente tendono a colpire il piu’ in alto possibile, ritenendo di avere delle carte che giustificano queste affermazioni”.
Questa teoria, assicura Bruno, oltre a discendere dalla sua profonda conoscenza dell’ ambiente dei servizi di sicurezza, “e’ suffragata anche da uno studio scientifico portato avanti dagli americani che valuta l’ attendibilita’ delle testimonianze”.
E’ questo Complesso di onnipotenza, da cui “noi siamo l’Elite”, che ritengo “fuoriluogo” rispetto a chi fino a prova contraria è FEDELE alla PATRIA ! ! ! ! !
BABBANO ASIMMETRICO
Pagina 3
(7 novembre 1993) – Corriere della Sera
BABBANO continui a stupirmi!!!
In effetti è un bel dilemma. Restare in Italia per cercare di contribuire al cambiamento, e magari sprecare una vita, oppure andare all’estero per cercare di realizzarsi?
Io non so cosa avrei fatto.
So però che non si tratta di “Patria”. Si tratta di “cittadini”. Se le cose non funzionano non è colpa della “Patria”, è colpa dei cittadini.
Insomma credo che si debba esercitare eccome il diritto alla critica. Purchè però sia una critica decente, non mossa da risentimenti personali (magari i primi che criticano sono proprio quelli che hanno cercato di farsi raccomandare ma non ci sono riusciti…) e soprattutto una critica che individui una o più soluzioni.Altrimenti è solo inutile lamentela e piagnisteo.
Federico
PS non mi riferisco a nessuno qui dentro e non mi riferisco ai Servizi, parlo in generale del sistema Paese
D’accordissimo con te, Federico.
X anonima 580
..evidentemente sono stato poco chiaro o magari sono talmente ignorante che non riesco ad esprimere semplicissimi pensieri ma voglio riprovarci:
– Bisogna fare una distinzione tra classe politica e Patria, il fatto che lei sia amareggiata è comprensibile se il suo sentimento è condizionato dalle bassezze politiche in cui il nostro paese naviga da anni, anzi, non posso che darle ragione. Ma se parliamo di PATRIA il discorso cambia, la PATRIA non sono i politici, vespa, le testate giornalistiche, gli scandali, il gossip….ecc. LA PATRIA E’ LA NOSTRA BANDIERA, LA NOSTRA STORIA, LA TANTA GENTE MORTA CREDENDO IN ALCUNI VALORI, L’INNO, LA DEMOCRAZIA. Non mi permetto di dare lezioni di patriottismo a nessuno, il patriottismo è un sentimento che o lo si ha da sempre o non credo sia possibile maturalo col passare del tempo.
– Il “pezzo di carta” a cui mi riferivo è e rimarra un semplicissimo pezzo di carta anche se deciderà di andare all’estero, mi creda!
– Quello che gli stranieri pensano di Noi ITALIANI è relativo, mi spiego, se come dice lei, i nostri servizi sono riformati solo sulla carta, la invito a testare in prima persona cosa sono i servizi di altri paesi….NON E’ TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA!
Ho fatto una distinzione tra Servizi e altri corpi dello Stato solo per spiegarle che fare l’ufficale dei Carabienieri è si difficile (e grazie a Dio non per il discorso delle raccomandazioni) ma non impossibile. Essere un funzionario dei servizi è un altro mondo e a mio avviso, il reclutamento a domanda è una delle cose più sbagliate di sto mondo ma non mi riferisco alla trasparenza o che, per me vale solo il disocrso sicurezza e non mi dilungo su questo perchè non è materia di sua competenza.
Stia tranquilla che ovunque lei vada a lavorare, sarà sempre a comunqua soprpassata da coloro che hanno il c.d. “paraculo”, è impensabile e scorretto da parte sui pensare che nei nostri servizi vi siano solo raccomandati, è vero che ci sono ma ne più e ne meno di quanti ce ne siano in tutti apparati statali e non.
Con il mio intervento precedente volevo essere duro si, ma non era nelle mie intenzioni offenderla.
non mi stanche rò mai di ripetere che nei servizi si dovrebbe accedere solo perchè mossi da sani principi di fedeltà allo STATO.
Mi permetto di rivolgerle una domanda a cui spero risponda onestamente: “Lei metterebbe a disposizione dello Stato le sue peculiartà per 1.200 euro al mese, rifiutando qualsiasi “INDENNITA'” e accantonando qualsiasi forma di aspirazione a ruoli di prestigio?
Gentile verticalpoint,
se vuole sulla “nostra” storia potremmo aprire un interessante dibattito che mi confermerebbe quanto poco ci sia da essere fieri (non lavoro per i servizi, ma qualcosa d’altro lo faccio).
Quanto alla Patria, la ringrazio per avermi fatto notare che non è vespa, i gossip, i politici e tutto il resto! 😉
Se lei guarda attentamente, tutto il mio discorso è partito come commento alla riforma dell’ intelligence.
Parlo dell’estero non per documentazione “virtuale”, quindi mi sento di poter dirle che il pezzo di carta non rimane un pezzo di carta come dice lei, forse sarò stata l’unica fortunata a constatare queste cose.
Quando parlavo di quello che dicono gli altri di noi, non mi riferivo a quello che dicono dei Servizi, il mio era un discorso inquadrato nel contesto del merito.
Quando lei parla di sicurezza, (asserendo che non è di mia competenza) dice quello che ho detto io con altre parole. Infatti, ho scritto “dovrebbe essere requisito fondamentale amare il proprio paese, esservi leali..ecc” Essere leali col proprio paese, non costituire minaccia per il paese, non ….tante altre cose che, scusi, non sono del settore, altri paesi inquadrano in una cosa che, mi pare, si chiami clearance process.
Comunque, lei ha un parere rispettabilissimo, che probabilmente le viene da anni di onoratissima carriera.Dice infatti che non approva il discorso del reclutamento a domanda, collegandolo a questioni di sicurezza. Vede, io ho un’opinione diversa, ma le ho già scritto, vale e conta molto poco perchè non ho esperienza alcuna nel mondo dell’intelligence.Tutte le mie critiche partivano da una legge di riforma che a ben vedere non mi sembra una riforma. Tutto qua.
Poi, non ho mai asserito che nei servizi ci siano SOLO raccomandati, così come non ho mai detto che nel resto dei settori e nel resto del mondo non ci siano le raccomandazioni, anzi, è che là sono un po’ più saggi… :DD raccomandano quello capace (se proprio devono).Da noi, quello capace, ma non solo.
Quanto alla domanda, non so se lei si riferisca al settore intelligence o altro. Nel primo caso le direi di no, ma non per lo stipendio!Perchè non ho interesse “professionale” in quel settore e poi credo ci VOGLIANO DEI SUPERPOTERI per lavorare laddentro (in termini culturali, psicologici, fisici..a seconda dei ruoli)…quindi, non avrei possibilità alcuna :DD
Però…la domanda “Lei metterebbe a disposizione dello Stato le sue peculiartà per 1.200 euro al mese, rifiutando qualsiasi “INDENNITA’?”, in termini generali…mhmhm….
La mia risposta è sì SE. Sì, se lo Stato per cui lavoro è il mio Stato. Sì, se lo stato per cui lavoro mi prende in considerazione. Sì, se credo nel mio Stato e sono fiera ed orgogliosa di lui. Sì, se credo nei suoi valori “pratici” e non in quelli di facciata.Non è una questione di stipendio mio caro Verticalpoint, almeno per me.E quando parlo di essere fiera del proprio Stato, non intendo che si debbano condividerne tutte le politiche o le scelte, ma almeno qualcuna!
Tornando alla sua domanda: LA DOMANDA NON SI PONE!!PERCHè UNO STATO CHE HA A CUORE I PROPRI CERVELLI, LI VALORIZZA (ergo, li paga).
Torno a ringraziarla per i suoi spunti,

non ha idea di quanto mi stiano aiutando a capire il “sistema intelligence”. Tutto quello che non è sui libri, è quissù
Io non so di cosa si occupi lei, ma senta, al di là del reclutamento a domanda, lei cosa ne pensa della riforma?Cosa ne pensa di quella Scuola di formazione prevista?come crede dovrebbe funzionare? e poi, il requisito della cittadinanza (che tutti gli altri paesi hanno come imprescindibile), vale per l’Italia?oppure ci sono casi in cui si possono assumere stranieri?Ancora, secondo lei…cosa manca in questa riforma, dal punto di vista delle normativa delle risorse umane?
Scusi tutte le domande, e perdoni i miei lati spesso spigolosi, ma sono una diplomatica mancata (e non per modo di dire).
un caro saluto a tutti,
anonima 580.
Cara Anonima 580,
non preoccuparti, tra tutti i diplomatici che ho conosciuto (non sono poi così tanti comunque) quasi nessuno era esattamente “”diplomatico” :)))
Sarà forse perchè per occuparsi di diplomazia serve il cosiddetto “pungno di ferro nel guanto di velluto”? Mah non so, non è il mio campo :)))
Riguardo tutte le domande che poni (e che in effetti ci poniamo) posso assicurarti che su questo blog non mancheranno risposte (anche perchè, può essere che questo post sia destinato a stabilire un nuovo record di commenti;)
Tenga presente – ed è sempre il mio solito modestissimo parere – che questa di cui trattasi è una riforma legislativa. Ma nel nostro paese questo settore (ma anche tanti altri eh…) necessita di qualcosa di mooooolto più profondo (culturalmente e sistemicamente parlando).
Certo questa riforma (legislativa) poteva (può?) rappresentare un punto di partenza per un discorso più ampio. Il mio personalissimo parere è che si poteva fare qualcosina di diverso, ma bisogna pur tener conto che le vere riforme non sono cose che si fanno dall’oggi al domani.
Come dicevo sopra, consideriamo questa riforma – anche se magari non mi/ci piace – come una occasione (non “mancata” ovviamente :))). Un specie di germoglio che deve crescere e dare i suoi frutti.
Credo che sia necessario fare quadrato attorno ad una “vision” comune (d’accordo, bisogna formalizzarla ben bene, per carità :))). Credo che in questo senso tutti – militari o civili, appartenenti a Servizi o semplici “borderline” – tutti possiamo contribuire.
Se questo sia utopia o meno – mi ripeto – mi interessa assai poco. L’importante è lo scopo nobile ed il gusto per la battaglia :)))
Saluti cari a ognuno di voi
Giovanni
Anonima 580,
ti prego di perdonarmi, mi sono appena accorto che nel precedente post sono passato dal “tu” al “lei”… roba da zero spaccato già alle elementari.
E’ stata una svista, chiedo venia
Saluti cari
Risposndo velocemente e con immenso piacere alle sue domande:
– Cosa pensa della riforma?
Preferisco non entrare nei dettagli ma vi sono diversi punti che avrei volentieri RIFORMATO. Quello che manca veramente in ITALIA non sono le riforme ma un RINNOVAMENTO.
– Cosa ne pensa di quella Scuola di formazione prevista?
Se la scuola ha l’obj di dare una formazione generale in materia d’intelligence a TUTTI coloro che gravitano nella sfera dell’intelligence, ok protrebbe anche passare, ma se la scuola in questione ha lo scopo di formare agenti che operano in settori specifici allora….lasciamo perdere. A titolo informativo, vi sono ottimi corsi full-immersion della durata di 15 gg alla modica cifra di 50.000 euro in un paese dell’area mediterranea che valgono più di un corso di formazione fatto presso Langley.
– arruolamento di stranieri.
Data la ormai palese multietinicità della nostra nazione, l’arruolamento di cittadini ITALIANI di origine straniera potrebbe essere auspicabile ma data la delicatezza dell’argomento le regole selettive dovrebbero essere molto ferree.
– …cosa manca in questa riforma, dal punto di vista delle normativa delle risorse umane?
Manca molto ma non mi stupisco, la cultura dell’intelligence Italiana purtroppo è ancora “alla scuola media”. Di passi importanti ne sono stati fatti ma siamo ancora lontani dal poterci paragonare alla professionalità è preparazione di altri servizi.
grazie davvero a tutti.
Quanto al tu o al lei…chi vuole…mi dia pure del tu (preferirei)
Ciao a tutti,
volevo complimentarmi con voi,..perchè l’argomento che avete trattato e come lo avete trattato merita,…una continua!
Il mio pensiero è simile a Felsina e a Vertical!..Ognuno nella propria vita può decidere cosa fare,e quindi glistudi, il lavoro,ecc…decidere dove li può fare in Italia o all’Estero!..Può decidere se con le proprie capacità aiutare il proprio Paese a migliorare,o solo a partecipare alla vita quotidiana come cittadini/e!…Io ,sinceramente,ho avuto esperienze negative(con lo Stato),ma anche positive.Il mio Amor di Patria non è cambiato,anzi…è cresciuto sempre più!So che può sembrare una contradizione,..ma è così!..Perchè vedi,..per riuscire ad ottenenre un paese migliore devi passare ed affrontare ostacoli di gni tipo.E se non riesci con una prima tecnica,provi con la seconda…!Per ottenere ciò che si vuole nella vita,bisogna combattere,..vuoi che sia per se stessi,..vuoi che sia per uno scopo comune,come quello di migliorare il proprio Paese.
Semplice ma concisa!
ciao ragazzi a prestissimo
Sono contenta che il “gruppo delle ragazze” stia crescendo 😉
“Tutto quello che non è sui libri, è quissù :-)”
Anonima 580 (sembra una linea riservata…) mi sa che d’ora in avanti userò questa frase come slogan per il blog :))
Mi permetto di inserirmi. Riguardo alla presentazione/presentabilità di una domanda per essere assunti non ci vedo assolutamente niente di strano, anzi. In questo credo di dissentire con Vertical (anche se forse Vertical si riferisce ad altre questioni…).
Le modalità di selezione dovrebbero essere flessibili e la procedura dovrebbe essere attentamente verificata e controllata per evitare abusi ed errori 😉
Secondo il mio modesto avviso il problema è in generale nella gestione degli ABUSI, ERRORI ecc nel momento in questi diventano in qualche modo pubblici.
Penso che di fronte ad una SOLUZIONE/DECISIONE almeno formalmente corretta, che non offra alcun minimo dubbio sul fatto che è stata intrapresa per non scontentare TIZIO in quanto figlio di CAIO, non possa che rafforzare la FIDUCIA nello STATO o meglio la FIDUCIA negli UOMINI dello STATO.
E’ nella gestione degli INCIDENTI pubblici che si rafforza l’IMMAGINE dello STATO (es. SIGONELLA forse ?) .
BABBANO ASIMMETRICO
Sono molto contento anche io che il “gruppo delle ragazze” stia crescendo ;))
mi piace la parola “ragazza”..lol!
sempre io, l’anonima 580, che dalla prossima settimana si firmerà… :DD
Beh… non lo siamo forse tutti? (ragazzi, intendo… 😉
Anonima, spero che nella firma manterrai il “580”. Sembra infatti il distintivo ottico di una nave da guerra ;))
Saluti cari a tutti
580…nome in codice della centrale radiocarabinieri di roma…tutte le pattuglie chiamano 580…per ogni ausilio…simpatica come cosa…
l’avevo detto io che avrei imparato un sacco di cose quissù …
ora posto un altro numero a caso..chissà cos’altro imparo!!
anonima 580 (dalla prossima settimana con nome)
A quanto mi risulta e a quanto mi hanno riferito…
da noi la formazione del personale dei Servizi si svolge in centri appositi. Dunque, un sistema di formazione esiste strutturato.
Vi sarei grata se potste “illuminarmi”
Esiste davvero una scuola di addestramento per il SISDE a Roma?Possono entrarci tutti indistintamente, come in una scuola qualsiasi, o serve qualche requisito?è solo per i poliziotti?
Il SISMI poi, ha davvero una scuola a Forte Braschi?Ma è solo per chi entrerà nei Servizi (ed è già stato selezionato) o..è per tutti?
La scuola ATPI della GdF?
Le scuole di Tor di 5° e Cecchignola?Solo per Carabinieri e Esercito?..
La SLEE dell’Esercito (lingue)..è solo per gli operatori di intelligence o per chiunque?
come funzionano tutti ‘sti centri???
Non capisco…allora l’idea di un’unica scuola della riforma..vorrebbe eliminare tutte le altre..dove si collocherebbe??Scusate,non conosco la materia :(((

ma mi appassiona
Ne manca una (di scuola) all’appello! :)))
Anonimo, un attimo
Le scuole dei Servizi esistono per il personale dei Servizi. Non per gli esterni.
La riforma invece ha previsto un’unico istituto di formazione, una unificazione, insomma.
Riguardo alle altre scuole, la realtà è abbastanza variegata però il principio di base è sempre lo stesso. In linea generale le scuole dell’Arma formano il personale dell’Arma, quelle della Marina formano il personale della Marina, ecc.
Ovviamente poi ci sono accordi, scambi, ecc…
grazie Silendo!
mhmh…ma allora è un casino se ci sono accordi, scambi…ecc.
mhmhm…doppio mhmhmh…Giovanni che scuola mi son dimenticata!??
mi sono pure dimenticata di firmarmi dalla fretta!!

Son sempre io, la più ignorante del blog
anonima 580
Poi c’è la Scuola Silendo. Ma accedervi è praticamente impossibile…
Beh Anonima 580… c’è l’unica scuola con la pagina internet :)))
Cara Anonima 580… a me non sembri proprio così ignorante ;)))
hihihi!!
tu scherzi con gli enigmi, intanto per colpa tua e dei “tuoi” compagni di merende io non dormo più
in compenso vi sogno :DDD
Avrai delle nottate da incubo allora!!! :))) No, no, no… lungi da me cagionarti una simile privazione!!! 😉
No, nessun enigma 😉 …da queste parti lo sanno tutti che mi piacciono “certe cose”, tra le quali la Marina, nave Garibaldi (distintivo ottico 551….) i Comsubin e il “Secondo” di SMD (…vivo ancora molto nettamente – per fortuna – tutti i miei sogni di attempato – attempatissimo – “Allievo” ;)))
Mi riferisco a questo: http://www.difesa.it/SMD/Staff/Reparti/II-reparto/cifi-ge/
;)))
Cari saluti a tutti
SCUSATE RAGà MA 580 MERITA CHIARIMENTI…MICA POSSIAMO AVERLA SULLA COSCIENZA SE SCHIATTA PER CARENZA DI SONNO.
Allora, tutte le scuole che hai citato sono enti di formazione dei singoli apparati dello stato. L’accesso a tali enti esige come minimo l’appartenenza ad una forza armata.
Esempio 1: Se sei dell’esercito e sei comandato a frequentare un corso per il conseguimento della patente nautica d’altura, allora vai in una determinata scuola della marina a frequentare il corso.
Esempio 2: Se sei un carabiniere e il tuo comando decide che tu debba frequentare un corso di lingue allora vai a perugia.
Tieni presente che formare del personale in italia costa troppo, i posti a disposizione per i corsi sono pochi e il personale da destinare ai corsi in questione sono sempre gli stessi. Anche se tu fossi un carabiniere non è che potresti alzarti na mattina e dire “vorrei fare il corso X”, non funziona cosi.
Il personale dei servizi ha si i suoi centri di formazione (ahahahahah scusate ma mi vien da ridere quando ne parlo) ma se ha la necessità di specializzare il proprio personale in un determinato settore, provvede all’invio di detto personale presso un centro di formazione “esterno”.
Non mi risulta che gente fuori da apparati dello stato possa in alcun modo frequentare i centri che hai citato.
Quanto a Forte Braschi ti prego di non nominarlo nemmeno, sono 10 metri quadri di struttura che ha il suo scopo, nulla di più e nulla di meno.
IN ITALIA LA FORMAZIONE (quella seria) MANCA E QUELLA SEMI-SERIA CHE C’E’ E’ RISERVATA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE A PERSONALE DEI SERVIZI (già assunti).
p.s.: scusate gli errori ma questa sera io e la mia neo-mogliettina abbiamo alzato il gomito parecchio.
Notte a tutti!
Gentile Verticalpoint,
grazie infinite per le utili informazioni.
Adesso è tutto più chiaro…però rimane sempre la perplessità sul fatto che la formazione sia in questa “situazione”. Non crede che sia poco “strategico” non investirvi?
Probabilmente mentre legge penserà “questa ha scoperto l’acqua calda”, mi scusi, però man mano che lei e gli altri mi chiarite le cose…io giungo a considerazioni (che prima sarebbero state infondate…almeno ora posso parlare per qualcosa 😉
Anonima 580
Di nuovo grazie,
una buona domenica e un saluto a tutti
La formazione è sempre strategica, in qualunque ambito
Sul perchè non ci si investa, in certi ambiti, avrei un’idea….
PS Vertical, come mai ti viene da ridere??? :))
Cara Anonima 580… vedrai che tra un po’ l’argomento inizierà a “scottare”: Vertical e Silendo stanno solo scaldando i motori 😉
Saluti formativi!
P.S.: Vertical, ti invidio. Con molto affetto, ma ti invidio :)))). Congratulazioni e cari auguri a te e alla tua metà!
Congratulazioni ed auguri, Vertical
Enrico
vertical…. mo’ so caxxi tuoi :)))
auguri!!! 😉
Auguri signor Vertical :))
Ops… auguri anche da parte mia
Mi associo al gruppo!!..Tanti auguri Vertical :-))
Vertical auguri anche da parte mia!!!
Giovanni, post 51, e daje cos ta marina!! per il “secondo” di SMD…vediamo!!!
daniele67
Daniele, come diceva Al Pacino in “Scent of a Woman” a proposito delle cose che gli piacevano di più: “…al primo posto ci sono le donne*; al secondo posto – ma con grande distacco – c’è la Ferrari”.
Ebbene per me al primo posto – ex equo – ci sono le donne e la Marina. Al secondo posto, ma con grande distacco, c’è il “secondo” di SMD :)))
Saluti carissimi!
*= versione ripulita, NdA :)))
Giovanni, ho come il sospetto che ti piaccia la Marina Militare, o sbaglio?
Tanino
Il premier e le foto sarde: il Pdl critica
i Servizi: «Protezione insufficiente»
«Al posto del fotografo avrebbe potuto esserci un killer». Rutelli: «Accerteremo tutto»
(Emmevi)
ROMA — «Ma come viene protetta la vita di Berlusconi? ». Lo chiedono Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello, tutti e tre Pdl e membri del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza. Sono scandalizzati dal fatto che un fotografo abbia potuto puntare tranquillamente il suo teleobiettivo all’interno di Villa Certosa. E si domandano cosa sarebbe accaduto se al suo posto si fosse piazzato un killer col fucile. «E’ un problema — dicono — che non ci pare sia stato considerato in tutta la sua importanza e gravità». Mettono sotto accusa i servizi segreti. E’ così che «danno protezione al presidente del Consiglio?». Un attentatore avrebbe agito indisturbato. Ma lo stesso fotografo avrebbe potuto far danni, se col teleobiettivo «avesse fotografato carte e documenti». Finora, incalza Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, «ci siamo gingillati con Noemi. Qui invece salta fuori che le misure di sicurezza attorno al presidente del Consiglio fanno acqua». Cosa preoccupante perché a Villa Certosa, «Berlusconi ha ospitato leader che potevano essere facili bersagli, come Putin, Blair, Topolanek». E allora i responsabili dei servizi segreti, «che guadagnano il doppio di noi politici, dovrebbero farsi l’esame di coscienza e trarne le debite conseguenze».
L’OPPOSIZIONE: «ALTRI GLI INTERROGATIVI» – Invece due esponenti dell’opposizione, Massimo Donadi (IdV) e Rosy Bindi (Pd), liquidano tutta questa polemica sulla sicurezza come un tentativo di distogliere l’attenzione da episodi poco chiari. «I corifei di Berlusconi — insorge Donadi (IdV) — dicano cosa pensano di veline e cantastorie a bordo di aerei di Stato piuttosto che spostare l’attenzione su falsi problemi di sicurezza». Questo tentativo di depistare si chiama, per Rosy Bindi, «rimestare nel torbido». Secondo lei, il vero problema non è una mancata protezione «ma il grande disprezzo per la cosa pubblica, l’uso sfacciato e arrogante del potere, la propensione a una politica autoritaria». A placare gli animi interviene Francesco Rutelli, presidente del comitato parlamentare per la sicurezza. Tranquilli, dice, perché «accerteremo tutto». Promette cioè di chiarire «con rigore e serietà sia la correttezza nell’utilizzo dei velivoli gestiti dai servizi di sicurezza, nell’arco di tempo 1999-2009, sia l’adeguatezza della sorveglianza assicurata alle alte cariche e al premier». Una verifica opportuna, martella Italo Bocchino, deputato Pdl, perché è sotto gli occhi di tutti, «che si è verificata una colossale falla nell’opera di protezione». Considerando che «l’Italia è uno dei Paesi più esposti nella lotta al terrorismo internazionale », non c’è da stare tranquilli, «se i nostri apparati di sicurezza proteggono così le istituzioni ». Il primo ad attirare l’attenzione sul problema sicurezza era stato l’altro giorno Carmelo Briguglio, deputato Pdl. «Qualcuno — aggiunge ora — aveva scambiato la questione per un’ordinaria storia di privacy violata. In realtà è stata violata la sicurezza del premier ed è stato ridicolizzato il sistema posto alla sua protezione».
Marco Nese
Da repubblica
scusa silendo ma nn sapevo dove postarlo…
folgore77
A te è permesso questo ed altro… 😉
Davide
alla faccia meno male…era un po’ che analizzavo alcuni punti sulla “sicurezza”… un’altra cosa…ma dello sputo al nostro ministro della difesa da parte di un anarchico spagnolo a genova?ne vogliamo parlare?
folgore 77
Caro Tanino credo che il tuo sospetto sia più che verificato! :)))
Saluti carissimi
Giovanni
P.S.: però vorrei continuare a sottolineare che la Marina condivide il primo posto con le Donne ;)))
Anzi può essere che – data la mia storia passata e recente – la Marina si qualifica un pelino più avanti ;)))
(questa seconda parte del post forse l’avrei dovuta crittografare… temo rappresaglie! :)))))
ma quale rappresaglia Giovanni..la Marina è più avanti delle donne..infatti,dopo la domanda che sto per fare..sarai orgoglioso di aver permesso il sorpasso.
ho sentito parlare di una Direttiva-Dini sul personale dei Servizi…ma..cos’ha di così particolare?!?ma soprattutto…dov’è??di che anno è?..1995?
Anonima 580
Non preoccuparti, Folgore. Hai fatto bene invece.
Ecco, riguardo all’episodio di Genova condivido le tue stesse perplessità….
Sì, anonima. Del 95.

Dicono bloccasse le assunzioni dirette negli organici dei Servizi…
Cara Anonima580, la mia era una lieve e gentile provocazione :)) Mi serviva infatti per dire che la Donna (come Persona oltre che come concetto ontologico) sta proprio avanti a tutti. E non di poco…
Mio modesto parere personale ovvio
Saluti cari
P.S.: chi mi conosce sa che non sto scherzando 😉

P.P.S.: dunque… forse dici la famosa innovativa, rivoluzionaria, “scardinante”, “riorganizzante” direttiva Dini del ’95?
Mmmmmmmm…. “non me la ricordo…”
…non è giusto. Voi sapete un sacco di cose e non mi aiutate…più.
:((((
ps: ma per caso, in questo blog, si trova anche marito?
hihihi!! 😉
(oviamente scherzo, onore e gloria a questo fantastico blog: serio, interessante e scientifico)
anonima 580
no, no :)))
Se era quella dell’agosto ’95… io stavo per essere promosso Guardiamarina… il che era un evento di portata talmente elevata (per me ovvio :))) da oscurare qualsiasi tipo di direttiva 😉
O’Sensei avrà sicuramente un dossier (forse anche due) su quella direttiva ;)))
saluti cari
Anonina 580 il mio “no, no” era riferito alla mia non conoscenza della direttiva 😉
In quanto ai mariti… beh, se la consideri alla stregua di una missione di intelligence… chissà;)))
Come si dice (non solo nel campo delle fonti aperte ): “chi cerca… alla fine si fa trovare” :)))
Saluti cari
mìììììììììììì!!!!!!!!!!!
ma che bell’aria che tira qui dentro :)))))
la direttiva del ’95 fu fatta in vista dell’IMMINENTE riforma (avvenuta solo 12 anni dopo ahahahha)
almeno.. così sapevo io!
saluti
Giano
Grazie a tutti ragazzi,

un caro saluto e un buon inizio settimana
anonima 580
VerticalPoint,
sarebbe interessante approfondire l’argomento della qualità delle strutture addestrative “interne” degli OO.II.;
al riguardo mi sembra di percepire una tua scarsa considerazione di tali strutture: perchè?
Silendo,
non mi è chiara una cosa:
questa fantomatica direttiva Dini del ’95 si è concretizzata in un atto (regolamento/direttiva/circolare interna) o è rimasta semplicemente una potenziale linea d’indirizzo, una sorta di “dottrina non scritta” sul reclutamento/impiego delle risorse umane?
barry lyndon
in relazione al post #52, l’esempio n.2 non è corretto, o se proprio si vuol essere precisi, non è aggiornato!
l’Arma, a partire dal suo distacco dall’EI, si è progressivamente “sganciata” dalle strutture di supporto logistico/amm.vo/formativo del Glorioso Esercito. ciò vale anche per i centri/scuole lingue estere!
barry lyndon
per quanto concerne il post #43,
gradirei fare un paio di considerazioni:
– il centro di addestramento per la specializzazione A.T.P.I. della GdF non ha nulla a che fare con il settore “intelligence” nel senso stretto del termine;
– idem per le strutture citate come “tor di quinto” e “cecchignola”, le quali sono strutture di addestramento totalmente estranee all’area INT;
barry lyndon
confermo i carabinieri ora le “lingue estere” le studiano a roma…scuola allievi…che splitta i corsi italia wide…nelle varie scuole allievi ormai quasi in disuso…
Barry Lyndon,scusi,..ma allora…quali sono le scuole di Intelligence in Italia?non esistono?
mi spiego, non sto chiedendo se esistono scuole che insegnano la “meccanica fine”, a “scassinare”, a violare segreti o archivi…chiedo se esistono scuole alla stregua dell’Accademia Nazionale di Intelligence rumena (Academiei Nationale de Informatii- ANI).
Come dovrebbe essere articolata, secondo voi, la “nostra” scuola di formazione, prevista dall’art. 11 della Legge del 2007?
Scusate, forse per molti di voi saranno cose scontate e banali, magari toccate con mano, ma confido nella vostra esperienza e disponibilità (per aiutarmi a comprendere).
un caro saluto,
con crescente stima,
Anonima 580
dopo il post #82 è tutto più chiaro….
Ciao Barry, riguardo alla “direttiva Dini”, per quanto ne so io, da fonti aperte (atti parlamentari di un paio d’anni fa), si trattò di un atto e non di una dottrina non scritta
Adesso non ho con me il database e non so dirti che tipo di atto venne emesso.
580… bella domanda.
Mettere in piedi una scuola unica, secondo me, è una razionalizzazione delle risorse.
Riguardo al settore analitico, ci sono tanti modi per strutturarla e molto dipende, ovviamente, da come viene articolata più generalmente la struttura dei Servizi (risorse umane, organizzazione, ecc).
Conosci la Sherman Kent School of Intelligence Analysis della CIA?
Imparare ad essere uno degli elementi della comunità intelligence (vasta e variegata) non si impara sui libri. E’ come l’inglese, poche regole , tante eccezioni…..
Il modo più efficace per imparare è iniziare a lavorare e crescere con l’addetramento per imitazione.
Si ci sono i corsi che danno i bollini ma alla fine è tutta pratica sul campo.
Tutto il resto sono solo idiozie.
Questo vale anche per gli analisti, anonimo?
Enrico
simpatico l’anonimo 83…se per lui/lei le cose sono piu chiare, magari potrebbe condividerle con chi, come me, crede nel mondo dei Servzi (oggi Agenzie)….e non le guarda con sospetto (a differenza di buona parte della società civile).
Pazienza, nel frattempo, ringrazio chi mi sta aiutando a comprendere.

Silendo, non conosco quella scuola, ora mi documento un po’
grazie!
tutto il resto è………………NOIA…no…non ho detto gioia….ma noia noia noia….
anonimo califfo
Enrico pone la giusta domanda….sarà anche noia, ma più che noiosi sono pericolosi i grandi “addestrati”…un po’ poco formati (forse).
Saluti,
Picc Ante
580, questo saggio potrebbe esserti utile:
CIAs Kent School–Improving Training for New Analysts CIAs Kent School–Improving Training for New Analysts Silendo Publish at Scribd or explore others: intelligence analysi CIA
Grazie Silendo,

lo sto visionando!
anonima 580
prometto che in serata rispondo a tutti i quesiti anche quelli in pvt.
Cmq colgo al volo l’occasione per ringraziare tutti per gli auguri. Grazie infinite.
Ora torno a fare il marito!
A sta sera…
Mmmmmmhh….Sento odore di umint in giro….mi sa che questa settimana giocherò al lotto il 5 e 80 sulla ruota di Roma !
no, no…annusa bene……..e soprattutto, scegli la ruota giusta….
ps: chanel n.5
ps2: un po’ più a nord di roma.
Anonima 580
Mah, non so… secondo me – e non è un “portare l’acqua al mio mulino”, ovvio 😉 – Anonima 580 preferisce la leggerezza e l’eleganza, concreta e mai ostentata, della migliore Osint (quello vera, ovviamente 😉
Saluti cari
P.S.: Anonima, anche in questo caso, accetto rappresaglie… se meritate :)))
Se non fosse che sono sola, con il mio cane, penserei tu fossi in zona..Giovanni…
Anonima 580
Anonima, dipende tutto da “quanto”* sei “più a nord” di Roma ;)))
Saluti cari
* trattasi della famosa fase di “georeferenziazione” prevista dalla teoria della “validazione dinamica, non prestazionale, delle fonti (aperte)” 😉
P.S.: perdonami Anonima, mi sono fatto prendere la mano da un piccolo tecnicismo… un vezzo và… 😉
Giovanni..ma quale vezzo…questo ha solo un nome: bastard inside!
ovviamente scherzo…mhmhm…ecco altre nuove cose da imparare..Oddddiooo!!Altro che scuola di Intelligence…validazione dinamica..bla bla..mhm..
ti sei messo in un mare di guai perchè ora, tutto quello che non capirò, ti verrà chiesto (senza chanel n.5).
ps:non a nord di Roma. A nord e basta. 😉
pps: il mio cane ti saluta 😉
Anonima 580
Anonima 580, se è così… allora siamo in due ad essere disposti ad imparare 😉
Per le tue domande (anche quelle difficili..) no problem: alla peggio improvviserò qualcosa…
Riguardo il tuo PS: l’avevo sublimato
Riguardo il tuo PPS: contracambia i saluti! (solo una domanda però: lui… mi conosce? E’ un pit bull? Devo preoccuparmi?)
A parte le amenità, un caro saluto ;))
Giovanni
dimenticavo… a maggior chiarezza, il “caro saluto” era per Anonima 580, non per il suo cane (che peraltro avevo già salutato ;)))
Saluti cari, stavolta, a tutti.
X IL SIG. BARRY LINDON
IL FATTO CHE L’ARMA SI SIA PROGRESSIVAMENTE STACCATA DALL’ESERCITO MI ERA CHIATO MA CHE ANCHE LE SCUOLE DI ENTRAMBI GLI ENTI SIANO NETTE E DISTINTE NON LO SAPEVO, NON PASSO DA PERUGIA DA UNA VITA
QUANTO ALLA FORMAZIONE CI TENGO A FARE ALCUNE PRECISAZIONI AISI E DIS AL SOTTOSCRITTO NON INTERESSANO E PERTANTO NON MI PERMETTO DI AVANZARE GIUDIZI. IL MIO CAMPO D’INTERESSE E’ E RIMARRA IL SISMI (
…RIMARRA IL SISMI (quello che qualcuno adesso chiama AISE).
Allora, la formazione del personale è carente, si è vero c’è qualcosa ma non è quello che io personalmente chiamerei CENTRO DI FORMAZIONE.
Ecco secondo il mio modesto parere come dovrebbe essere strutturato il sismi dal punto di vista operativo:
mel nostro piccolo mondo ci sono circa 220 stati, bene, il sismi dovrebbe avere 220 stazioni fisse, con un capo-stazione e un minimo di 5 agenti alle sue dipendenze. Per un totale di minimo 1100 uomini, ma la cifra ovviamente dovrebbe essere superiore viste le dimensioni di alcuni stati. Caro sig. Barry, secondo lei noi disponiamo di un numerico così elevato di operativi?
Sia chiaro, per stazioni non intendo le accoglienti e lussuose residenze delle nostre ambasciate, per stazioni indendo proprio STAZIONI (chi deve capire ha capito).
Caro sig. barry, secondo lei noi abbiamo personale o siamo nelle condizioni di formare personale da poter destinare in qualsiasi parte del mondo?
Sig. Barry, le rammento che il nostro servizio estero non dispone di un proprio nucleo operativo, le sembra normale? L’ammiraglio MARTINI afferma di aver gestito e scelto il famigerato O.S.S.I., che qualcuno preferisce chiamare “K”, ma indipendentemente dalle denominazione, dopo quella breve parentesi il NULLA.
tenga presente che i nostri agenti (mi riferisco al SISMI) sono al 75% ufficiali e per il restate 25% sottufficiali, gente che deve far carriera, che vuole avanzare e che per un difetto proprio di noi italiani, tendenzialmente predisposto alla sopravalutazione…..!
Mi scusi ma se questi sono i nostri servizi…me coio…! Chi li addestra Topo Gigio?
Se lei toglie le indennità a sta gente, secondo lei rimango al loro posto o chiedono il trasferimento presso altro ente?
Quanti di loro conoscono più di 1 lingua estera?
Non mi risulta che l’attuale formazione (teorico/pratica) di un agente duri come minimo 2 anni, come sarebbe più logico dati i diversi argomenti di studio.
E poi…che bagaglio di esperienza può avere un nostro istruttore?
In Italia MANCA la cultura dell’intelligence, facciamocene una ragione. le scuole di formazione possiamo accorparle, smembrarle, unificarle e dividerle nuovamente, il risultato non cambia.
QUANTO ALLA MIA CONSIDERAZIONE NEI CONFRONTI DEI SERVIZI (nonostante le troppe lacune) LE POSSO ASSICURARE CHE SUPERA DI GRAN LUNGA QUELLA DI TANTI SUOI ESPONENTI. I SERVIZI DEL MIO PAESE PER ME SONO EFFICENTI MA…..SI POTREBBE E SI DOVREBBE MIGLIORARLI.
NON CON STE RIFORMETTE PERO’!!!
Eh… l’Ammiraglio Martini…
vertical point,
forse hai frainteso il mio tono che non voleva assolutamente essere polemico!
molte delle tue considerazioni le condivido pienamente.
la mia domanda era semplicemente uno spunto per approfondire l’argomento formazione e della qualitàcompletezza delle strutture formative degli OO.II.
da quel che mi è sembrato di capire tu hai avuto l’occasione di toccare con mano (direttamente o indirettamente) il livello della formazione dei nostri Servizi, con particolare riferimento a quella dell’ex-Sismi.
tornando, quindi, al mio quesito iniziale: cos’è che, secondo te, non è adeguato nelle strutture di formazione e di addestramento dell’AISE? perchè, a tuo dire, tale percorso di formazione è quasi “comico” (vds tuo post #52)?
barry lyndon
17/06/2009 – “LIBERO QUOTIDIANO”, Pag. 18
Il capo di James Bond si rammollisce Un diplomatico per gli 007 inglesi
di: ALESSANDRO CARLINI
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=17-06-2009&pdfIndex=70
Mi sembra come al solito che il titolo (ndr con il termine “rammolisce”) sia poi un po’ diverso dall’articolo.
per SILENDO : UN DIPLOMATICO a caso dei SERVIZI INGLESI .
BABBANO ASIMMETRICO
Vorrei sapere chi è il genio che scrive i titoli!!!
Federico
Ciao Babbano.

Tra Mi6 e diplomazia il legame, da sempre, è molto stretto… l’Mi6 dipende dal loro Ministro degli Esteri.
E’ un po’ come se il nostro SISMi anzichè dipendere dal Ministro della Difesa dal ’77 al 2007 fosse dipeso dalla Farnesina
In Gran Bretagna l’Mi6 è la Intelligence con la “I” maiuscola. Serve per spiare i Paesi stranieri, per raccogliere info strategiche, per ingerire negli affari altrui, ecc ecc… 😉
Intendi dire che dal 2008 il SISMi non dipende più dal Ministero della Difesa , ma solo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in base alla L. 124 ?
BABBANO ASIMMETRICO
l’AISE, non il SISMI dal 2008 non dipende piu’ dal Ministero della Difesa ma direttamente dalla Presidenza del Consiglio tramite il DIS che coordina anche l’AISI.
Per Babbano: sì, volevo dire anche quello ma più che altro volevo sottolineare che l’Mi6 dipende dal Foreign Office.