Ne parla il giornalista Seymour M. Hersh del New Yorker in questo articolo appena pubblicato.
Articolo segnalato dal nostro Sommo Silendo…
Ne parla il giornalista Seymour M. Hersh del New Yorker in questo articolo appena pubblicato.
Articolo segnalato dal nostro Sommo Silendo…
Sembrerebbe:
l’attivita ostile inizierebbe da israele, che prevede le migliori condimeteo in luglio-agosto oppure marzo prossimo. Dal punto di vista politico il periodo migliore sarebbe tra novembre e febbraio p.v, date tra la nomina e l’insediamento del neo Presidente.
Gli USA si muoveranno solo per difendere propri interessi, sara’ comunque una reazione.
L’IRAN evitera’ lo scontro frontale e utilizzera i suoi delegati per fare dell-assimmetrico o per dare la colpa ad altri.
al momento pero; l’equilibrio delle forze schierate e’ tale che la situazione rimarra stabile per almeno un anno, stabilit’ raggiunta grazie a tanti assetti attivati che costano e si pagano con la svalutazione del dollaro e il caro petrolio. La questione e’ piuttosto complessa.
Siete d’accordo con me, mi piacerebbe discuterne. Salutoni
Io non credo che gli USA attaccheranno. Spero di non essere smentito dai fatti altrimenti sarebbero casini grossi.
Riguardo ad aspetti tecnici tutto dipende dalle forze che gli attori intendono impiegare.
F.
E’ (ovviamente) difficile farsi un’idea su quello che sta succedendo perchè è evidente che entrambe le parti (USA ed Iran) in questi mesi stanno giocando una partita sotterranea che comprende, tra le altre cose, abbondante uso di tecniche disinformative.
Da parte americana si cerca di tenere il fiato sul collo della dirigenza iraniana facendo trapelare notizie che danno per probabile l’attacco.
Francamente considero improbabile un’azione militare nel breve termine.
(le ultime parole famose….)
Ragazzi, non sò voi ma io ho sempre avuto l’impressione che l’Iran cerchi di dare un’impressione di sè più minacciosa e di quello che in realtà è. Un pò come il can che abbaia…
Raffox (in Roma, dal CASD) =]
…e che è pronto ad ammansirsi quando vede che il cane più grosso inizia a incazzarsi.
Diciamo pure che aspirano al ruolo di divenire la potenza di riferimento dell’area, a tutti gli effetti: economici, politici, militari e religiosi.
Solo che il “leader” – che fesso non è – sa benissimo che dall’altra parte ci sono persone molto più scriteriate di lui e, pertanto, sa sempre fermare l’abbaio un attimo prima che…
Graf von Spee
sono convinto che nessuno attacchera nessuno ne gli americani ne tantomeno gli esraeliani
UN’ORA FA ANSA HA DIRAMATO UNA NOTIZIA RILASIATA DA LEX CAPO MOSSAD CHE L’IRAN è AD UN PUNTO DI NON RITORNO PER TANTO FRA UN ANNO CIRCA GLI ESRAELIANI ATTACCHERANNO L’IRAN ” QUESTO PER ME E UN AVVERTIMENTO BELLO E BUONO…………….”
un’ora fa l’ansa ha diramato un intervista rilasciata da ex capo mossad il quale dice che l’iran è ad un punto di non ritorno sul nucleare e per tanto tra un anno loro saranno pronti ad un eventuale attacco
Da parte israeliana non è il primo 😉
Ma, secondo me il tutto rientra in un’attività di disinformazione bella e buona. Se gli israeliani attaccheranno sarà a sorpresa, in un momento in cui l’Iran non se lo aspetta, e di certo non lo faranno sapere attraverso la stampa…
Concordo con Felsina (e Silendo, tra gli altri).
Fa parte di una strategia di disinformazione.
Ciascuno gioca con le carte che possiede.
Gli israeliani da tempo lanciano “ultimi avvisi”.
Dubito comunque che Tsahal abbia veramente la capacità operativa per condurre un attacco su scala così ampia. Ricordiamoci che non si tratta solo di attaccare e distruggere una centrale nucleare.
Secondo gli esperti si dovrebbe preventivamente distruggere postazioni missilistiche, aeroporti e difese aeree.
Tutto pressochè contemporaneamente, per giunta.
Uhm…. la vedo difficile per Israele.
Roberto
si sta facendo tanto al lupo, al lupo, e questo induce i ben pensanti che se l’attacco e’ tanto preannuncaito, sicuramente non avverra’. Credo invece che per gli addetti ai lavori, il clima creato possa essere veramente preso di sorpresa da tanta pubblicita’. E poi forse lo scopo di tutte queste fughe di notizie e’ anche preparare l’opinione pubblica che deve sostenere una guerra che si preannuncia piuttosto lunga. Quella che e’ l’intenzione di chi comanda non si puo’ prevedere, le forze ormai sono tutte schierate, e quindi….Ricordate l’attacco di Saddam al K8, nessuno lo ha previsto eppure i K8ani facevano pressione a saddam per pagare certi debiti…
Secondo me agosto e[ un buon mese, vedi articolo
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=05-07-2008&pdfIndex=41
Grazie per la segnalazione dell’articolo, anonimo.
A mio parere, in questo caso non sussistono i presupposti per poter dar luogo a un’azione nel breve termine.
Soprattutto, nel caso di specie risulta essere del tutto assente quel tiro di preparazione mediatica che precedette l’attacco all’Iraq.
Inoltre, mentre l’opinione pubblica mondiale di prima dell’Iraq era molto più influenzabile, ad oggi l’Amministrazione americana ben più difficilmente potrebbe sostenere la necessità di un attacco con la dovuta credibilità.
Graf von Spee
Non solo, ma direi che non c’è l’urgenza di un attacco.
Come può l’Amministrazione Bush attaccare a pochi mesi da un NIE dell’Intelligence che ha afferma che gli sforzi iraniani per l’arma nucleare sono bloccati da qualche anno ???
F.