Elenco di risorse disponibili sulla notizia (in aggiornamento)
Dal Times: "Analysis: a new tactic by islamist militants", "Intelligence chiefs were expecting al Qaeda spectacular", "They were very young".
Dal Counterterrorism Blog le analisi di Animesh Roul e di Walid Phares.
Le analisi della Stratfor: qui e qui.
Alcune informazioni interessanti da SpyTalk che richiama, tra le altre, una scheda informativa del blog di Foreign Policy.
Il parere di Rashid sul Corsera, Stefano Silvestri sul Messaggero, Fausto Biloslavo sul Giornale, Guido Olimpio sul Corsera, Renzo Guolo su la Repubblica.
Alcuni esperti intervistati dal New York Times.
Il Direttore del DIS,Gianni De Gennaro, audito dal Copasir: qui e qui.
Guido Olimpio sul Corriere della Sera, Peter Bergen su la Repubblica, Carlo Jean sul Messaggero, Riccardo Redaelli sull’Avvenire, il commento audio di Stefano Silvestri (dal Sole24ore), l’analisi di Bill Roggio in The Long War Journal.
L’analisi della Stratfor sulle "connessioni pakistane", Guido Olimpio sul Corriere della Sera, Ahmed Rashid sul Messaggero, Alberto Custodero e Lucio Caracciolo sulla Repubblica, Vittorio Emanuele Parsi sulla Stampa.
"Investigation Begins as Assault in Mumbai Ends" e "Pakistani Militants at Center of Probe" (Washington Post).
Tre validi "Backgrounder" del Council on Foreign Relations: qui, qui e qui.
Giampiero Giacomello sul Riformista, Guido Olimpio sul Corriere.
"Pakistanis Denies Any Role in Mumbai Attacks" sul NYT.
"Pakistani militant group focus of U.S. Intelligence" (New York Times), "Captured Mumbai attacker implicates Pakistani military" (Long War Journal), "Islamist Terror’s New Modus Operandi" (Middle East Times).
Dalla Brookings le analisi di Bruce Riedel (ex CIA) e Vanda Brown.
"India-Pakistan Tensions Grow" (New York Times), l’ analisi del Financial Times.
"Gunmen Used Technology as A Tactical Tool" e "India Demands Pakistan Hand Over Fugitives" (Washington Post), due analisi della Stratfor (qui e qui), "U.S. and India see link to militants in Pakistan" (NYT), "Spy Agencies Gather Intel on LeT After Mumbai Attacks" (Middle East Times).
Anch’io sto seguendo e sono sulla notizia da un’oretta e mezza..
.. non vorrei dire che me l’aspettavo.. però…..
Come, a mio avviso, c’è da tenere sott’occhio (per i nostri interessi) Algeria e Marocco.
The Jackal
Ciao Daniele 😉
Nessun problema: postalo di nuovo qui e poi cancello io l’altro.
eccolo!!!!:-)
INDIA: MUMBAI ANCORA SOTTO ATTACCO, OLTRE 100 MORTI/ANSA
15 ITALIANI IN TRAPPOLA, TERRORISTI SI DICHIARANO MUSULMANI
ROMA, 27 NOV – Oltre 100 morti, tra cui sei stranieri, e quasi 200 feriti. E’ soltanto provvisorio il bilancio degli attacchi terroristici che stanno sconvolgendo Mumbai, capitale finanziaria dell’India. Un commando con esplosivi e armi ha attaccato obiettivi turistici e alberghi di lusso – in primo luogo il Taj Mahal, l’Oberoi e il Trident -, frequentati da occidentali, dando caccia in particolare a britannici e americani. Alcuni testimoni riusciti a fuggire parlano di decine di ostaggi in mano agli attentatori. La Farnesina ha attivato l’Unita’ di crisi e segue con attenzione la situazione. Almeno 15 italiani sarebbero barricati ancora negli alberghi, tra questi c’e’ una donna con una bambina di sei mesi che, nascosta dentro l’hotel Oberoi, si e’ messa in contatto con il consolato e ha detto di stare bene. L’ambasciatore d’Italia in India, Roberto Toscano, ha sottolineato che ”alcuni dei nostri connazionali sono riusciti ad uscire dagli alberghi e ora sono ospiti del nostro Console Generale”. Non e’ possibile ne’ confermare ne’ smentire che ci siano italiani tra le vittime e tra gli ostaggi. ”La cosa seria – ha affermato – e’ che non e’ finita, ci sono ancora degli elementi asserragliati negli alberghi Oberoi e Trident”. Da ore continuano a susseguirsi sparatorie ed esplosioni. Il governo indiano ha inviato l’esercito per affiancare la polizia di Mumbai e centinaia di uomini dei corpi speciali come la Rapid Action Force e i commandos della National Security Guard (NSG), specialisti delle operazioni anti-terrorismo. Quattro terroristi e undici poliziotti sono morti negli scontri a fuoco. Le forze speciali indiane hanno avviato blitz per liberare gli ostaggi e all’alba si sentivano ancora colpi d’arma da fuoco nel Taj Mahal hotel. Gli attacchi sono stati rivendicati dai Deccan Mujahideen, un gruppo estremista sconosciuto finora. Alcuni dei terroristi, asserragliati nell’hotel Oberoi, parlando con l’emittente India Tv hanno detto che ”i musulmani in India non devono essere oppressi”. Hanno affermato di essere in sette e di avere un numero imprecisato di ostaggi: rilasceranno gli ostaggi solo dopo che saranno stati liberati ”tutti i mujaheddin”, cioe’ i guerriglieri musulmani, detenuti in India. Unanime condanna della comunita’ internazionale. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha definito ”inaccettabile” l’esplosione di violenza in India. Mentre il Dipartimento di Stato Usa ha espresso ripulsa, aggiungendo di non essere a conoscenza di vittime americane. Gli Stati Uniti ”stanno valutando la situazione” e le eventuali contromisure da prendere. Il presidente George W. Bush, che si trova a Camp David, e’ tenuto costantemente informato su quanto sta accadendo. Cosi’ come il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha espresso ”la piu’ ferma condanna per tali atroci e ingiustificati atti di violenza che hanno coinvolto un gran numero di civili inermi”. (ANSA)
grazie boss!!:-)
Ahaha prego Daniele e grazie a te 😉

Come vedi ho cancellato i tuoi due precedenti post
riflettevo…un gruppo terroristico sconosciuto fino ad ora…!!! ora lo conoscono bene!!!! una serie di attentati troppo ben fatti ( anche se in un paese come l’india) per essere organizzati da un gruppo sconosciuto…..
molto strana come situazione!!!
che ne pensi? anzi..che ne pensate???
Personalmente conosco poco la situazione indiana e non sono in grado di identificare la “mano”.
Indubbiamente, per quel poco che ancora si sa, gli attacchi compiuti (ed ancora in corso) necessitavano di know-how che difficilmente è in possesso di novizi del settore.
Idem
A.
difatti!! salta subito all’occhio!!! e pensare che ultimamente l’india ed il pakistan si erano anche incontrati per ottimizzare gli sforzi contro il terrorismo!!!
e meno male!!!
Proprio per questo. Potrebbe essere un’ottima spiegazione.
Riflettevo, tra l’altro, che le modalità degli attacchi sono borderline con quelle della vera e propria guerriglia…
Come non concordare!?
Nelle modalità sembra più un attacco di guerriglia che non un attacco terroristico.
R.
NOMINE :
Dr. Nicola CAVALIERE nominato Vice Direttore AISI;
Generale Paolo Paoletti della GdF nominato Vice Direttore Operativo AISE.
dall’UNITA’
vero! guerriglia e ben organizzata anche!!
silendo, approfitto per un help…off topic ( ari perdono) : su chatamhouse è uscito il numero di novembre ma…non si apre!!! tu ci riesci??
grazie!!
Grazie anonimo
Daniele, intendi The World Today? http://www.chathamhouse.org.uk/publications/twt/current/
grazie silendo, io andavo qui:
http://www.chathamhouse.org.uk/publications/twt/download/-/id/1847
ma il link è rotto!! credo!!
giornata piena oggi eh!!:-)
Già… :))
Se vuoi ti mando via mail gli articoli.
Senza problemi 😉
grazie boss!!!:-)
li sto scaricando alla velocità della luce!!!:-)
concordo sul fatto che dei “pischelli” difficilmente potrebbero fare un’azione così ben congegnata e sincronizzata.
ma, come dice Roberto, una cosa che mi ha colpito è il modus operandi, se si può dire, abbastanza diverso dal “solito” attacco terroristico che si è visto negli ultimi anni: questa vera e propria guerriglia, presa di ostaggi, barricarsi in degli stabili… che ci sia dietro una mano più propensa ad azioni militari che terroristiche?
saluti
Pare che l’attacco si possa cmq ascrivere nel “curriculum” dei ben più noti Indian Mujahideen. Ad ogni modo, ecco un pò di materiale sui “nuovi” Deccan Mujahideen (scusate se ci dovessero essere link già inseriti da Silendo, vado un pò di fretta).
Indian Mujahideen threatens to target Mumbai
http://indiatoday.digitaltoday.in/index.php?option=com_content&issueid=71&task=view&id=15328§ionid=4&Itemid=1
Deccan terrorist group strike the helpless in Mumbai
http://www.newdesignworld.com/press/story/5871
Who are the Deccan Mujahideen?
http://blog.foreignpolicy.com/node/10392
Interessante anche questo:
Mumbai rocked by deadly attacks
http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/7751160.stm
The Jackal
Interessante articoletto da La Stampa:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200811articoli/38553girata.asp
Raffox
Quindi, leggendo da FP, gli Indian Mujahideen e i Deccan Mujahideen sarebbero lo stesso gruppo terroristico. O almeno così sosterrebbe Rohan Gunaratna, esperto in materia di terrorismo internazionale, nonchè direttore dell’International Center for Political Violence and Terrorism Research (ICPVTR) presso la Nanyang Technological University in Singapore.
Raffox
E’ una situazione che necessita attenta valutazione 😉
F.
Luttwak torna alla carica
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/11/lutwakk-india-terrorismo.shtml?uuid=7eac977c-bc8e-11dd-a7e6-159b8087b4f8&DocRulesView=Libero
Vittorio
.. mi permetto?!?.. dai ,si.

Non sono d’accordo con Luttwak.
Nell’intervista dice che: “La scelta dell’obiettivo, sotto questo profilo, è indicativa. Mumbai è la Milano indiana, la capitale economico/finanziaria del Paese. Se l’intenzione fosse stata quella di lanciare un segnale politico forte i terroristi avrebbero scelto New Dehli, la capitale. Invece hanno voluto colpire il centro economico per allontanare gli investimenti, per spaventare il turismo.”
Io penso che Luttwak non sia consapevole che l’economia turistica in India è davvero poco incidente sul “totale”. Le vere risorse economiche “da colpire” sono ben altre.
Pertanto io leggo l’attacco di ieri fondamentalmente come un’azione di guerriglia urbana fomentata esclusivamente da una finalità politico/religiosa in senso stretto. Guarda caso, tra breve, ci sono le elezioni da quelle parti. A riprova, gli attacchi di ieri erano stati anche “previsti”, tant’è che avevano anche provato a fermarli, effettuando la scorsa settimana l’arresto di quello che è stato definito il “Bin Laden dell’India”. Purtroppo si sono lasciati scappare molti dei suoi fedelissimi.
Quindi io analizzo l’azione come esclusivamente a movente politico/religioso.
Per tutto il resto del ragionamento, sono invece d’accordo.
Ora.. Luttwak quante migliaia di euro si prende per una consulenza? A me 2 centesimi non me li da nessuno!?!?
The Jackal
Penso pure io che Luttwak sbagli nel senso da te indicato.
Roberto
capisco la tua osservazione sul fatto di colpire il turismo, e mi trovi d’accordo.

ma non concordo sul fatto di ritenere il movente solo ed esclusivamente politico/religioso. mi pare una azione troppo ben congegnata e quindi con una forte regia dietro, per essere il risultato dell’azione di qualche fedelissimo di un esponente integralista locale che sia scappato ad una retata. e per di più cerchi turisti USA e UK e fai sto macello per… le elezioni? non so…
credo che i mandanti siamo più lontani, ma non per altro, ma solo perché la cosa pare fatta in “grande stile”.
non me la vorrei prendere con il solito ISI perché è troppo facile; magari è così, ma preferisco capirne di più prima e sentire il parere di voi altri
Sil, cosa ne pensi del commento di Jean?
V.
Penso che abbia ragione riguardo alle possibili implicazioni regionali.
letto ora (scusate il ritardo… :))
e sono d’accordo anche io sulle implicazione regionali che prevede Jean. anche per questo non mi sento di ridurre il conflitto ad azione di un gruppo locale come si diceva sopra.
Questa rassegna stampa è eccezionale!
Ti faccio i miei complimenti, tanto per cambiare.
Tanino